Agricoltura e Turismo: i due nuovi ministri del Governo di Mario Draghi
Oggi, sabato 13 febbraio alle 12, i ministri del nuovo governo guidato dal Presidente del Consiglio Mario Draghi giureranno al Quirinale.
Le novità del governo di quasi unità nazionale – nato in un clima di attesa rinforzato dall’insolito silenzio di Draghi dopo le dirette Facebook del predecessore – portano in dote il Ministero del Turismo. Scorporato dalla Cultura diventa ministero con portafoglio, dunque con possibilità di spesa autonoma.
Un segnale importante per il mondo dell’enogastronomia legato a doppio filo al turismo. L’intero comparto si avvantaggia delle ricadute in termini economici dei turisti che spendono per acquistare prodotti di gastronomia, visitano le cantine, vanno al ristorante. Non è solo una derivata. La scelta di città e territori è una forma di turismo anche nell’ottica di raggiungere le mete gastronomiche rilevanti dell’Italia. È il flusso certificato, ad esempio, dalla Guida Michelin. La Rossa con le stelle indica i ristoranti che meritano un viaggio (tre stelle), una deviazione (due stelle), una tappa (una stella).
I nuovi ministri dell’Agricoltura e del Turismo
Massimo Garavaglia, esponente della Lega, è il Ministro del nuovo Ministero del Turismo “indipendente”. Già sottosegretario all’Economia nel Conte I, avrà voce in capitolo sulle riaperture dei ristoranti, degli alberghi, degli impianti sciistici e degli stabilimenti balneari. Tutte voci che hanno alimentato la battaglia politica del partito guidato da Matteo Salvini. In un anno di pandemia che ha messo a dura prova l’intero settore.
Il confronto in Consiglio dei Ministri sarà con il riconfermato Ministro della Salute, Roberto Speranza. Che è il firmatario delle ordinanze di assegnazione dei colori. La zona gialla, arancione o rossa brevemente autorizzano o meno l’apertura di bar, ristoranti e pizzerie per il servizio del pranzo.
Al Ministero dell’Agricoltura, quello della dimissionaria Teresa Bellanova che con le sue dimissioni (e con quelle dei colleghi Bonetti e Scalfarotto) aveva avviato la crisi di governo, arriva Stefano Patuanelli. Che dunque lascia il Ministero dello Sviluppo Economico. Patuanelli, in forza al Movimento 5 Stelle, lo ricordiamo in ambito food per l’ascolto dei “ristoratori ribelli” guidati da Pasquale Naccari.
E per aver interpretato il primo Dpcm di riapertura dopo il lockdown di primavera dichiarando in televisione il divieto dell’asporto di cibi e bevande. Subito smentito dall’allora presidente del consiglio Giuseppe Conte.
Dovrà gestire le risorse del Green Deal e scrivere la nuova Pac. E attuare il piano per la promozione del made in Italy agroalimentare all’estero in collaborazione con il Ministero che ha guidato nel Conte II.