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6 Aprile 2021 Aggiornato il 6 Aprile 2021 alle ore 08:36

Italia arancione e rossa da oggi. I ristoranti non aprono prima del 26 aprile

Bar e ristoranti, nell'Italia arancione e rossa, non aprono fino al 30 aprile. Ma c'è la speranza che dal 20 aprile il quadro possa cambiare
Italia arancione e rossa da oggi. I ristoranti non aprono prima del 26 aprile

L’Italia si è risvegliata arancione e rossa dopo le festività di Pasqua. La mappa a due colori e con la curva dei contagi che non flette rapidamente ha escluso la possibilità di istituire zone gialle fino al 30 aprile.

Tradotto per bar, ristoranti e pizzerie: nessuna riapertura, nemmeno a pranzo, per tutto il mese di aprile. Per decreto se ne dovrebbe riparlare con la scadenza a fine mese.

Come detto, l’orizzonte temporale è lungo. Il dibattito scientifico sembra precludere altre strade. Ma il dibattito politico tra rigoristi e aperturisti al Governo continua.

La speranza di anticipare i tempi delle riaperture è affidata a un paragrafo del decreto che ha imposto un semi lockdown in tutta Italia.

“In ragione dell’andamento dell’epidemia, nonché dello stato di attuazione del Piano strategico nazionale dei vaccini di cui all’articolo 1, comma 457, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, con particolare riferimento alle persone anziane e alle persone fragili, con deliberazione del Consiglio dei ministri, sono possibili determinazioni in deroga al primo periodo e possono essere modificate le misure stabilite dal provvedimento di cui al comma 1 nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 1, comma 2, del decreto-legge n. 19 del 2020”.

Le riaperture dei ristoranti nonostante l’Italia arancione e rossa

Le speranze di vedere una modifica all’Italia arancione e rossa è tutto nell’andamento del piano vaccinale. Che però nei giorni di Pasqua è sceso sotto la soglia psicologica delle 100.000 inoculazioni. Ben lontana dalle 300.000 dosi da somministrare ogni giorno. Lontanissima dalle 500.000 vaccinazioni quotidiane che potrebbero innescare il virtuoso effetto Inghilterra dove dal 12 riapriranno bar e ristoranti. Anche se con il solo servizio nei dehors.

Il segnale di un cambiamento, che autorizzerebbe a concedere qualche timida riapertura e accendere la fiammella di un’estate quasi normale, è difficile da intravedere. Riposa più che altro nella volontà di qualche esponente politico e delle Regioni di smarcarsi dalla linea dura arancione e rossa.

Troppo poco per dare credito alle voci di riaperture dal 20 aprile. Cioè quando i calcoli della curva potrebbero segnare la fase di discesa dei contagi e dell’occupazione delle terapie intensive. Ancora troppi ultraottantenni e ultrasettantenni da vaccinare. Il pressing delle Regioni sul Governo per riaprire bar e ristoranti si scontra con i ritardi accumulati nelle vaccinazioni.

E si ipotizza una mini anticipazione di qualche giorno fissando una nuova data, lunedì 26 aprile.

In ogni caso non sarebbero istituite zone gialle, cioè quelle che permettono l’apertura a pranzo di bar, ristoranti e pizzerie. In un’Italia rossa e arancione che potrà vedere qualche miglioramento a partire dalla settimana del 19 solo per le rosse si ipotizza una sorta di deroga. Niente giallo, ma le zone arancioni con dati migliori potrebbero permettere l’apertura dei ristoranti a pranzo. Fino alle 16, per evitare assembramenti da aperitivi.

L’Italia quindi resterebbe arancione e rossa senza zone gialle come indica il decreto, ma appunto con qualche deroga. Una sorta di arancione sbiadito.

Chi crede alle riaperture il 26 aprile

Alla possibilità di aprire il 26 aprile ci crede ad esempio Luca Guelfi. Che su Facebook annuncia proprio per quella data l’apertura del nuovo Dal Milanese.

E detta le regole e le caratteristiche della nuova apertura.

Da Lunedì 26 Aprile, giorno di apertura del nuovo DAL MILANESE, per la massima sicurezza dei clienti, saranno applicate tutte le regole e protocolli qui di seguito elencati:
1- capienza ridotta del 50%, da 97 coperti a 50 . Parte di questi 50 coperti sono nel dehor.
2- tavoli massimo da 4 persone
3- distanziamento dei tavoli di 1,5 mt
4- uso della mascherina per tutto il personale
5- registrazione clienti e misurazione temperatura
6- obbligo di stare seduti
7- sanificatori all’ingresso e nei bagni

Capisco l’emergenza sanitaria, e per questo siamo attentissimi alla tutela della salute delle persone, ma visto quello che succede in giro, credo che un ristorante sia piu’ sicuro di altri luoghi.
Dopo 13 mesi, scusateci ma dobbiamo aprire e lavorare anche noi…….

Il locale e’ una figata.
Il cibo super.
La carta dei vini meravigliosa.
La colonna sonora emozionante.
I cocktail vintage.
I prezzi onesti.

Da oggi sono aperte le prenotazioni. Manda un whatsapp al numero 335 5823604 oppure scrivimi in privato.

E questo nuovo locale lo voglio dedicare al mio fidato e capace general manager che mi supporta/sopporta da tanti anni. Giovanni Verri.

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Scatti di Gusto di Vincenzo Pagano
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