Che, indovinate, è ricaduta sul costo della bistecca. Tanto per cambiare, direte voi. E certo, ma questa volta non c’era il Petrus. E nemmeno le centinaia di migliaia di euro da verificare al cambio con gli oltre oltre 650.000 dirham. Invece il confronto si è consumato tra il prezzo “medio” della bistecca di Salt Bae pagato dai giocatori del Brasile. Cioè 300 €, al cambio. Una cifra inferiore allo stipendio mensile medio degli abitanti del Brasile, che è di 500 €. Fa sempre effetto pensare che con una bistecca e mezza un brasiliano comune mortale ci deve vivere un mese. Anzi, se è un dipendente pubblico guadagna 400 €, una bistecca e un quarto. Ma la base minima in Brasile è 250 € e quindi nemmeno il valore di una singola bistecca di Salt Bae.
\n\n\n\nLa carne oro ha sollevato un bel po’ di polemiche. Tanto che il capitano del Brasile, Thiago Silva, ha dovuto citare la cena con la carne di Salt Bae in conferenza stampa. “Quel che conta è ciò che facciamo in campo, se giochiamo bene o male. Non mi permetto di parlare di quello che accade fuori dal campo. Il ct Tite ci ha dato la serata libera, ognuno poteva andare dove voleva. Mi sembra una polemica montata ad arte per crearci problemi, e questo mi dispiace molto. Ma nulla può distoglierci dal nostro obiettivo finale”.
\n\n\n\nObiettivo che è ovviamente vincere il trofeo mondiale. E i bocconi avvelenati e pure costosi non rientrano nel percorso che il Brasile e i Brasiliani hanno immaginato.
\n","description":"Da Salt Bae a Doha in Qatar, teatro dei mondiali di calcio, sono andati i giocatori del Brasile scatenando polemiche sul prezzo della bistecca"}]}Salt Bae ai Mondiali: la bistecca d’oro da 300 euro perde in Brasile
Pensavamo di aver messo la parola fine alla saga della bistecca d’oro di Salt Bae con l’ormai mitologico scontrino da 160 mila euro e spicci, ma non avevamo considerato il Brasile. Inteso come Paese e squadra di calcio che in questo momento si trova in Qatar a disputare i mondiali da cui, ahimè, l’Italia è esclusa.
Ma se sul piano gastronomico i colori azzurri sono difesi dalla pizza di Diego Vitagliano e di Flavio Briatore, i verdeoro si sono affidati al macellaio d’oro. Che come sappiamo in Medio Oriente ha una delle sue “bracerie” ad Abu Dhabi dove si è consumata la faccenda dello scontrino carne e Petrus. E di “fronte”, nella baia (si può chiamare così?) super ricca c’è Doha con un’altra braceria. Sempre di Nusret Gokce, aka Salt Bae, ospitata in un albergo extralusso sulla Corniche.
Del movimento muscolare con cui il nostro divino venditore di carne asperge di sale le bistecche si sono innamorati anche i giocatori brasiliani. Non tutta la squadra del Brasile è andata da Salt Bae. Le cronache segnalano Vinicius, Gabriel Jesus, Eder Militao e Ronaldo.
Della bistecca “placcata” con le foglie d’oro ormai sapete tutto (e qui c’è anche la recensione di un collega macellaio). E anche di quelle nude e crude che aspettano solo la magica aspersione. Nel caso della cena con il Brasile, i bicipiti di Salt Bae erano dunque in buona compagnia dei quadricipiti, ma non è stato questo l’oggetto della discussione sul web.
Quanto vale la bistecca di carne di Salt Bae in Brasile
Che, indovinate, è ricaduta sul costo della bistecca. Tanto per cambiare, direte voi. E certo, ma questa volta non c’era il Petrus. E nemmeno le centinaia di migliaia di euro da verificare al cambio con gli oltre oltre 650.000 dirham. Invece il confronto si è consumato tra il prezzo “medio” della bistecca di Salt Bae pagato dai giocatori del Brasile. Cioè 300 €, al cambio. Una cifra inferiore allo stipendio mensile medio degli abitanti del Brasile, che è di 500 €. Fa sempre effetto pensare che con una bistecca e mezza un brasiliano comune mortale ci deve vivere un mese. Anzi, se è un dipendente pubblico guadagna 400 €, una bistecca e un quarto. Ma la base minima in Brasile è 250 € e quindi nemmeno il valore di una singola bistecca di Salt Bae.
La carne oro ha sollevato un bel po’ di polemiche. Tanto che il capitano del Brasile, Thiago Silva, ha dovuto citare la cena con la carne di Salt Bae in conferenza stampa. “Quel che conta è ciò che facciamo in campo, se giochiamo bene o male. Non mi permetto di parlare di quello che accade fuori dal campo. Il ct Tite ci ha dato la serata libera, ognuno poteva andare dove voleva. Mi sembra una polemica montata ad arte per crearci problemi, e questo mi dispiace molto. Ma nulla può distoglierci dal nostro obiettivo finale”.
Obiettivo che è ovviamente vincere il trofeo mondiale. E i bocconi avvelenati e pure costosi non rientrano nel percorso che il Brasile e i Brasiliani hanno immaginato.
