Oleato: Starbucks vuole farci bere il caffè con l’olio d’oliva
Starbucks, con Oleato, sfida di nuovo la (sacra) tradizione italiana mescolando il caffè con l’olio extravergine d’oliva. Davvero, è così.
Da ieri, 22 febbraio, gli italiani trovano Oleato, la nuova linea di bevande del colosso americano a base di olio extravergine di oliva, in tutte le caffetterie italiane di Starbucks.
Per intendersi, i nuovi prodotti non sono semplicemente aromatizzati con olio d’oliva. Sono tutti realmente emulsionati con un cucchiaio (ovvero 15 ml, pari a circa 120 calorie) di olio extravergine.
Tutte le bevande Oleato di Starbucks
La nuova linea Oleato, un gioco di parole tra i termini oliva e oliato, comprende 3 bevande:
1 – Caffè Latte. Un espresso “condito” con emulsione cremosa di latte d’avena e olio extravergine d’oliva.
2 – Iced Shaken Espresso. Un espresso leggermente dolce al profumo di nocciola “condito” con emulsione cremosa di latte d’avena e olio extravergine di oliva.
3 – Golden Foam Cold Brew. Una bevanda a base di caffè estratto a freddo.
Sia nelle versioni calde che in quelle con ghiaccio il caffè utilizzato per questi 3 drink Oleato è lo Starbucks Blonde Espresso Roast.
Nella sfarzosa Reserve Roastery, aperta nel 2018 in piazza Cordusio a Milano, è poi possibile personalizzare le bevande Starbucks a base di caffè e latte aggiungendo un cucchiaino d’olio extravergine d’oliva.
In alternativa, si possono guarnire con la golden foam (schiuma dorata). L’aggiunta fa nascere 5 nuove bevande:
1 – Caffè Latte.
2 – Iced Cortado (bevanda ghiacciata a base di espresso, bitter all’arancia, latte d’avena emulsionato con olio extravergine d’oliva).
3 – Golden Foam Cold Brew (bevanda fredda a base di espresso guarnita da una schiuma emulsionata con olio extravergine d’oliva).
4 – Oleado Deconstructed (drink in cui i baristi di Starbucks mescolano all’olio d’oliva una spruzzata di limone).
5 – E per finire, Golden Foam Espresso Martini (bevanda a base di vodka, con sciroppo alla vaniglia e schiuma al fior di latte sempre emulsionata con olio extra vergine di oliva).
La miscela di caffè utilizzata per queste bevande è la Starbucks Reserve.
Starbucks perche lo fai? Risposta in due parole: Howard Schultz
La nuova linea Oleato di Starbucks sarà lanciata durante il 2023 anche in altri mercati internazionali, dal Regno Unito al Medio Oriente fino al Giappone.
Oltre ai benefici per la salute riconducibili alla presenza dell’olio extravergine, la multinazionale americana scommette sulla curiosità. Che sapore hanno le bevande che mescolano caffè e olio?
L’aggiunta di grassi al caffè non è una novità. Si può fare alla vecchia maniera, con panna, o latte, o anche burro. Le ricette per il caffè all’olio d’oliva esistono anche online. Ma non sono esattamente in cima alle preferenze dei consumatori.
Mettiamoci anche il difficile momento economico e i risultati economici poco brillanti della catena americana in Italia, oggi migliorati.
Allora perché Starbucks lancia con pesanti investimenti Oleato, la nuova linea? La risposta è di due parole: Howard Schultz, CEO di Starbucks.
La chiusura del cerchio
Nel 2021, in Sicilia, Schultz ha incontrato Tommaso Asaro, produttore d’olio e proprietario dell’Oleificio Asaro di Partanna, nella valle del Belice, in provincia di Trapani.
Asaro è anche presidente della United olive oil import corporation di New York, la società che fornisce olio extravergine a Starbucks.
Il produttore siciliano ha introdotto il gran capo del colosso americano alla pratica di consumare un cucchiaio di olio d’oliva ogni giorno prima del caffè mattutino.
L’estate scorsa, durante un viaggio in Sicilia, Schultz si è sentito dire da Asaro se avesse mai pensato di infondere un cucchiaio di olio d’oliva nel caffè di Starbucks. Contrariamente alle aspettative, Schultz non lo ha preso per pazzo.
Del resto, prendere decisioni di lavoro basate sui viaggi in Italia non è una novità per il CEO della catena che conta 36.000 caffetterie nel mondo.
Fa parte della multinazionale dal 1982, quando era solo una piccola impresa con quattro negozi in tutto (l’originale Starbucks si limitava a vendere caffè).
Schultz, salito a bordo come direttore marketing, visitò Milano nel 1983 innamorandosi dell’aria romantica e sociale che si respirava nei bar della città. Ambienti conviviali e accoglienti, alternativi a casa e lavoro, dove gli italiani amavano passare del tempo sorseggiando caffè.
Il resto, come si dice, è storia.
Schultz chiuderà il cerchio quando, a fine mese, tornerà a Milano per presentare Oleato e studiare le reazioni degli italiani.
Non ricorda un momento negli ultimi 40 anni in cui è stato più entusiasta perché, a suo parere, il sapore vellutato e burroso dell’olio d’oliva esalta il caffè.
È convinto che Oleato possa trasformare l’industria del caffè e aiutare Starbucks a incrementare i profitti.
Il prezzo: quanto costano le bevande Oleato di Starbucks
Il team di Starbucks che si è occupato di Oleato, guidato da Amy Dilger a Seattle, dove ha sede la grande catena del caffè, non ha avuto vita facile.
Hanno dovuto capire come inserire il gusto tendente al dolce con rimandi alla nocciola dell’olio extravergine nel caffè. Dopo aver sperimentato circa 12 opzioni, le hanno ridotte a quelle disponibili nei punti vendita italiani. Senza preoccuparsi troppo, per il momento, delle 120 calorie in più apportate dalle bevande Starbucks della linea Oleato.
Dal colosso del caffè hanno anche comunicato il prezzo delle bevande in Italia: costeranno tra i 5 e i 6 euro, a seconda delle dimensioni.
Schultz e i suoi non sono preoccupati per i prezzi alti, nonostante gli italiani non abbiano fatto mancare le polemiche. Secondo i dirigenti i clienti vedono Starbucks come un “lusso accessibile”.
Per come la vede il capo di Starbucks il solo rischio di Oleato è che non piaccia il sapore delle bevande al caffè con olio d’oliva.
La prova del gusto
I giornalisti di Seattle che hanno provato in anteprima le bevande sono rimasti sorpresi dalla sfumatura verde pallido della schiuma nelle bevande.
La prova d’assaggio ha promosso tutte le proposte, alcune più di altre. In particolare le bevande fredde sono piaciute per la consistenza voluttuosa simile a quella del latte intero. Dovuta all’apporto dell’olio extravergine, con un retrogusto appena dolce alla nocciola.
Ma dopo alcuni sorsi, hanno fatto notare i giornalisti, la presenza dell’olio d’oliva è sembrata eccessiva. In alcune bevande anche superflua. Inoltre c’è il problema della sensazione oleosa che le bevande lasciano sulle labbra.
Fuori dalla Starbucks Reserve Roastery di Milano una vistosa insegna gialla annuncia la disponibilità delle bevande Oleato. Mentre all’interno troneggia una grande latta d’olio.
Girando per chiedere qualche parere ai clienti ci si sente rispondere “il gusto è più dolce”, oppure “il sapore del caffè domina l’olio”, e ancora “va giù più liscio”. Ma non tutti i clienti di Starbucks sono interessati a provare le nuove bevande Oleato. Perché “olio e caffè sono gusti diversi che non andrebbero abbinati”.
Insomma, alla fine l’esperimento di Schultz e dei suoi sembra abbastanza riuscito, ma mettere l’olio extravergine sul cibo invece che nel caffè resta un’idea migliore.
Starbucks aspetta di capire se gli italiani sono d’accordo. Ma si augura di no.