Zona arancione: giudice fa aprire il ristorante Chinappi di Roma solo per sé
Nelle regioni in zona arancione, lo sa bene chi segue Scatti di Gusto, le restrizioni anti-Covid costringono i ristoranti a stare aperti solo per due attività. L’asporto e il delivery, o consegna a domicilio se preferite.
Prima di leggere il resto della storia, consentiteci una presentazione. Quella del ristorante Chinappi di Roma. Di cui anche Scatti di Gusto si è occupato in un paio di occasioni con altrettante recensioni.
Cosa dicono le guide del ristorante Chinappi di Roma
Chinappi viene raccontato come un “punto di riferimento per la cucina di pesce” nella capitale. Aperto da una decina d’anni, “il ristorante si trova in via Augusto Valenziani”, vicino al Piazzale di Porta Pia.
I giudizi più lusinghieri parlano di “un posto unico, soprattutto per i crudi e le materie prime freschissime”. Ma non ci si può lamentare neanche dell’ambiente “elegante e raffinato, con il bianco che prevale nei tavoli, nelle sedie, nelle tovaglie, nelle pareti”. Una sala “completata da ampie vetrate”.
Il quadro delle recensioni è invitante. Maledetto lockdown. Peccato non si possa andare subito in quel ristorante, magari con un paio di persone che ci stanno a cuore per condividere l’esperienza.
Eh, ma Chinappi è in zona arancione.
O meglio, lo era il 28 gennaio scorso. Quando Nunzio Sarpietro ha fatto alzare la serranda. Stiamo parlando del giudice chiamato a decidere se processare Matteo Salvini per l’inchiesta sulla nave Gregoretti.
Ma quale asporto, quale delivery. Vuoi mettere con un bel pranzetto insieme a tua figlia e al futuro genero?
E le regole della zona arancione? Infrante. Come ha svelato nei dettagli un servizio trasmesso da Le Iene l’altro ieri. Una troupe del programma di Italia1, evidentemente informata di quanto stava per accadere, ha seguito il giudice dall’uscita di Palazzo Chigi fino al ristorante.
Questa la ricostruzione dei fatti.
Zona Arancione: ristorane aperto ad personam
Dopo aver parlato a Palazzo Chigi con l’ex premier Giuseppe Conte, il giudice Sarpietro ha convocato una conferenza stampa, presenti i principali Tg.
Appena finito, si è spostato –e non di poco– attraverso le strade della capitale per pranzare in quello che dev’essere il suo ristorante di pesce preferito. Chinappi, appunto. L’elegante Chinappi tra Porta Pia e via Veneto. Che aveva l’ingresso serrato come da Dpcm ma all’interno un solo tavolo ben apparecchiato per tre persone.
Non si può, è vietato. E che a infrangere la legge sia stato proprio un giudice, per quanto gourmet, inquieta non poco.
Abbastanza inquietanti sono anche le spiegazioni date dal giudice.
“Mi trovavo in uno stato di necessità… Forse avrei dovuto mangiare un trancio di pizza in piazza Colonna, ma non sapevo se i bar erano aperti”.