Coronavirus. Coprifuoco regione per regione: cosa cambia per i ristoranti
Chiamatelo coprifuoco, ma ha tanto il sapore di un mini lockdown quello che si sta preparando sul territorio nazionale. Con il nuovo Dpcm del 18 ottobre il quadro è cambiato per bar, ristoranti e pizzerie.
Nuove misure predisposte dalle ordinanze regionali limitano la mobilità dei cittadini in alcune regioni. E ritornano i famigerati moduli per l’autocertificazione utilizzati durante il lockdown di primavera.
Le Regioni hanno la facoltà di adottare ulteriori provvedimenti per contrastare l’onda dei contagi. E lo hanno fatto Campania, Lombardia e Lazio deliberando il coprifuoco. Cioè il divieto per i cittadini di circolare nelle ore notturne, se non per motivi circostanziati e comprovati.
Provvedimenti a carattere locale, dunque. Ma le Regioni possono avvalersi di un ‘Coordinamento nazionale’.
Vediamo come è cambiata la geografia delle norme nelle Regioni.
Coprifuoco in Campania: stop anche alla mobilità tra province
Con l’ordinanza numero 83 del 22 ottobre, il presidente della Regione Vincenzo de Luca dispone che, a partire da venerdì 23 ottobre:
a) è fatto obbligo di chiusura di tutte le attività commerciali, sociali e ricreative dalle ore Giunta Regionale della Campania 23.00 alle ore 5.00 del giorno successivo.
Gli avventori degli esercizi di svolgimento delle attività indicate al primo periodo sono tenuti a rientrare al proprio domicilio, dimora o residenza entro le ore 23,30;
b) fatto salvo quanto previsto dalla precedente lett.a), dalle ore 23,00 alle ore 5.00 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o d’urgenza ovvero motivi di salute. E’ sempre consentito il rientro al proprio domicilio, dimora o residenza dal luogo di lavoro;
c) per l’intero arco della giornata è fatto divieto di spostamenti dalla provincia di domicilio, dimora o residenza sul territorio regionale verso altre province della Campania. Sono consentiti, limitatamente al diretto interessato nonché ad accompagnatore, ove necessario, esclusivamente spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, familiari, scolastiche, di formazione o socio-assistenziali ovvero situazioni di necessità o d’urgenza ovvero motivi di salute. È in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, dimora o residenza dal luogo di lavoro.
- La prova della sussistenza delle situazioni che consentono la possibilità di spostamento incombe sull’interessato. Tale onere potrà essere assolto producendo un’autodichiarazione ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445. I soggetti di cui alla lettera a) sono altresì tenuti ad esibire specifica documentazione (ad es., ricevuta di pagamento, biglietto di ingresso, titoli analoghi) attestante il motivo autocertificato.
Coprifuoco in Lombardia: stop anche ai centri commerciali
Attilio Fontana ha anticipato tutti, e le misure restrittive in Lombardia iniziano stasera, giovedì 22 ottobre, e si protrarranno per 3 settimane, fino al 12 novembre.
Nello specifico, l’articolo 2 dell’ordinnza regionale vieta “su tutto il territorio della Regione Lombardia, dalle ore 23.00 alle ore 5.00 del giorno successivo sono consentiti solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o d’urgenza ovvero per motivi di salute; è in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, dimora o residenza”.
Per i trasgressori, o per chi viene trovato sprovvisto del modulo di autocertificazione (che si scarica qui) è prevista la sanzione secondo quanto specificato nel DL 19 del 20 marzo scorso, e cioè multa da 400 a 3.000 euro, che aumenta di un terzo se il coprifuoco viene violato con un veicolo.
Queste disposizioni si aggiungono alla precedente ordinanza che ordinava la chiusura dei centri commerciali nei weekend: «nelle giornate di sabato e domenica [si dispone] la chiusura delle grandi strutture di vendita nonché degli esercizi commerciali al dettaglio presenti all’interno dei centri commerciali».
Rimosso invece “il divieto di asporto di qualsiasi bevanda alcolica da parte di tutte le tipologie di esercizi pubblici, nonché da parte degli esercizi commerciali e delle attività artigianali dalle ore 18.00”.
Lazio: le misure nelle piazze
Nicola Zingaretti ha firmato l’ordinanza mercoledì sera, il coprifuoco nel Lazio si farà. A partire dalla notte tra venerdì 23 e sabato 24 ottobre non si potrà girare liberamente tra le 24 e le 5 del mattino, su tutto il territorio regionale, per un periodo di 30 giorni.
Gli spostamenti dovranno essere motivati dalle solite “comprovate esigenze” (da e verso i luoghi di lavoro, emergenze, motivi di salute). Servirà l’autocertificazione, compilata su un modulo che si può scaricare da qui.
Inoltre, ulteriori misure antiassembramento potrebbero essere adottate nelle zone ad alta concentrazione di bar e ristoranti. Nella lista piazza Campo dei Fiori, piazza del Pigneto, piazza Trilussa e piazza Madonna dei Monti. Oggi la decisione in merito, così come dichiarato a Sky Tg24 dal prefetto di Roma, Matteo Piantedosi: “Come da prescrizioni di legge del Dpcm, c’è la possibilità di adottare la misura di perimetrare alcune piazze dalle 21 fino a dopo le 24, perché nel frattempo è sopravvenuta anche l’ordinanza regionale che prescrive la chiusura totale dalle 24. […] Questo come operazione di perimetrazione fisica con l’obiettivo di consentire l’accesso agli esercizi di ristorazione ma nello stesso tempo evitare che ci possano essere assembramenti”.
Piemonte: misure circoscritte alle zone
Nonostante le voci al riguardo, il Piemonte non prevede, l’adozione di un vero e proprio coprifuoco con limiti alle attività commerciali e alla mobilità civile. La Giunta sarebbe orientata ad interventi mirati in singole zone circoscritte, qualora si dovessero manifestare esigenze di contenimento.
Diversamente, il comune di Asti, che invece al coprifuoco ci pensa eccome. Si legge un’agenzia Ansa di questa mattina: “Il sindaco Maurizio Rasero avrebbe intenzione di “chiudere” a scopo precauzionale Asti da mezzanotte alle cinque del mattino. […] L’orario individuato per la maggioranza, spiegano le stesse fonti della maggioranza, “non danneggia nessuno e permette di non avere persone in giro”. Previsti anche dieci minuti di tolleranza, per cui il coprifuoco scatterebbe a mezzanotte e dieci e finirebbe alle 4.50.
La ragione di tutte le ordinanze resta sempre lo stesso: limitare la movida e gli assembramenti.