Just Cavalli ristorante a Milano: cosa c’entro io con la pizza a 45 euro?
Con la scusa che amo la pizza mi hanno invitato al ristorante Just Cavalli di Milano. Dopo il lockdown non si balla più in quel posto antropologicamente interessante sotto la Torre Branca. In compenso, “pizze gourmet”, sushi e cocktail sono i nuovi godimenti di cui può saziarsi la clientela.
Uno a cui piace la pizza come piace a me non è attirato dal pensiero di provarla al Just Cavalli.
Anche perché, menu alla mano, queste pizze dall’insignificante al passabile a caro prezzo – Margherita (20 €) Tartufo nero (45 € – la vedete in copertina) Napoli (24 €), San Daniele (30 €), Patanegra e Stracciatella con l’aggiunta di marmellata di fichi (32 €) – convincerebbero solo chi ha il palato bruciato da emozioni non culinarie.
Gli amanti della pizza sono pochi al ristorante Just Cavalli, dilagano snelle bellezze inerpicate su tacchi a spillo con il collo del piede tatuato, accompagnate da maschi lampadati cloni di famosi o famosetti. Un genere che osservare è sempre formativo, specie se con lo stesso spirito di attrattiva e rifiuto con cui si guardano i falò di Temptation Island.
Tavoli senza tovaglie. Volume della musica molesto per le comunicazioni tra commensali. Lumini dalla luce fioca e tremolante tipo quelli che decorano gli altari nelle case di Gomorra. Resiste un certo modo di evocare lusso e divertimento, sguaiato ma inventivo. Peccato non sia prevista una pila per leggere il menu.
Cerco di farmi andare bene qualcosa.
Punto sulla struttura architettonica. Sul bancone disegnato da Ron Arad, considerato una divinità tra gli architetti. Sulle stampe animalier dei tessuti Roberto Cavalli che coprono sedie e divani.
Nei piatti però me le sarei risparmiate. Guardate che effetto fa la tartare.
Invece il nuovo sushi prevede l’assortimento IZAKAYA da 78 pezzi (???). Nigiri, hosomaki, uramaki, sashimi a 180 €.
Della mousse allo yogurt ho preferito non conoscere il prezzo. Una cameriera pencolante sui tacchi ha definito “costoso” il liquore con cui era aromatizzata. Cioè la tequila “Casamigos”, prodotta da George Clooney e altri amici milionari con “solo agave selezionata a mano 100% Blue Weber, che cresce in Messico per sette anni”.
Just Cavalli è anche ristorante. Per capire di cosa parliamo, questi sono tre estratti dal menù:
– Carpaccio di fassona, maionese all’aneto, tartufo nero, rapanelli e sale maldon (30 €);
– Agnolotti di bufala, burro, salvia e bottarga (22 €);
– Tagliata di tonno rosso di Carloforte, chimichurri al pomodoro camone e cipolla caramellata (32 €).
In realtà il Just Cavalli non ha niente che non va. Come le donne tutte alte e magre e gli aspiranti vip da Diva e Donna che lo frequentano.
A loro entrando in un ristorante piace essere sbancati e precipitare nelle pagine di Dagospia. A me no. Ma tanto era talmente buio che non mi ha visto nessuno.
Just Cavalli Milano. Via Luigi Camoens c/o Torre Branca. Milano. Tel +3902311817
[Immagini: library Scatti di Gusto; Just Cavalli Milano]