Nuove aperture: 10 ristoranti, pizzerie e locali che faranno parlare di loro
Cosa apre di nuovo? Vi abbiamo già raccontato le nuove aperture a Milano (qui e qui), Roma, Napoli.
Qui invece vi diamo una rassegna di ristoranti e locali appena aperti o aperti di recente, o che apriranno a settembre, nel resto di Italia, da nord a sud.
Aperture che lasceranno il segno in un’estate velata dall’incertezza per il riacutizzarsi dei focolai di coronavirus.
1. Nuove aperture: Antonello Colonna apre Opificio a Como a settembre
Antonello Colonna, chef romano, stella Michelin con il suo ristorante a Labico, sbarcato a Milano in Cordusio con l’Open Colonna Milano, si allarga. Il 14 settembre apre Opificio, un nuovo ristorante a Como, appena fuori la città murata, in via Mentana 2/B. Il locale si trova in uno stabile industriale, già sede di uno stabilimento per la lavorazione della seta e in seguito di altri ristoranti. Il restyling porta la firma dall’architetto comasco Paolo Albano.
Potrebbe essere il punto di partenza per il rilancio della zona, che da tempo vede il popolo dei senza dimora dormire sotto i portici dell’ex chiesa di San Francesco. Una bella sfida per l’Opificio e per Colonna.
2. Un nuovo Signorvino tra le nuove aperture: da La Galleria a Parma
A quanto pare, durante il lockdown Signorvino ha continuato a progettare nuovi locali: due a Milano, in Darsena e in viale Pasubio (corso Como), e un altro a Parma. Siamo a 18 punti vendita – non male.
Signorvino continua a crescere sia in termini di fatturato (giro d’affari complessivo 2019 di circa 35 milioni di euro, +10% circa rispetto all’anno precedente) che di numero di dipendenti, che diventano circa 220.
Per Federico Veronesi, General Manager Signorvino, “l’arrivo di Signorvino in una zona così importante per l’Agroalimentare italiano e per tutto il Made in Italy è un messaggio carico di significato, oltre che un vero piacere. La Galleria è stato il perfetto partner in questo progetto”.
La Galleria di Parma è un centro commerciale, o meglio un “distretto urbano”, nei pressi del centro della città. Nato nel 2003 come Barilla Center, su progetto di Renzo Piano, per riqualificare l’ex-area industriale della Barilla, con il nuovo nome ribadisce la sua natura di luogo di aggregazione.
Lo store, di oltre 300 mq con un grande dehors, è allestito con lo stesso stile degli altri della catena, ed è aperto dalla colazione fino alla cena. L’enoteca comprende 1500 etichette rappresentative dei territori italiani a maggior vocazione vinicola, dai grandi nomi alle piccolissime aziende. La proposta enogastronomica prevede piatti della tradizione realizzati con materie prime di qualità. La selezione privilegia il territorio; ad esempio il Prosciutto di Parma 24 mesi DOP “Piazza Peppino”, Coppa Riserva “Cavalier Bruno Ferrari” e Parmigiano Reggiano DOP di “Caseificio Gennari”
Come per le altre nuove aperture anche questa volta Signorvino ribadisce i legami con il territorio grazie a un’etichetta realizzata in collaborazione con Ceci, prestigioso produttore di zona dal 1938: una Limited Edition di Lambrusco Otello prodotta in sole 2000 bottiglie, vino considerato il capolavoro delle Cantine Ceci e vincitore di diversi riconoscimenti, un connubio fra gusto e territorio con il design di giovani artisti di Parma.
Signorvino. La Galleria di Parma. Via Emilia Est ,7b. 43121 Parma.
3. Nuove aperture: il terzo Dispensa Emilia a Bologna
Tra le nuove aperture di Bologna, in via Stalingrado, c’è anche Dispensa Emilia, terzo locale cittadino del brand nato ormai 16 anni fa e diffusosi in Emilia Romagna, Lombardia, Toscana, Veneto. Aperto da colazione a cena, offre i prodotti che hanno reso Dispensa un riferimento per gli amanti della buona cucina.
“Dispensa è un modo d’essere, una filosofia nella quale si ritrovano anche i clienti che mettiamo sempre al centro del nostro progetto ”: le parole di Alfiero Fucelli, Presidente e Amministratore Delegato di Dispensa Emilia, sottolineano l’approccio etico e professionale che ha permesso al brand di consolidare nel tempo i propri valori, partendo da un piccolo chiosco a Casalecchio di Reno e riuscendo a dar vita a una realtà aziendale fondata su relazioni umane e rispetto per dipendenti e clienti. “Siamo partiti nel 2004 senza dar nulla per scontato, con l’obiettivo di poter far vivere alle persone un’esperienza buona, rilassata e divertente; oggi vedere che le persone tornano nei nostri ristoranti e ci danno fiducia dopo un periodo difficile è motivo di grande orgoglio e conferma che abbiamo costruito qualcosa di buono. Con la nuova apertura di via Stalingrado vogliamo celebrare il legame con Bologna e inaugurare una nuova fase di sviluppo dopo lo stop forzato dei mesi scorsi”.
Nel menu gnocco fritto, tagliatelle, tortellini, insalate con prodotti del territorio. Ma il “piatto forte”, protagonista assoluta della carta, è la tigella, fatte con farine macinate a pietra e cereali.
Dispensa Emilia. Via Stalingrado, 61. Bologna. Tel. +390510195426
4. EttoBo a Bologna dove si paga a peso
Aperto già da un po’, segnaliamo EttoBo a Bologna per la particolarità dell’offerta, che è “a peso”: scegli quello che vuoi mangiare, e alla cassa ti viene pesato. Pagherai 2,50 € all’etto.
“EttoBO è il ristorante dove puoi scegliere ciò che desideri mangiare, pesarlo e gustarlo. Piatti della tradizione bolognese, insieme al meglio della cucina italiana e ‘etica culinaria’. Qui potrai scegliere fra numerose pietanze e “creare il tuo piatto”.
Come? È semplice: decidi in base alla tua fame o curiosità, riempi il piatto e pesa la tua selezione: al momento del conto pagherai solo quanto scelto a soli 2,50€ l’etto.
Grazie al nostro Chef Ciro, e al nostro team di giovani collaboratori, l’idea è già realtà: devi solo entrare in EttoBo, scegliere ciò che desideri mangiare, pesarlo e gustarlo! Incontrerai una cucina che propone il meglio della tradizione culinaria bolognese e di quella italiana, una selezione di Prodotti provenienti da tutto il nostro territorio e il risultato di una costante ricerca di valore e qualità.”
EttoBo Ristorante a Peso. Via Andrea Costa, 141. Bologna. Tel. +390516148147
5. Apre Varrone Pizza a Lucca
Massimo Minutelli, noto patron di La Griglia di Varrone, apre Varrone Pizza a Lucca.
Nato a Lucca, il ristorante di carne La Griglia di Varrone ha aperto a Milano, dietro corso Como, e quest’estate anche una dépendance al mare, a Pietrasanta. A suon di nuove aperture ora arriva Varrone Pizza, appunto a Lucca. “Un’altra sfida,” dice Minutelli.
“Credo che, nell’incessante ricerca e tensione al miglioramento, ogni esperienza permetta di crescere.
Oggi decido di rimettermi in discussione sul prodotto più popolare della nostra meravigliosa nazione… la pizza.
Non voglio sentir parlare di pizza gourmet. Marco, esperto pizzaiolo casertano, mi ha fatto provare le stesse e veraci emozioni dei grandi pizzaioli napoletani, ne sono rimasto folgorato! In cucina al suo fianco Nilù, mio fedele cuoco da quasi dieci anni.
La fusione della mia esperienza, di quella di Marco e di Nilù affascinerà i palati dei nostri ospiti, facendoli gustare una grande pizza napoletana che ritengo degna di portare il nome dei miei ristoranti; Varrone non è solo carne, Varrone è ricerca e selezione nella gastronomia, Varrone è pesce fuoco, Varrone è Varrone Pizza!“
In carta, una quindicina di pizze rosse (6/8 €), altrettante bianche (8/13 €), e sei montanarine (4 €). Fra le rosse, c’è anche una pizza Cracco, con pomodoro giallo, capperi di Linosa, olio e basilico – immagino vada intesa come omaggio, anche se non vedo richiami diretti alla pizza dello chef milanese. Ci sono anche 4 Margherita, fra cui una “di Varrone” con fiordilatte e Tomin de Mel, e una “Alternativa”, con anticopomodoro di napoli e fiordilatte.
Varrone Pizza. Via Romana, 1740, loc. Antraccoli. Lucca. Tel. +390583464032
6. Il quarto Ba’Ghetto apre a Firenze
Ba’Ghetto, il ristorante ebraico di Roma, apre una quarta sede, questa volta a Firenze. Nato negli anni Ottanta, quando i coniugi Dabush aprono il loro primo ristorante in via Livorno, zona Piazza Bologna. Grazie ai loro figli Avi, Ilan, Eran e Amit, sono state aperte altre sedi, a Roma, nel Ghetto, e a Milano in corso Garibaldi.
Al capitolo nuove aperture registriamo quella del locale fiorentino, avvenuta nei giorni scorsi in via Farini, a pochi passi dalla Sinagoga e dal Museo Ebraico. In menu, piatti della cucina romana, specialità kosher e piatti mediorientali.
Ba’Ghetto Restaurant Firenze. Via Carlo Farini, 5R. Firenze. Tel. +0390552302567
7. Un nuovo Rossopomodoro a Firenze
Terza apertura nel post-lockdown per Rossopomodoro: dopo le due di Milano (Navigli e Isola), tocca stavolta a Firenze. La nuova pizzeria apre in Via dei Magazzini 4, all’angolo con Piazza della Signoria.
Il concept è sempre quello di “Come un giorno a Napoli” che unisce alla pizzeria la cucina e soprattutto l’esperienze napoletana.
“L’apertura di Firenze è a dir poco esaltante per il nostro marchio,” ha dichiarato Roberto Colombo, l’Amministratore Delegato di Rossopomodoro. “In questa meravigliosa città si respira arte in ogni suo luogo, e con Rossopomodoro Firenze aggiungiamo un altro importante tassello: l’arte dei pizzaiuoli napoletani. Siamo pronti ad aprire in questa posizione privilegiata a pochi passi da Piazza della Signoria con grande orgoglio. Soprattutto in questo particolare periodo che ci ha insegnato a guardare oltre con ancora più determinazione e impegno.”
Che è un modo per contribuire alla ripartenza generale dell’economia e dell’Italia tutta.
Rossopomodoro Firenze. Via dei Magazzini, 4. Firenze. Tel. +390550731348
8. 47 Circus, ristorante in terrazza a Roma
47 Circus Roof Garden è la terrazza e ristorante del Boutique Hotel FortySeven a Roma, posto tra la Bocca della Verità e il Foro Boario. Nuove aperture con rimandi cinematografici, aria di “Vacanze romane”: questo è il luogo più iconico del film interpretato da Gregory Peck e Audrey Hepburn.
Aperto dall’ora dell’aperitivo, 47 Circus con i suoi 40 posti a sedere è un locale curato ed elegante sia nel design che nella cucina, come spiega il patron Luca Nicoletti.
“Il 47 Circus oggi è il risultato di un lungo percorso iniziato anni fa. La ristorazione unisce la maestria di Antonio Gentile, originario di Napoli e grande chef di pesce, alla grande competenza del nostro chef consulente Gabriele Enrico. Enrico ha reso la cucina riconoscibile per una clientela internazionale, grazie alla sua grande esperienza accanto ad Alain Ducasse e a Gualtiero Marchesi. Ma il Circus non è solo cucina. I piatti sono coprotagonisti di un grande momento di fascinazione, spettacolo e convivialità, proprio come ricorda il nome stesso del locale, termine latino ma riconoscibile in tutte le lingue del mondo. Qui al Circus l’esperienza è sinonimo di stupore, gaiezza, giovialità, nel grande viaggio tra il gusto e la storia che offre questa terrazza”.
47 Circus Roof Garden. Via Luigi Petroselli, 47. Roma. Tel. +393480162378
9. L’Arte della Pizza apre a Nocera Inferiore a settembre
Forte del successo ottenuto con la sua prima pizzeria, Mangiamoci su – L’Arte della Pizza, Mario Villani sta allestendo il suo secondo locale a Nocera Inferiore. Si chiamerà L’Arte della Pizza, e proporrà pizze con impasti ad alta idratazione con 72 ore di lievitazione, panuozzi di Gragnano e rosticceria. La data di apertura prevista è il 16 settembre, circa, e vedrà la partecipazione el maestro pizzaiolo Salvatore Iorio, campione del Trofeo Caputo.
Presidente dell’Associazione Pizzaioli Campani, da lui fondata all’inizio dell’anno, Villani ha iniziato a lavorare nell’Agro. Trasferitosi a Torino a 17 anni, è poi entrato in Rossopomodoro, lavorando in diversi locali del gruppo, in Italia e all’Estero. In questo periodo, sta lavorando a Pizzo Calabro, nel ristopizza Anema & Core di Michele Barbieri.
L’Arte della Pizza. Via Pietro y Cabrera, 8. Salerno.
10. A Messina, il secondo panificio di Francesco Arena apre a settembre
Francesco Arena, ovvero Panificio Masino Arena, Ambasciatore del Gusto e Due Pani nella guida del Gambero Rosso, ha annunciato Nuove aperture. A fine settembre arriverà il nuovo punto vendita in via Tommaso Cannizzaro, a due passi dall’Università centrale di Messina. Si chiamerà semplicemente Francesco Arena.
“Aprire in centro è stato sempre un mio cruccio – ha commentato Francesco Arena – sto realizzando una parte del mio sogno. La nonna Teresa è partita da Curcuraci nel 1939, nel 1970 ci siamo trasferiti sulla riviera in via Consolare Pompea dove il panificio è diventato punto di ritrovo per tantissimi messinesi e, grazie alla guida di mio padre Masino, un riferimento di qualità per la città. A settembre aprirò il mio piccolo locale in centro dove poter esprimere tutte le mie bontà. Per il Panificio Arena rappresenta un percorso quasi logico, che lo porterà dalla collina al mare, sino al centro città”.
Il locale somiglierà a un bistrot, sarà aperto da mattina a sera, con orario continuato. Cornetti, crostate e lievitati, poche tipologie di pane, pizze alla pala, e la tradizionale focaccia messinese, anche in versione gourmet.