Scontrini e prezzi record. Le salate vacanze italiane di agosto
Gli scontrini parlano chiaro: sono state vacanze salate per tutti, in agosto, ma in alcune località italiane i prezzi hanno raggiunto veri record.
Tutto è costato di più, l’hotel e il ristorante, l’ombrellone e i prodotti tipici del territorio.
Ora che il mese vacanziero per definizione è finito possiamo ricapitolare i vistosi rincari di ristoranti, bar e spiaggie. In Salento e in Gargano, a Capri e sulla Costiera Amalfitana, a Firenze e a Venezia, in Versilia e nel Golfo del Tigullio.
Utilizzeremo come fonti gli articoli pubblicati dal Corriere della Sera nel mese di agosto sull’Italia delle vacanze sempre più cara.
Scontrini e prezzi record in Sicilia
La Sicilia è vissuta ancora dai turisti stranieri come una meta poco cara. Ma il mese di agosto è stato bollente sull’Isola, anche per i prezzi.
- Taormina: il menu degustazione di un ristorante stellato con colpo d’occhio sugli sbuffi dell’Etna, bagnato da una bottiglia di Champagne, è arrivato a costare 400 euro.
- Sempre a Taormina il prezzo medio dello Spritz è stato di 9 euro, mentre per uno spaghetto alle vongole ne sono serviti 22.
- Un antipasto di crudité nella bella Cefalù? Minimo 30 euro.
- Gli scontrini hanno svelato il prezzo record pagato per un piatto di pasta con il gambero rosso di Mazara a Palermo: 26 euro contro i 21 dell’anno scorso.
- Street food: su anche quello. L’arancino gourmet è costato fino a 6 euro a Catania contro i 2,5 del 2022.
- Le isole Eolie sono state invase dai vip: Jeff Bezos di Amazon, Robert De Niro e più modestamente Chiara Ferragni. Sarà anche per questo che a Panarea si sono pagati 15 euro per un cocktail, 14 euro per un pane cunzato, 7 euro per una granita alla pesca con brioscia. Eppure mangiare alle Isole Eolie spendendo poco si può, leggete “Eolie: 7 trattorie con vista: mangi bene spendi il giusto”.
Campania
Non si è sottratta ai rincari neanche la Campania, tutt’altro, con prezzi record e scontrini da capogiro a Capri e sulla Costiera. È andata meglio a Napoli.
- Capri: seduti nella celebre piazzetta gettonatissima dai vip, sono stati pagati 6 euro per un caffè e 9 euro per una fetta di torta caprese. In agosto un posto al sole ai Faraglioni con ombrellone e lettino, pausa pranzo compresa, costava 100 euro a persona, di cui 55 per il ristorante.
- Positano: una granita è costata anche 8 euro, una bottiglia d’acqua 9 euro.
- Amalfi: qualcuno ha speso 7 euro per una fetta di pastiera napoletana, stesso prezzo per un babà.
- Napoli: niente scontrini e prezzi record nel capoluogo: al Gambrinus, in piazza Trieste e Trento, il caffè si paga 1,40 €. Laddove, in città, il prezzo medio più diffuso del caffè è di 1 euro. Nelle pizzerie di Via dei Tribunali una margherita costa tra 5,50 e 6 euro, rispetto ai 5 euro di qualche anno fa. È cresciuto di un euro anche il prezzo del gelato artigianale. In Costiera e sulle isole oscilla da un minimo di 16 a punte di 28 euro.
- Aumenti anche per la mozzarella di bufala campana DOP, passata da 11 a 14 euro al chilo, secondo il Consorzio di Tutela di Caserta. Ma, parziale consolazione, almeno vi abbiamo suggerito i migliori caseifici per comprare la mozzarella di bufala nel 2023.
Prezzi record soprattutto in Puglia, come da scontrino
A sopresa, Gallipoli a parte, si è salvato il Salento dal diluvio di aumenti che ha reso la Puglia, da Vieste a Polignano, da Monopoli a Otranto, una delle regioni più care d’Italia .
- Frisella e puccia: ha fatto rumore l’articolo del Corriere del Mezzogiorno sconvolto dai 19 euro chiesti per una frisella in una spiaggia di Capitolo (Monopoli), dove una giornata di mare ad agosto è costata 100 euro a persona. Per non parlare dell’umilissima puccia, prezzo sul menu 26 euro.
- La Puglia è diventata, nell’immaginario agostano, la regione italiana un tempo popolare, ormai convertita al turismo di lusso.
- Quanto è costato un pranzo nei lidi pugliesi? Impossibile stare sotto i 50 euro senza bevande per mangiare antipasto, primo, contorno, dolce e scegliendo pietanze dai prezzi medi.
- Gargano: rincari anche qui. La pizza margherita in agosto non è mai costata meno di 7 euro, per un piatto di troccoli ai frutti di mare si sono scuciti in media 20 euro.
- Prezzi di un primo e di un secondo di pesce a Vieste: quadroni di cernia 23 euro, spigola alla griglia 25 euro.
- Sorprendente uno scontrino con il prezzo del vino sfuso in trattoria: 10 euro, un record.
Toscana
Le Versilia, insieme alla Puglia, è stata la zona più chiacchierata d’Italia. Soprattutto per l’afflusso di vip al Twiga, tra Forte dei Marmi e Marina di Pietrasanta, protagonista del glorioso reportage di Fabrizio Roncone sul Corsera.
- Firenze: nel bar accanto a Ponte Vecchio una coppetta di gelato è stata pagata perfino 12 euro. Nelle gelaterie del centro, specie nella centralissima Via dei Calzaiuoli, non si trovavano coppette a meno di 6 euro.
- La media nei ristoranti di Firenze per mangiare una bistecca alla fiorentina è di circa 60-70 euro al chilo, se parliamo di Chianina. Ma qualcuno ad agosto ha pagato anche 100 euro per 1,2 chili.
- Al Brunelleschi Bistrot di Piazza Duomo la pizza margherita si pagava 14 euro, la Napoli 15 euro, la prosciutto e funghi 19 euro. Ma il prezzo record spetta a un piatto di prosciutto e melone, pagato come da scontrino 20 euro. Va bene: prosciutto toscano DOP 12 mesi, ma accidenti che prezzi. E cosa dire dell’umile panzanella a 16 euro?
- Caffè: al Bottegone ristorante bar con vista sulla cattedrale orde di turisti hanno pagato un espresso al tavolo 3,50 euro e le bruschette con pomodoro e mozzarella 10 euro.
- Perfino nella nostra amata Trattoria Da Burde poco fuori Firenze tutti i primi piatti sono passati da 8,50 a 9,50 euro.
- Versilia: a Viareggio non si trovava uno Spritz per meno di 7 euro. Sulla terrazza del Grand’ Hotel Principe di Piemonte i cocktail costano 25 euro l’uno.
- Twiga: in molti hanno speso 600 euro per un giorno per una tenda nel bagno dei vip di Briatore e Santanchè. Alcuni anche di più.
- Da Lorenzo, leggendario ristorante versiliano, il risotto con le ostriche costa 40 €.
- A Castiglioncello, nel livornese, il Bar Centrale ha prezzato lo Spritz 9 euro e il caffè 2,60 euro.
Prezzi record e scontrini mai visti anche in Liguria
Nemmeno le vacanze di agosto in Liguria sono state esenti da rincari, tutto è costato di più a Ponente e Levante, comprese le mitiche trofie al pesto.
- Focaccia ligure: per un chilo ci volevano dai 18 ai 20 euro, anche 25 euro in una panetteria di Varigotti, frazione di Finale Ligure, nel savonese. Per un chilo di focaccia di Recco, quella più celebre, sono stati spesi perfino 30 euro.
- Trofie al pesto: per una porzione del piatto tipico ligure sono stati sganciati in media 15 euro. Per un fritto misto anche il doppio.
- Pesto: comprarne una barattolo è stato un investimento per i turisti che non hanno voluto rinunciare al prodotto ligure per eccellenza. Quello artigianale è costato in media 32 euro al chilo.
- Caffè: nel golfo del Tigullio, zona ad alta concentrazione di vip, un caffè espresso seduti al tavolino della piazza centrale è arrivato a costare 15 euro! Un spremuta d’arancia 8 euro.
- Portofino: ma il record spetta, prevedibilmente, al lussuoso borgo in cui Cracco ha aperto il suo locale (qui prezzi e menu del ristorante aperto dall’ex Masterchef). Una pizza margherita in Piazza Martiri dell’Olivetta è stata pagata 45 euro. Coperto escluso.
Veneto
Per concludere questa breve analisi degli scontrini di agosto, è inevitabile considerare i prezzi record di Venezia e di qualche altra meta turistica veneta.
- Venezia: una delle famose “capanne” veneziane affittate per tutta la stagione in prima fila all’Excelsior, accanto alla scalinata dell’hotel dei divi della Mostra del Cinema Lido, è costata 11.500 euro quest’anno.
- Nel ristorante della spiaggia, il Glamy Bistrot alla Pagoda, l’antipasto di crostacei vista mare era sul menu a 38 euro, i ravioli ripieni di baccalà a 23 euro.
- Gelato: ad agosto, il famoso gianduiotto di Nico alle Zattere, ovvero una mattonella di gianduia affogata nella panna montata, è costato 7 euro seduti, uno in più rispetto al pre Covid.
- Jesolo: sul lungomare, il prezzo di una fetta di anguria è salito a 4 euro, la piadina a 7,5 euro, l’insalatona a 10 euro. Lo Spritz vista mare del Capannina Beach è sul menu a 8 euro, due in più rispetto al 2019. A Chioggia, invece, il mojito è salito a 10 euro.