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1 Novembre 2023 Aggiornato il 3 Novembre 2023 alle ore 08:30

Cioccolato Domori: cosa ci fanno le tavolette chic all’Esselunga?

Domori, marca chic del cioccolato artigianale, sbarca nei supermercati con le tavolette al cacao Criollo. Dove trovarle? Da Esselunga per ora
Cioccolato Domori: cosa ci fanno le tavolette chic all’Esselunga?

Il cioccolato Domori, dal 1996 a 2006, è stato Gianluca Franzoni. Impossibile, allora, pensare che Domori si sarebbe trovato da Esselunga

Franzoni, nato a Bologna nel 1996, si laurea in economia e si trasferisce in Venezuela, dove apre un ristorante. 

Ma la sua vocazione è il cacao, che scopre per caso e di cui si innamora. 

Per due anni si dedica allo studio e alla ricerca delle migliori varietà di cacao, in particolare il Criollo, il più raro e pregiato al mondo.

Nel 1996 torna in Italia e fonda il cioccolato Domori, un nome che richiama i due Mori di Venezia, simbolo dei due semi scuri che ama: il caffè e il cacao. 

Vuole produrre cioccolato di altissima qualità, partendo dalla fava del cacao e controllando tutta la filiera. 

Cioccolato Domori: la qualità superiore del cacao Criollo

Nel 2004 raggiunge un traguardo importante: ottiene l’utilizzo esclusivo di due piantagioni in Venezuela e Ecuador, dove coltiva diverse varietà di Criollo.

Domori diventa così una delle poche aziende italiane che produce cioccolato “from bean to bar”, ovvero dalla pianta alla tavoletta. 

Il successo c’è: il cioccolato Domori vende oltre a essere apprezzato dai palati più esigenti della critica internazionale. 

Nel 2015 il giornalista Georg Bernardini inserisce Domori nella sua guida The Chocolate Tester, la bibbia del cioccolato, come unica azienda italiana tra le 25 migliori al mondo. Lo definisce “un pioniere della qualità, un visionario”.

Ma nel 2006 la storia di Franzoni e Domori cambia.  

Illy compra Domori

Il poeta del cioccolato decide di vendere Domori a Illy, il colosso del caffè. Una scelta che in qualche modo cambia il destino dell’azienda. 

Illy, infatti, ha una logica industriale diversa da quella semi-artigianale di Franzoni, che ne limita la creatività e l’innovazione. Nonostante rimanga presidente di Domori, Franzoni perde parte del suo entusiasmo e della sua libertà.

La voce che gira tra i gourmet è che il cioccolato Domori non è più lo stesso di prima. Che sia vero o no, resta il fatto che Franzoni, con la sua passione, ha fatto la storia del cioccolato artigianale italiano.

Domori entra così nel Polo del Gusto fondato da Riccardo Illy nel 2019 e di cui fanno parte anche Prestat e Rococo Chocolates. Oltre a Achillea, Agrimontana, Damman Frères e Pintaudi.

Domori: il cioccolato di qualità entra nei supermercati 

Tavolette di cioccolato Domori

Troveremo tra gli scaffali dei supermercati Domori, il marchio chic del cioccolato artigianale italiano parte del Polo del Gusto, la sub-holding del Gruppo Illy. Oggi guidato dal ceo italo-olandese Janluca de Waijer, che ha presentato il piano strategico per il 2023. 

L’azienda prevede di raggiungere ricavi di circa 29 milioni di euro, in crescita rispetto ai 27,8 milioni del 2022, e un utile netto di 474 mila euro.

Domori ha investito circa 20 milioni di euro in un nuovo impianto a None (Torino), dove produce 1.200 tonnellate di cioccolato all’anno. Con l’obiettivo di triplicare i volumi in cinque anni. 

Ancora oggi a distinguere il cioccolato Domori è l’utilizzo del cacao Criollo, una varietà rara e pregiata proveniente da piantagioni in Venezuela e Ecuador. A proposito: sapete le differenze tra il cacao Criollo e quello meno pregiato?

Per affrontare la concorrenza di marchi come Lindt e Venchi, Domori ha deciso di ampliare i canali di distribuzione, puntando anche sulla grande distribuzione. 

Le tavolette di cioccolato Domori all’Esselunga

A inizio ottobre ha lanciato una gamma specifica di prodotti con Esselunga e conta di allargarsi ad altre insegne. Anche all’estero. 

Della gamma fanno parte prodotti quali il cioccolato 100% Criollo, in tavolette da 70 g o il cioccolato Trinitario in varie percentuali di cacao e tavolete da 75 g. 

Inoltre, entro un anno, aprirà i primi corner nei duty free degli aeroporti, da Caselle a Parigi Charles de Gaulle, poi Dubai e Seul.

Il cioccolato Domori ha anche in programma la quotazione in Borsa, come annunciato da Riccardo Illy, presidente del Polo del Gusto e azionista di maggioranza con il 95%. 

Il Polo del Gusto riunisce altri marchi d’eccellenza dal mondo Food & Beverage come Prestat e Rococo Chocolates (cioccolato). Oltre a Achillea (succhi di frutta), Agrimontana (confetture), Damman Frères (tè) e Pintaudi (prodotti da forno). A settembre, Polo del Gusto ha presentato Incantalia, il nuovo progetto e marchio di negozi plurimarca, che verranno aperti in tutta Italia. Il primo negozio Incantalia è stato inaugurato a Trieste il 15 settembre.

L’azienda ha dichiarato ricavi 2022 per 110 milioni di euro.

Domori propone una varietà di prodotti al cioccolato, dalle tavolette alle specialità come gianduiotto e praline. 

Mentre la cioccolata calda in bustine è al centro di una forma di devozione da parte degli appassionati sempre più simile al culto. 

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