Burger King esige la stella dalla Guida Michelin che risponde per le rime
Burger King vuole una stella dalla Guida Michelin. O meglio, a volerla è la divisione belga della popolare catena di fast food.
Da quelle parti sono talmente convinti di meritare l’ambito riconoscimento, di solito appannaggio di ben più blasonati ristoranti, da averlo chiesto con tanto di messaggio su cartelloni pubblicitari. E nei mesi scorsi aveva avviato addirittura una petizione su Change.org (che oggi, incredibilmente, sfiora le 1000 firme).
La richiesta della stella è arrivata in concomitanza con il lancio del nuovo panino Master Burger Angus. Chiaramente una trovata pubblicitaria, chissà quanto meditata dai cervelli del marketing. Comunque abbastanza audace da meritarsi la… risposta della Guida Michelin, anche se non proprio quella attesa.
Ma andiamo con ordine, ecco il messaggio di Burger King:
“È chiaro che l’accostamento tra stella Michelin e Burger King non è immediato, non ci sono posate d’argento o tovaglie di seta sui nostri tavoli, neanche camerieri a ogni ingresso. Su ogni tavolo però abbiamo tovaglioli di carta, diamo la possibilità di mangiare con le mani e di utilizzare il servizio take-away per consumare il pasto dove più vi aggrada”.
Tutte ragioni che rendono orgogliosa Burger King, divisione Belgio, di presentare il nuovo nato: Master Burger, appunto.
Per descrivere il panino, quelli di Burger King si appropriano del vocabolario elegante, patinato, pure un po’ bolso, delle classiche recensioni Michelin.
“Chiudete gli occhi e lasciatevi conquistare dal profumo arrostito di Angus, avvolto da tenero pane bianco”, farcito con “maionese di cipolla, mostarda, Cheddar di qualità, bacon croccante, pomodori succosi, rucola croccante e altro ancora”.
Un linguaggio che diventa pretesto per rivolgersi alla famosa “Rossa”:
“In qualcuno dei locali presenti nel vostro libricino rosso hanno mai servito in soli 5 minuti un piatto tanto gustoso, E senza bisogno di prenotare tre mesi prima per trovare un tavolo? No, eh. Per questo, cari ispettori, vi preghiamo di colmare questo gap durato 66 anni”.
Alla provocazione, la Guida Michelin, redazione Belgio e Lussemburgo, ha risposto a stretto giro su Twitter.
“Chi ha detto che abbiamo bisogno di posate d’argento?”, si legge nel post della Guida. “Per i nostri ispettori contano: qualità dei prodotti, padronanza della cucina, armonia dei sapori, personalità del cuoco o della cuoca, regolarità nel servizio e correttezza del menu”.
Risposta che riecheggia il celebre adagio marzulliano: chiedetevi se il nuovo panino così come la vostra ”cucina veloce” hanno i requisiti per la stella, e datevi una risposta.
Visto poi che pure nel quartier generale della Guida Michelin non scherzano con la pubblicità, ispettori e redattori hanno rilanciato:
“Troviamoci il 1 novembre alla presentazione della Guida Michelin Belgio e Lussemburgo, così scoprirete se Burger King ha preso la stella!”.