3 indirizzi dove mangiare la pizza secondo Daniel Young che pubblica una guida del mondo
Daniel Young ha dato alle stampe per i tipi di Phaidon il libro “Where to eat pizza”, dove mangiare la pizza che arriverà in libreria a primavera.
Sarà una guida di 570 pagine con più di 1.775 indirizzi in tutto il mondo segnalati da circa 1.100 appassionati e professionisti del settore della pizza a tutte le latitudini. Un’opera biblica che permetterà a noi pizza-addicted di non restare mai a secco.
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Ho avuto il piacere di accompagnare Daniel Young in un paio di questi punti di riferimento e permettetemi di condividere con voi l’entusiasmo contagioso del critico di stanza a Londra.
1. Ciro Coccia. La dea Bendata
Daniel ha apprezzato la capacità di Ciro Coccia alla Dea Bendata di Pozzuoli di saper lavorare con la materia prima.
Offrendo ad esempio, una variante, molto gustosa, di una Marinara con un pesto di basilico foglie di aglio orsino di Francesco Fusco e pomodoro corbarino di San Nicola dei Miri, nocciole, olio extravergine di oliva, parmigiano.
La Margherita, bella, semplice ed essenziale con il pomodoro San Marzano Dop.
Oppure la passata San Marzano sulla montanara (e faccio una digressione con le frittatine di pasta).
2. Franco Pepe. Pepe in Grani
E di Franco Pepe ha esaltato la capacità di pensare come uno chef gli abbinamenti guardando agli ingredienti e alla temperature.
E io aggiungo creando filoni come la pizza “sbagliata” con la sua margherita.
La tradizione che sposa il territorio e la modernità è la chiave di volta per un turismo della pizza (napoletana) unico e irripetibile. Il messaggio suona: “Devi venire a Napoli per assaggiare la pizza napoletana”. Bisogna prepararsi a creare la giusta atmosfera per i prossimi 5 anni. La città partenopea, ragiona Young, deve ancora esprimere tutte le sue potenzialità. E il forno a legna in questo caso è un carattere distintivo dell’ambiente.
3. Gino Sorbillo. Zia Esterina
Non bisogna restare immobili, è il succo della mia chiacchierata. E l’esempio è il Cappello di Pulcinella di Gino Sorbillo, l’idea che ha stregato Daniel Young e che viene preparato nelle pizzerie Zia Esterina. O meglio, lo ha stregato il connubio tra le polpette di carne e la pizza fritta.
In past years the beloved meatball pizza was ridiculed by some pizza purists in Southern Italy as an American…
Pubblicato da Daniel Young su Mercoledì 20 gennaio 2016
Nasce un nuovo street food che è ponte tra passato, presente e futuro. E consente di pensare a nuove creazioni. “Vorrei vedere una pizza a portafoglio con le polpette, ma quelle piccole della lasagna e non le polpette americane da 200 grammi”, ha specificato Daniel.
La pizza a portafoglio è un altro pallino di Daniel Young perché rappresenta la migliore opzione per portare via la pizza napoletana che va mangiata in pizzeria o a passeggio ma non nei cartoni da asporto.
E con le polpette, le Vere Polpette Napoletane, ci sarebbe da sfornare anche un panino con due “fette” di pizza. O, perché no, una pizza a trancio.
Non sarà napoletana, ma potrebbe essere una grande pizza. Saranno d’accordo Gabriele Bonci e Renato Bosco, per dire.
Anche perché ho captato un passaggio di Daniel Young che parlava con Franco Manna di Rossopomodoro. “Sono andato da Franco Pepe e mi ha parlato della pizza di Pepe. Da Sorbillo c’è la pizza di Sorbillo. Quale pizza volete comunicare all’esterno?”.
Io direi la pizza buona, come quelle che saranno nella guida di Phaidon. Condividete anche voi?
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La Dea Bendata. Corso Umberto I, 93. Pozzuoli (Napoli) Tel. +39 081 19189636
Pepe in Grani. Vico S. Giovanni Battista, 3. 81013 Caiazzo (Caserta). Tel. +39 0823 862718
Antica Pizza Fritta da Esterina Sorbillo dal 1935.
Piazza Trieste e Trento/Via Toledo. Napoli
Via dei Tribunali. Napoli
Via Luca Giordano. Napoli