Andrea Zamperoni: rinviata la sentenza per l’omicidio dello chef lodigiano
Ricordiamo tutti Andrea Zamperoni, lo chef originario di Lodi ucciso da una escort e dai suoi due complici a New York due anni fa. Era il 18 agosto 2019.
Una storia tragica, le cui vicende giudiziarie si trascinano da due anni. Nonostante la escort italo-canadese, Angelina Barini, sia stata arrestata sin dall’inizio delle indagini.
È di queste ore la notizia dell’ulteriore rinvio del processo. A determinare il rinvio, la richiesta di patteggiamento dei legali di uno degli imputati, Leslie Lescano. Negli Stati Uniti si può chiedere il patteggiamento anche per i reati più gravi. Lo ha richiesto anche Angelina Barini, che ad agosto scorso si è dichiarata colpevole di altri due omicidi, sempre utilizzando la stessa tecnica.
Andrea Zamperoni è morto per overdose da Fentanyl e GBL. Il Fentanyl è un oppiaceo sintetico, usato in molti farmaci per la terapia del dolore, ma viene venduto come stupefacente nel “dark web”. GBL è la cosiddetta “droga dello stupro”, di cui si è parlato spesso nelle cronache italiane di queste ultime settimane.
Angelina Barini aveva somministrato allo chef lodigiano il cocktail di droghe che le aveva procurato Lescano, suo complice e pusher.
Lescano, arrestato a febbraio scorso, rischia una pena fino a 20 anni di carcere. Invece Barini, accusata di omicidio, potrebbe essere condannata all’ergastolo.
Il tribunale ha fissato la prossima udienza del processo, quella che dovrebbe mettere la parola fine a questa tragica vicenda, per il 5 gennaio 2022.
Zamperoni, 33 anni, di Casalpusterlengo, lavorava come Head Chef al Cipriani Dolci a New York.
L’omicidio di Andrea Zamperoni
Secondo gli inquirenti statunitensi, Andrea Zamperoni sarebbe scomparso da casa il 18 agosto, e si sarebbe incontrato con Angelina Barini. Insieme i due avrebbero raggiunto un motel del Queens, il Kamway Lodge; Lescano era già nella stanza, nascosto nel bagno.
Zamperoni, drogato da Fentanyl e Gbl, aveva perso i sensi, e Lescano era uscito con la carta di credito dello chef. Aveva fatto acquisti in un market, aveva cercato di prelevare dei contanti, e fatto ritorno in motel.
Barini e il suo complice avevano nascosto il corpo di Andrea Zamperoni in un bidone della spazzatura, ma l’odore di cadavere, inutilmente mascherato con dell’incenso, aveva dato l’allarme. Il 21 agosto la polizia scopriva l’omicidio.
[Link: Il Giorno, New York Post]