Green pass al ristorante: chi fa i controlli, quali le multe e la soluzione app
La data fatidica per l’avvio del green pass al ristorante è fissata a venerdì 6 agosto in virtù del nuovo decreto.
Per avere il green pass occorre aver ricevuto almeno una dose di vaccino. Oppure bisogna aver il risultato di un tampone negativo nelle ultime 48 ore. O, ancora, avere un certificato di guarigione dal Covid negli ultimi sei mesi.
Il green pass serve per partecipare a feste e banchetti di nozze come già avviene.
Dal 6 agosto il green pass sarà il lasciapassare necessario per accedere a eventi sportivi, fiere, musei, parchi di divertimento, teatri, cinema, concerti e concorsi pubblici. Ma, soprattutto per chi guarda alla ristorazione, per entrare in bar, ristoranti, pizzerie, pasticcerie che abbiano sale al chiuso e limitatamente al servizio al tavolo.
Il cliente deve esibire il green pass e l’esercente del ristorante è tenuto al controllo.
Le multe per operatori e clienti del ristorante in assenza di green pass
Le sanzioni per mancata osservanza dell’obbligo di green pass al ristorante e nelle sale al chiuso sono salate. E riguardano sia i ristoratori che i clienti. La multa va da 400 a 1.000 €. Per cui meglio attrezzarsi.
Anche perché l’esercizio commerciale “potrebbe essere chiuso da 1 a 10 giorni” in caso di violazione reiterata per tre volte in tre giorni diversi.
E veniamo al passaggio che ha sollevato maggiori contestazioni: chi controlla il green pass al ristorante per l’accesso al chiuso?
Green pass: chi deve controllare
Il decreto legge del 23 luglio nella parte del green pass al ristorante dice: “I titolari o i gestori dei servizi e delle attività (…) sono tenuti a verificare che l’accesso ai predetti servizi e attività avvenga nel rispetto delle prescrizioni. Le verifiche delle certificazioni verdi COVID-19 sono effettuate con le modalità indicate dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri adottato ai sensi dell’articolo 9, comma 10. Il Ministro della salute con propria ordinanza può definire, eventuali, ulteriori misure necessarie in fase di attuazione della presente disposizione”.
Manca quindi lo strumento attuativo del green pass al ristorante. Sarà adottato di concerto con i Ministri della salute, per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, e dell’economia e delle finanze, sentito il Garante per la protezione dei dati personali. Dovrà individuare «le specifiche tecniche per trattare in modalità digitale le predette certificazioni, al fine di consentirne la verifica digitale, assicurando contestualmente la protezione dei dati personali in esse contenuti».
Non si sa se il provvedimento arriverà entro il 6 agosto. E fino a quella data varranno i certificati cartacei.
VerificaC19, la nuova app che risolve tante grane ai ristoratori
VerificaC19 è la nuova app che alleggerirà il compito di controllo da parte dei ristoratori.
Il cliente passa lo smartphone su quello del ristoratore e il gioco è fatto. A dare la luce verde sarà il QR code dell’app IO o la foto salvata nella galleria immagini.
Spunta verde, il cliente passa. Spunta rossa, non si entra.
Facile come bere un bicchier d’acqua e ben più semplice del processo di registrazione e conservazione dati cui i ristoranti erano obbligati.
Gli operatori della ristorazione, considerata la loro capacità di utilizzare smartphone e social, dovrebbero apprezzare questo aspetto del green pass al ristorante.