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Vino
11 Aprile 2013 Aggiornato il 7 Aprile 2019 alle ore 11:21

Angelo Gaja Presidente della Repubblica. E non solo dei Colli Piacentini

Mentre Berlusconi pensa al piano B per risolvere il problema del Quirinale, mandarci cioè Bersani, e Grillo avvia le consultazioni via internet per i
Angelo Gaja Presidente della Repubblica. E non solo dei Colli Piacentini

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Mentre Berlusconi pensa al piano B per risolvere il problema del Quirinale, mandarci cioè Bersani, e Grillo avvia le consultazioni via internet per i “quirinabili”, il mondo del vino tira fuori il suo nome. “Ci piacerebbe proporre la candidatura di Angelo Gaja una delle personalità più significative del mondo del vino, alla Presidenza della Repubblica Italiana”, lancia  Andrea Terraneo, presidente di Vinarius, l’Associazione delle Enoteche Italiane.

Settantatre anni, piemontese, produttore in Langa, a Montalcino, a Bolgheri, Angelo Gaja è in assoluto una delle personalità del mondo del vino italiano più conosciuto al mondo. Ha straordinarie caratteristiche umane e morali e possiede il carisma necessario per rivestire un ruolo tanto importante. Il suo è certamente un nome nuovo, in quanto non è stato coinvolto nelle passate gestioni amministrative del Paese Italia.

“Gaja -spiega Terraneo- rappresenta tutti gli italiani in quanto cittadino, lavoratore, simbolo di eccellenza. È uomo di spicco del mondo agroalimentare e, per Vinarius, in un momento economico tanto complesso, è una vera risorsa poter avere un candidato di tale levatura per il ruolo di Presidente della Repubblica”

L’idea nasce dalla valorizzazione di quel patrimonio tutto italiano troppo spesso dimenticato. Un’idea che potrebbe far felici i produttori che vedono nell’export la migliore bandiera per il loro sviluppo. E cosa di meglio di un ambasciatore del vino come Gaja? Forse avranno da ridire astemi e chi non vede nel vino uno dei migliori biglietti da visita dell’Italia. Senza dimenticare che nel mondo agroalimentare un altro nome spendibile sarebbe quello di Carlo Petrini.

“Da questa crisi – continua per conto di Vinarius, Andrea Terraneo- si può uscire puntando alla costruzione di un nuovo sistema economico e produttivo che ponga al primo punto l’utilizzo di quella che è la maggiore ricchezza del paese, ovvero il patrimonio culturale che attualmente è valorizzato solo in minima parte. Un patrimonio che vede ai primi posti le eccellenze dell’agroalimentare, dal vino alla gastronomia, all’artigianato. Inoltre il made in Italy gode nel mondo straordinaria attenzione, cosa che contribuisce ad aprire nuovi canali di affermazione del nostro stile di vita con tutto ciò che esso comporta in termini di sviluppo. A questo si aggiunga che la richiesta pressante, emersa anche dalle ultime consultazioni elettorali, è che la cosiddetta società civile metta a disposizione, per l’amministrazione della cosa pubblica, personaggi che non siano coinvolti con la partitocrazia degli ultimi trent’anni. Per tutti questi motivi Angelo Gaja ci appare il candidato ideale, il personaggio che assorbe tutte le caratteristiche necessarie per rappresentare l’Italia nel mondo”.

Qui troverete qualche ulteriore indicazione sul personaggio Angelo Gaja.

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