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3 Aprile 2022 Aggiornato il 4 Aprile 2022 alle ore 09:48

Regina Colomba 2022: vincono a pari merito due pasticcerie campane

Regina Colomba 2022: I Marigliano e Torrone Di Iorio 1750 hanno vinto il primo premio per la migliore colomba dell’anno
Regina Colomba 2022: vincono a pari merito due pasticcerie campane

Regina Colomba 2022, quinta edizione del concorso organizzato dal giornalista Stanislao Porzio, ideatore anche di Re Panettone, ha espresso il suo verdetto.

La giuria composta da giornalisti esperti di settore, dopo molti assaggi “alla cieca”, ha valutato i 32 pasticcieri provenienti da 12 diverse regioni italiane, iscritti alla gara. 

Per iscriversi i pasticceri hanno dovuto rispettare una condizione prevista dal regolamento di Regina Colomba 2022.

Il dolce tipico di Pasqua, che potete comprare online ai prezzi migliori scegliendo tra 67 versioni diverse –colomba grandi firme, classica, sperimentale o di pasticceria– deve essere preparato solo con ingredienti naturali e tecniche artigianali. 

E dunque senza additivi artificiali, senza aromi artificiali, senza semilavorati (i cosiddetti “mix”), senza coadiuvanti tecnologici. All’insegna del “Tutto naturale, solo artigianale”.

Dopo la classifica della miglior pastiera, ecco le prime tre posizioni di Regina Colomba 2022, presentate in diretta sulla pagina Facebook di Re Panettone.

Da notare il primo posto a pari merito e, per l’ennesima volta, il dominio della pasticceria campana.

Regina Colomba 2022: i vincitori

La colomba della pasticceria I Marigliano che ha vinto a pari merito Regina Colomba 2022

San Giuseppe Vesuviano (NA)

Capo pasticciere: Alessandro Marigliano

Regina Colomba 2022: Torrone di Iorio
La colomba della pasticceria Torrone di Iorio 1750 Montemiletto, prima a pari merito

Montemiletto (AV)

Capo pasticciera: Bernardette Nardone

Regina Colomba 2022: Fornai Ricci
La colomba Fornai Ricci, seconda classificata a Regina Colomba 2022

Montaquila (IS)

Capo pasticciere: Mattia Ricci

Regina Colomba 2022: pasticceria Sparaco
La colomba di Pasqua della pasticceria Sparaco

Castel Morrone (CE)

Capo pasticciere: Guido Sparaco.

Quando è nata la colomba di Pasqua?

Colomba fornai ricci
Vista sull’impasto della colomba prodotta dai Fornai Ricci

Come ha spiegato Stanislao Porzio, organizzatore di Regina Colomba 2022, la colomba è nata molto più tardi di quel che si possa pensare!

Ci sono almeno tre leggende che collocano l’origine del dolce in tempi remoti.

Due collegate rispettivamente alle figure di Alboino e Teodolinda e alla città di Pavia (Alto Medioevo), una al Carroccio e alla battaglia di Legnano (Tardo Medioevo). 

Tuttavia, importanti trattatisti gastronomici ottocenteschi come il Sorbiatti, il Vialardi e l’Artusi, non danno alcuna notizia di un dolce definito colomba. 

Secondo la “Storia del panettone” di Massimo Alberini, libro del 1981 –ricorda Porzio, deus ex machina di Regina Colomba 2022– il luogo d’origine della colomba rimarrebbe saldamente in Lombardia, ma la data di nascita sarebbe ben altra. 

Il dolce sarebbe stato concepito a Milano, nell’ufficio marketing della Motta, durante gli anni Trenta del secolo scorso. 

La sua invenzione si dovrebbe alla genialità del pubblicitario Dino Villani, che anni dopo avrebbe lanciato il concorso di Miss Italia.

A quel che si sa, la sua nascita ha anche uno scopo preciso.

Diversificare la produzione dell’azienda, utilizzando lo stesso impasto del panettone per un altro dolce di ricorrenza, da proporre al pubblico in un altro momento dell’anno. 

E non si può dire che Villani non abbia centrato l’obiettivo.

La vera origine della colomba

Colomba massari
Una delle colombe di Pasqua più vendute, quella di Iginio Massari

Sempre Dino Villani, il pubblicitario della Motta che ha “inventato” la colomba pasquale, ha fatto riferimento a un’antica origine pavese del dolce. 

Stanislao Porzio, organizzatore di Regina Colomba 2022, ha spiegato che, in effetti, un legame tra la città e la colomba, intesa come volatile, è leggendario e riguarda la sua origine.

Lo ha raccontato Antonella Campagna sulla pagina Facebook della Biblioteca Universitaria di Pavia, una fra le più antiche d’Italia (la biblioteca, non la pagina).

“Per scegliere luogo della fondazione della città, i celti liberarono una colomba che si fermò su un ramo di una gigantesca quercia per farvi il suo nido. Lì fu costruito il villaggio, e in quel luogo i Romani avrebbero fondato Ticinum (il nome latino di Pavia).

Nel Castello Visconteo è conservata una lapide (sec. XV-XVI) con una colomba ed una scritta in latino che dice: “Questo è il nido dei nidi, guai, guai, guai a coloro che lo minacceranno”.

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