Firenze. Chiude il Gran Caffè San Marco: incassi scesi di 9000 euro al giorno
Tra 5 giorni lo storico Gran Caffè San Marco di Firenze, dopo un secolo e mezzo di onorata attività, chiude a causa degli strascichi economici dovuti al Coronavirus e al lockdown dei mesi scorsi.
Chiuso 9 mesi per lavori di restyling nel periodo pre-covid, con un investimento di un milione e mezzo di euro, il Gran Caffè San Marco china il capo davanti ai bilanci in negativo degli ultimi tempi.
Il primo imputato è il Coronavirus, il secondo è l’abbandono della zona che attende da troppo tempo lavori di riqualificazione.
Gualserio Zamperini, titolare dal 1984, ha annunciato e denunciato alla stampa la decisione. Le sue dure dichiarazioni dure confermano la grave crisi che attanaglia la città e, in particolare, la zona centrale che lo stesso titolare non esita a definire “abbandonata”.
Gran Caffè San Marco: promesse non mantenute, lockdown, furti
Le promesse non mantenute di riqualificare Piazza San Marco, ha raccontato Zamperini, avrebbero vanificato i suoi sforzi economici e i suoi slanci ottimistici. La definitiva batosta l’ha data il lockdown.
Eventi in zona azzerati. Tutti in smart working, pochi o nessun turista, mancano anche i residenti, e la Zona a traffico limitato istituita nella piazza ha dissuaso anche quei pochi clienti a frequentare il Gran Caffè San Marco. Questi i motivi che annovera Zamperini per il declino dell’attività che conduce da quasi 40 anni.
Gli incassi sono scesi in pochi mesi da 10 mila a mille euro al giorno.
E siccome piove sempre sul bagnato, bisogna ricordare anche tre furti tra gennaio e febbraio scorso che hanno contribuito ad annientare il morale.
Inimmaginabile un futuro in queste condizioni.
Il Gran Caffè San Marco, aperto per la prima volta nel lontano 1870, chiuderà definitivamente il 30 settembre 2020.
La notizia fa ancora più male, se mai possibile, perché insieme all’impresa si dirà addio a un pezzo di storia.
Addio a quello che aprì con il nome Caffè Fanti. Addio a quello che è, ancora per 5 giorni, il caffè più antico di Firenze, dopo Gilli.
Piangono i fiorentini e piange, ancora una volta, l’economia : 35 i dipendenti che andranno a casa.