La “vendetta” è partita da Twitter, il social più frequentato dai giornalisti locali, come Naaman Zhou, che lavora per il quotidiano inglese The Guardian.
\n\n\n\nOriginale e stravagante, il tweet pubblicato sul suo profilo, accompagnato dall’immagine di un pacco di linguine, è stato rilanciato da un piccolo (neanche tanto) fiume di utenti australiani. Non solo da loro, come scopriremo poi.
\n\n\n\nQuesta la sostanza del cinguettio: fino a quando l’Italia non farà avere le 250.000 dosi di vaccino promesse all’Australia, spezzerò in due le linguine, le condirò con un sugo alla panna che chiamerò carbonara.
\n\n\n\nConsapevole dei crimini perpetuati ogni giorno nel mondo in nome della cucina italiana, il giornalista ha proposto un boicottaggio in piena regola sotto forma di oltraggio alla tradizione dei piatti di pasta italiani.
\n\n\n\nAi colleghi australiani la proposta di Zhou dev’essere piaciuta.
\n\n\n\n\n\n\n\nKate Silver, che lavora per la Bbc, ha ironizzato rincarando la dose. La sua proposta? Un’abbondante spolverata di Parmigiano sopra la pasta ai frutti di mare.
\n\n\n\nA seguire, in un crescendo di affronti alle sacre regole della pasta italiana, si sono letti atti dimostrativi contro l’embargo dei vaccini di questo tipo.
\n\n\n\nZucchine nel ragù. Versioni improbabili anzi offensive del ragù alla bolognese, con il macinato fritto e spruzzato di pomodoro.
\n\n\n\nFino alla più intollerabile di tutte le vendette.
\n\n\n\nUn utente australiano ha promesso che fino al momento in cui l’Italia non rinuncerà al fermo dei vaccini, lui continuerà a scofanarsi di pizza all’ananas.
\n","description":"Pasta italiana: gli australiani vogliono sabotare le più note ricette del Belpaese, tipo Carbonara, contro il blocco dei vaccini AstraZeneca"}]}Non l’hanno presa bene gli australiani che ora vogliono boicottare le ricette italiane più diffuse con la pasta protagonista. A iniziare dalla Carbonara.
E pensare che, il primo ministro degli “Aussies”, Scott Morrison, si era fatto tutto sommato scivolare addosso il pesante stop italiano alla consegna del vaccino AstraZeneca all’Australia, in 250.000 dosi.
Meno accondiscendente, benché pacifica, la risposta degli australiani. In particolare della parte più attiva sui social.
La “vendetta” è partita da Twitter, il social più frequentato dai giornalisti locali, come Naaman Zhou, che lavora per il quotidiano inglese The Guardian.
Originale e stravagante, il tweet pubblicato sul suo profilo, accompagnato dall’immagine di un pacco di linguine, è stato rilanciato da un piccolo (neanche tanto) fiume di utenti australiani. Non solo da loro, come scopriremo poi.
Questa la sostanza del cinguettio: fino a quando l’Italia non farà avere le 250.000 dosi di vaccino promesse all’Australia, spezzerò in due le linguine, le condirò con un sugo alla panna che chiamerò carbonara.
Consapevole dei crimini perpetuati ogni giorno nel mondo in nome della cucina italiana, il giornalista ha proposto un boicottaggio in piena regola sotto forma di oltraggio alla tradizione dei piatti di pasta italiani.
Ai colleghi australiani la proposta di Zhou dev’essere piaciuta.
Kate Silver, che lavora per la Bbc, ha ironizzato rincarando la dose. La sua proposta? Un’abbondante spolverata di Parmigiano sopra la pasta ai frutti di mare.
A seguire, in un crescendo di affronti alle sacre regole della pasta italiana, si sono letti atti dimostrativi contro l’embargo dei vaccini di questo tipo.
Zucchine nel ragù. Versioni improbabili anzi offensive del ragù alla bolognese, con il macinato fritto e spruzzato di pomodoro.
Fino alla più intollerabile di tutte le vendette.
Un utente australiano ha promesso che fino al momento in cui l’Italia non rinuncerà al fermo dei vaccini, lui continuerà a scofanarsi di pizza all’ananas.