Moreno Cedroni shop: ricette e piatti di mare seducenti in versione delivery
Moreno Cedroni è uno spirito avanguardista nel panorama della cucina italiana. Conosciuto per le due stelle Michelin con la sua Madonnina Del Pescatore, a Senigallia.
Ma non solo. Tanto altro, tanti progetti. Il Clandestino Susci Bar.
O ancora, Aniko. Il locale a mo’ di chiosco, nato nel 2003, sempre a Senigallia. Una salumeria “ittica” con una forte propensione verso lo “street food”, di pesce. Argomento più che interessante.
E poi l’ultimo, in ordine temporale. L’orto marittimo, accanto alla Madonnina Del Pescatore. Un’idea cullata da tanto e che oggi si materializzata con la coltivazione di erbe aromatiche. Su un lembo del lungomare di Senigallia. Prodotti da utilizzare poi nelle sue cucine. Un progetto che si prefigge anche di abbellire la marina di Marzocca. Guardando al futuro, con grugni, acetoselle, malva, finocchietto selvatico e tante altre ancora.
Venendo a noi, persiste la permanenza abruzzese in zona arancione, a tratti anche rafforzata.
Se avete voglia di pesce e proprio non sapete come fare, non perdetevi d’animo, perché dallo shop online, si possono ordinare diverse prelibatezze presenti anche nel menù di Aniko. Da ricostruire liberamente, seguendo, a piacimento, alcuni consigli dello chef.
I piatti del delivery di Moreno Cedroni
Abbiamo scelto, come antipasto, il polpo con patate e prezzemolo (10 €). Per condire il primo, la matriciana di pesce (5,50 €). Come secondo la ventresca di tonno (12 €).
Abbiamo poi sostituito il dessert con dei formaggi, abbinandoli ad una confettura di fragole e timo al limone (6 €), presente nella linea di confetture extra dello chef.
Libera ispirazione, dunque.
Polpo e patate. Un classico della cucina mediterranea. Puoi servirlo come antipasto. Come secondo piatto. In questo caso, Moreno Cedroni consiglia di utilizzare l’olio della scatoletta per condire della pasta.
Similarmente, lo abbiamo provato su del pane integrale. Tre aggettivi. Gustoso, profumato, quasi irresistibile. Il polpo è tenerissimo. L’olio trasuda ed invoglia già alla vista. Fetta su fetta, impossibile non prosciugarlo. Buonissimo.
Poi una sferzata più acida, data dal condimento che abbiamo utilizzato per la pasta. La matriciana di pesce. Lo chef ha utilizzato quale cuore pulsante del sugo lo storione affumicato. Capitolo a parte. Parliamo di un pesce pregiato. Noto anche come il pesce del caviale. Arricchito dall’affumicatura quale esaltazione della tenerezza. Tutto molto equilibrato. È proprio l’affumicatura ad allungarsi come un centometrista. Soggiogando il palato che convive con lo scorrere di bontà.
La ventresca di tonno è la parte più grassa dell’ottimo e famoso pesce. Quella che avvolge la cavità addominale per intenderci. Un taglio morbido e particolarmente saporito. Un fascio di sapidità, grassezza. Estremamente delicate. Seguendo i consigli dello chef, lo abbiamo accompagnato ad un purè di patate. Matrimonio originale, perfetto. Con un ritorno di finocchietto selvatico e di rosmarino, utilizzati per condire e ben preservare quest’ottimo pezzo di tonno.
Sinora, un vero è proprio street food. In questo istante, un po’ house food.
La chiusura e il vino in abbinamento
Per accompagnare le preparazioni, abbiamo selezionato uno champagne fresco e dinamico al palato. Davvero interessante. Un Brut del vigneron Ullens – Domaine De Marzilly. Assemblaggio di pinot meunier (56%), chardonnay (37%) e pinot noir (7%). Interessante con la persistente affumicatura della matriciana di pesce.
Nello shop poi, per ovvie ragioni, non è disponibile il dessert.
Lo abbiamo compensato con un doppio assaggio di formaggi. Un caprino toscano ed un pecorino sardo, freschi, non stagionati. E li abbiamo arricchiti con una confettura di fragole e timo al limone. Le cotture delle varie tipologie di frutta sono differenziate per mantenere integri profumo e colori. Bella e buona idea. Soluzione iperbolica con entrambi.
In attesa della riapertura definitiva dei ristoranti, (speriamo quanto prima), il nostro pranzo ha confermato due capi saldi della cucina di Cedroni. Tradizione ed innovazione, a braccetto. Anche nei suoi prodotti. Nei suoi progetti.
In zona rossa (ed arancione), per chi non l’avesse ancora capito, sono consentiti solo l’asporto ed il delivery. I lettori più attenti e sensibili, avranno compreso che, scegliere un delivery, rappresenta sempre un modo concreto per mantenere viva la speranza di “rinascita”.
Arriveranno tempi migliori e potremo tornare attorno ad un tavolo. Quasi in riva al mare.
Come prima.
Le proposte dello shop possono essere acquistate online.