Chi è Biagio Passaro di IoApro: da Regina Margherita agli scontri di Roma
Biagio Passaro, leader di IoApro, è uno che ce l’ha fatta a farsi notare nel mondo dei ristoranti e delle pizzerie. Ma sicuramente non nella maniera corretta visto che è stato arrestato.
Nell’era dei selfie, delle paparazzate dei Vip ai tavoli dei locali, dei like a manetta e degli influencer, Biagio Passaro ha scelto la strada della violenza in stile sciamano all’assalto del Congresso Americano.
O più caserecciamente alla Hermes Ferrari, lo “sciamano” di Scandiano anch’egli titolare di pizzerie.
La pizzeria come punto di contatto tra Biagio Passaro ed Hermes Ferrari. Sono quelle di Regina Margherita Group di cui Biagio Passaro è Brand Manager ed Hermes Ferrari è titolare della sede di Modena a Le Macine.
Un franchising sul modello di altre catene di pizzerie-ristoranti di scuola napoletana. Le pizzerie di Regina Margherita Group si sono subito distinte nella lotta alle zone arancioni e rosse prima. Restando aperte secondo i dettami della teoria di IoApro.
L’attacco ai giornalisti di Biagio Passaro
Biagio Passaro è uno dei leader del movimento che ha da subito contrastato le norme di chiusure del lockdown.
Biagio Passaro ha attaccato Enrico Mentana e Scatti di Gusto. Motivo del video-attacco, la mappa dei ristoranti “rei” di aver accettato la norma del Green Pass. Un’indicazione per i seguaci delle teorie negazioniste utile ad evitare i ristoranti e le pizzerie pro Green Pass. Un tentativo di boicottaggio negato da Umberto Carriera, ristoratore di Pesaro e altro leader di IoApro.
Nelle maglie degli attacchi alle posizioni razionali del rispetto delle norme del certificato verde è finito anche il giornalista Andrea Scanzi. Che in queste ore ha risposto per le rime al leader arrestato.
Restare aperti e collezionare multe è la linea di lotta di Biagio Passaro che non ha esitato a riportare sui social tutte le gesta a favore di riaperture incondizionate. Dalla consegna delle chiavi dei ristoranti al cartello sulle vetrine di Regina Margherita che annuncia l’apertura nonostante le zone. Fino al video in cui novello Jack Angeli ha documentato la devastazione della sede della CGIL.
“Si sfonda la sede della Cgil. Siamo entrati. Ragazzi, IoApro e tutti hanno invaso la Cgil. Hanno sfondato, hanno sfondato, siamo dentro alla Cgil, ragazzi stiamo entrando nella Cgil”. Il video della presa della sede del nemico Landini insultato dal corteo al grido di “pezzo di m…” è diventata l’atto di auto accusa. “È il genio che, con furbizia rara, ha filmato e postato l’assalto alla Cgil. Praticamente si è denunciato da solo: un vero e proprio scienziato contemporaneo”. Così annota Andrea Scanzi.
La carriera contro chiusure e Green Pass di Biagio Passaro
Il fastidio per le norme è una costante da aprile. Quando Regina Margherita di via Santo Stefano a Bologna è diventata punto di riferimento per le aperture anticipate rispetto al calendario ufficiale. Che gli è valsa una serie di multe.
“Io ne ho già collezionate 8, una però da cliente e un’altra mentre ero in Trentino per lavoro, ma per tutte stiamo facendo ricorso: abbiamo 20 avvocati al lavoro noi di IoApro che seguono anche i clienti multati”. Così spiegava Biagio Passaro i vantaggi ad entrare nel gruppo IoApro.
Ad aprile Passaro aveva fatto il giro d’Italia per presentare IoApro ed era stato anche a Roma quando Hermes Ferrari aveva incenato la protesta stile sciamano. E a fine estate aveva anche annunciato la costituzione in partito politico del movimento. La sua notorietà a livello locale è alimentata anche dalla presidenza della squadra di calcio della Vignolese. Incarico da cui si è dimesso il 20 luglio.
Sugli arresti di Roma è intervenuto il sindaco di Castelfranco, Giovanni Gargano, come riporta Il Resto del Carlino: “Piena solidarietà alle forze dell’ordine impegnate a circoscrivere quelli che solitamente inneggiano all’ordine e alla sicurezza…però degli altri! È stata attaccata anche la sede Cgil. Direi che è inutile aggiungere altro se non che certa gente deve stare solo in un posto: la galera!”.
Che riporta anche la dichiarazione di Umberto Carriera, l’altro leader di IoApro a Pesaro: “Spiace che Biagio sia finito in mezzo a questa cosa, vedremo le accuse, io sono contro la violenza, ma i cittadini si stanno arrabbiando sempre di più, la misura è colma”.
Il Green Pass alla prova del 15 ottobre
Venerdì 15 ottobre segnerà una nuova data per il Green Pass che diventa obbligatorio non solo per i clienti dei ristoranti ma anche per ristoratori e lavoratori. Analogamente a tutti i settori produttivi privati e dell’amministrazione pubblica. Una data spartiacque per verificare la tenuta della campagna vaccinale che, stando ai numeri, ha dato i frutti sperati. Il Green Pass, come abbiamo scritto più volte, è l’unico sistema di convivenza per assicurare che ristoranti, pizzerie e locali possano restare aperti non solo in zona bianca.
Non mette al riparo dal contagio, ma evita gli effetti più gravi del Coronavirus. Vaccinazione o tampone con un sistema non perfetto che ha necessitato di limature proprio come l’obbligo anche per i lavoratori. Ma già da oggi chi è contrario a questo modello discettando di dittature non ha chiaro il concetto che la propria libertà termina dove inizia la libertà dell’altro.