Decreto Green Pass: obbligatorio per ristoranti, pizzerie e bar dal 6 agosto
Alla fine l’opzione Green Pass per bar, ristoranti e pizzerie è passato con decreto.
Le indicazioni della Cts approdate in cabina di regia hanno fornito le indicazioni per stendere il decreto che dà il via libera al Green Pass e non solo per andare al ristorante e al bar.
E poiché si tratta di un decreto, il Parlamento potrà chiedere modifiche più o meno restrittive.
L’urgenza del decreto era anche quella di evitare che con i vecchi parametri l’Italia finisse in zona gialla per l’aumentare dei contagi dovuti alla variante delta.
Quindi il nuovo Decreto Green Pass entrerà in vigore già da domani, venerdì 23 luglio, in modo da evitare la “retrocessione” in zona gialla.
Invece l’operatività del Green Pass viene fissata a venerdì 6 agosto.
Da quella data, dice il decreto, si potrà entrare nelle sale al chiuso di bar, ristoranti e pizzerie solo con il Green Pass che attesti almeno l’inoculazione di una dose di vaccino o l’esito negativo di un tampone. Dovranno esibirlo tutti i cittadini di età superiore ai 12 anni. E si prevede un prezzo calmierato per il tampone in ragione della minore percentuale di vaccinati tra i giovani. Effetto dovuto alla necessaria copertura delle fasce di età più avanzate.
Non sarà invece necessario per le consumazioni al bancone. Quindi, per semplificare, il caffè resta libero.
Il Green Pass è necessario per clienti e lavoratori.
Obbligo di Green Pass secondo il decreto anche per palestre, cinema, teatri e musei. Egualmente entreremo negli stadi e assisteremo ai concerti solo con la certificazione verde. Ma in questi ultimi casi ci saranno soglie di riempimento al 30% al chiuso e al 50% all’aperto.
Restano chiuse invece le discoteche.
Il Decreto Green Pass cambia i parametri delle zone per evitare le chiusure
La novità introdotta dal Decreto Green Pass che maggiormente influenzerà la lotta al coronavirus è la riscrittura degli indici che stabiliscono il passaggio dalla zona bianca alla gialla, alla arancione e alla rossa.
Restano invariati i numeri dell’incidenza dei contagi ogni 100 mila abitanti, ma ha maggiore peso la percentuale di occupazione dei posti letto negli ospedali.
La zona gialla scatta al 10% di occupazione dei posti letto in terapia intensiva (le Regioni avevano chiesto il 20% e il Cts il 5%) e il 15% dei reparti ordinari.
Per passare in zona arancione le soglie sono superiori al 20% di occupazione dei posti disponibili per le terapie intensive e superiori al 30% per i reparti ordinari.
Le regioni finiranno in zona rossa con le terapie intensive a più del 30% e i reparti ordinari a più del 40%.
E qui il Green Pass del nuovo decreto dovrebbe fare da barriera a nuove chiusure di bar, ristoranti e pizzerie. Anche perché lo stato di emergenza è stato prorogato fino al 31 dicembre 2021. E con esso le zone a colori.
L’invito, appare chiaro, è a vaccinarsi senza indugio.
[Immagine di copertina: Fanpage]