Al Segnavento, agriturismo con buona cucina vicino Venezia
Dici Venezia e pensi alla laguna e ai bacari ma c’è anche un entroterra che accoglie luoghi come all’agriturismo Al Segnavento in cui fare base. E assaggiare la cucina.
Il nome della famiglia Bucci risuona tra le campagne veneziane costeggiate dal fiume Dese con la stessa intensità con cui i sapori della loro cucina deliziano i palati dei gourmet.
All’agriturismo Al Segnavento a Venezia sorprende l’incontro con l’oasi di bellezza degli ambienti, disegnati con un ricercato gusto tipico delle farmhouse londinesi, accoglienti ed eleganti. Trionfano materiali naturali, travi a vista e tonalità calde in armonia con il paesaggio circostante. Un grande camino impreziosisce l’ambiente della sala dalla quale ammirare il verde che circonda il ristorante. Che si allunga anche all’esterno con una meravigliosa terrazza.
Fiore all’occhiello dell’esperienza gastronomica proposta dal ristorante Al Segnavento vicino Venezia è una celebrazione della tradizione gastronomica veneta. Interpretata da Giacomo Bucci e dalla mamma che in menu propongono ricette rivisitate.
La fattoria didattica dell’agriturismo Al Segnavento vicino Venezia
Una vera e propria Farm to Table Experience, con un’offerta che porta “in tavola” prodotti e ricette espressione della filosofia sostenibile dell’azienda agricola.
Nato quindici anni fa dalla passione e dell’amore della famiglia Bucci per la natura, oggi l’agriturismo si estende su una proprietà di circa nove ettari a prato e pascolo. E comprende una fattoria didattica specializzata nell’allevamento del cavallo americano Quarter Horse, e della pecora Sulfolk.
Il rispetto del territorio e della tradizione gastronomica veneta sono alla base della cucina del ristorante dell’agriturismo Al Segnavento a Venezia. Stagionalità e freschezza degli ingredienti sono gli elementi chiave del menù. Le materie prime dell’agriturismo sono lavorate per rendere ogni piatto un piccolo capolavoro come la pasta quaranta tuorli. Così le uova delle galline allevate a terra e all’aria aperta di razza tipica veneta, nutrite con erbe cresciute spontaneamente. I genuini ortaggi sia freschi che trasformati nello spaccio aziendale, i salumi di produzione propria come prosciutto di petto, salame, ossocollo. E il miele degli alveari di proprietà.
Quanto costa l’agriturismo Al Segnavento vicino Venezia
In carta è possibile scegliere tra due percorsi degustazione. “Al risveglio”, 5 portate che racconta l’idea di agricoltura e di sostenibilità dell’azienda a 60 €. “Essenza”, menu con 7 portate tra i sapori degli orti e degli allevamenti dell’azienda a 80 €. E poi i piatti à la carte.
Le proposte sono precedute da immagini curate da Pietro Lezzi, evocative dell’esperienza gastronomica.
I cannelloni con pasta fillo con un cuore di caprino, nocciole e gel di allora sono il benvenuto della cucina dell’agriturismo Al Segnavento a Venezia. Insieme alle verdure di stagione – radicchio rosso di Treviso, di Chioggia e di Castelfranco, finocchio, bieta, broccolo, cavolo bianco – su una terra di scorza di patata passata al forno e della crosta di pane al grana padano. Un assaggio di culatello dell’azienda, la sfoglia di polenta fritta, una doppia chips di patate con erbe aromatiche fritte. E infine un biscottino alla mela con base agrodolce.
Al calice Giulio Larcher Trento Doc 2017, un 100% chardonnay, 36 mesi sui lieviti, metodo classico. Un vino dalla bella mineralità e acidità, elegante e ben bilanciato al palato.
Gli antipasti
Arriva al tavolo la prima immagine rappresentativa delle uova. Ed in effetti la prima attività della giornata svolta in azienda è la raccolta delle uova.
Bello e di gusto ricco ed avvolgente, ecco l’Uovo. All’interno del guscio una crema di patate e fieno e poi un uovo poché con crosta di pane al cardamomo. Una preparazione con una punta di sapidità impreziosita da un gioco di croccantezza che incontra il cuore morbido della crema.
Lo accompagniamo con un Capuleti di Bellaguardia. Metodo classico millesimato 2016, 48 mesi sui propri lieviti, è un Pinot Nero in purezza di un’azienda che lavora in maniera sostenibile sia in vigna che in cantina.
I lievitati realizzati dall’agriturismo Al Segnavento vicino Venezia, con lievito madre, sono proposti in due varianti. Quella bianca classica e l’altra realizzata con farina integrale con aggiunta di curry e cumino. Ci sono anche una focaccia a lievitazione naturale, cracker e grissini tirati a mano accompagnati da burro di malga montato con olio di oliva e leggermente salato.
I limoni di Sicilia
Arriva il secondo quadro: un albero di limoni. La mamma di Giacomo, di origini siciliane ha portato i colori ed i sapori della sua terra in azienda e così non mancano alberi di limoni.
Puntarelle leggermente scavate racchiudono all’interno una scorza di limone candita, albume di uovo bianco montato con il limone a sgrassare il tuorlo cotto al forno. Alla base una spennellata di crema di puntarella per ricreare il verde del prato. Albume d’uovo tostato e passato in padella sono le velette che arricchiscono il piatto. Una trama bucolica che diverte il palato e dà sfogo alla creatività sempre improntata al rispetto degli ingredienti e della sostenibilità.
Al calice Gewürztraminer 2017, Eisacktal Südtirol Doc, profumato e dalla bella acidità, non particolarmente invasivo e dal colore brillante.
Il primo piatto dell’agriturismo Al Segnavento vicino Venezia
I ravioli di anatra in pasta di spinaci e cacao sono accompagnati da un ristretto di anatra. Forma, colore e fantasia rievocano l’immagine delle anatre che si immergono nello stagno. Bella la presentazione, straordinaria la chiusura e la sfoglia dei ravioli, opulenti e dal cuore ricco e gustoso.
Al calice Terpin, Jakot. un friulano 100%, un orange fermo e secco con lunga macerazione sulle bucce e sulle vinacce, dal colore espressivo, con sentori robusti di frutta secca e note balsamiche. Un passaggio di un anno in botti di rovere di Slavonia e due anni di affinamento in bottiglia.
I secondi piatti di maiale e agnello
Il maiale che mangia la zucca è una pancia di maiale cotta a bassa temperatura sottovuoto con miele di barena, crema di mela senapata e zucca marinata nell’anice stellato. Interessante la punta di acidità del piatto che eleva il gusto della carne.
Al calice il rosato Rosa Montis di Baldessari, vino di struttura leggera con una bella acidità. Profumi speziati accompagnano il sorso tra sentori di lamponi e mirtilli.
L’agnello al pascolo sono due tagli di agnello allevati all’agriturismo Al segnavento nelle campagne di Venezia: agnello Suffolk di origine inglese, agnello Texel di origine irlandese. Spalla e coscia sono cotte sull’osso a bassa temperatura. Il vello bianco è ricreato con popcorn tritato mentre il vello nero con il carbone vegetale. Alla base una crema di broccoli. Gusto intenso e deciso.
Al calice Muni Pinot Nero di Daniele Piccinin. Un vino rosso realizzato con l’utilizzo di lieviti indigeni ed un affinamento in botti di rovere di 10 mesi. Il colore rosso rubino introduce sentori speziati ed un sorso vellutato dal finale fruttato.
I dolci
Il pre dessert è una panna cotta al fieno sormontata da un pezzo di favo delle arnie delle api dell’azienda che producono un millefiori primaverile.
Il dessert è il racconto di Neve, cioè il cane pastore dell’azienda che mi ha dato il benvenuto al mio arrivo.
Guardando il prato dall’alto, nel piatto vedrete Neve, un cubetto di cioccolato extra fondente, che insegue un gregge di pecore ricreato con il gelato di pecorino. L’erba è un pan di spagna bagnato nel tè matcha con spinaci e cacao e nocciole nelle parti più scure. Alla base una mousse di cioccolato.
Una bontà che insieme alla piccola pasticceria chiude l’esperienza gastronomica annunciata da gesti agricoli. Ai commensali dell’agriturismo Al Segnavento la possibilità di pernottare in una delle camere dell’agriturismo per respirare e vivere la campagna alle porte di Venezia.
Agriturismo Al Segnavento. Via Gatta, 76 C. Venezia. Tel. +393295466136
[Adele Pupella]