Andare a Bruges per un weekend romantico. E anche per birre e Natale
Parigi, Barcellona, Londra, Praga, Roma, tutte città meravigliose, da visitare e rivisitare nel corso degli anni ma alle volte sono necessarie delle alternative altrettanto valide, tipo quelle cittadine a misura d’uomo, dove il tempo si è fermato all’era mercantile, dove cultura ed eno(birro)gastronomia si incastrano alla perfezione, dove la giornata scorre via tranquillamente, senza frenesia.
Volete un esempio di tutto questo? Bruges.
Facilmente raggiungibile dall’Italia con voli low cost su Bruxelles e un’ora di treno con fitte coincidenze, Bruges rappresenta una meta ideale per coppie che vogliono trascorrere un week end ricco di romanticismo, cultura e buona musica.
Noi ci siamo fatti consigliare in tutto e per tutto da Kees, gentilissimo proprietario, con la moglie, di uno stupendo B&B, lo Speelmansrei, sito nel centro storico della città (patrimonio dell’Unesco), da consigliare ad occhi chiusi per posizione e comfort. Ci sono stati indicati: un ottimo ristorante, il percorso migliore per visitare al meglio Bruges e due buoni locali per bere birra: non potevamo chiedere di meglio.
Interessante infatti il ristorante Kok au vin, un comodo bistrot, che offre una cucina sfiziosa con influenze da tutta europa, compresa l’Italia, e con una carta dei vini che si spinge anche negli altri continenti, servizio giovane e disponibile al dialogo (soprattutto in francese). Ci sono rimasti ben impressi i piatti forti come la vive cotta sulla pelle con feta, pomodoro e tzatziki e la quaglia con cavolo, sedano rapa e crocchette di patate alle mandorle. Non da meno i dolci con un tris di assoluto valore.
L’indomani non ci siamo fatti mancare una bella passeggiata, abbiamo costeggiato il canale principale che circonda il centro del paese e che poi si incastra nella zona più turistica, nei pressi della quale troverete più di un imbarcadero da dove partono gradevoli gite in barca, imperdibili per scovare alcuni angoli suggestivi (7 euro circa).
Una guida cartacea è necessaria per avere tutte le informazioni utili, da quelle sul Groeninge, il museo delle belle arti più importante di Bruges con antiche opere di artisti fiamminghi e olandesi, dal costo molto vantaggioso per gli under26 (1 euro), al Museo Gruuthuse con le sue stanze labirintiche, dal Markt, la piazza principale di bruges, al Belfort con la sua torre campanaria, senza dimenticare lo Stadhuis, il municipio costruito tra il 1376 ed il 1420.
Siete stanchi di argomenti seri e volete una visita più leggera? Siete amanti della patatina (fritta)? Qui c’è un museo dedicatole, infatti a quanto pare il bastoncino croccante servito in coni di cartone è nato qui e proprio qui si è sviluppato un gran consumo grazie alle friterie e alla loro tecnica di preparazione con doppia frittura.
Da non perdere anche le serate Blues, Jazz & Soul al Comptoir des Arts, accompagnate da una buona birra (anche se sarà difficile fermarsi ad una, vista l’ampia scelta di prodotti artigianali, circa 90, con rifermentazione in bottiglia). Attenzione agli orari, ben diversi dai nostri, qui alle 20 si comincia a suonare quindi o cenate prima, come la gente del posto, o vi troverete alticci prima di cominciare.
Altro indirizzo carino e sullo stile più inglese il Cambrinus, pub con cucina dall’ambiente caldo, buona la carne e anche qui ampia scelta di birre, manco a dirlo.
Rientrando una sosta a Gant è d’obbligo, un piccolo gioiellino dove trascorrere un’altra serena giornata e, arrivati a Bruxelles, la Gran Place, a due passi dalla stazione centrale, da non perdere l’hotel de ville, la residenza di Victor Hugo, l’antica residenza dei monarchi spagnoli e la residenza dei duchi di Brabante.
Insomma un week end ricco di storia, arte e cultura, in un’atmosfera rilassata a cui non siamo ormai abituati e che spesso ricerchiamo; un week end durante il quale non sono mancati momenti di soddisfazione gastronomica per noi impavidi gourmand.
Buon viaggio (ricordando anche le avventure imperfette di un viaggiatore gourmet)!
[Link e immagine: Visit Bruges]