Antico Vinaio apre 3 botteghe a Firenze e ne chiude 2 in via de’ Neri
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C’è stato un tempo in cui All’Antico Vinaio, in via De Neri 74R, a Firenze, era una quieta stazione di sosta, simile ai tanti bacari che puntellano Venezia. Lì i cicchetti e le ombre di vino. Qui i crostini, la sbriciolona e i gotti di rosso. Ti fermavi un momento in pausa pranzo o al tramonto e, gottino dopo crostino, i problemi svanivano.
Oggi All’Antico Vinaio si è moltiplicato. Di fronte alla bottega originaria sono state aperte altre due osterie con tavoli in legno, prosciutti, Nobili di Montepulciano e salumi appesi alle pareti.
Le poche decine di avventori del quartiere sono diventate centinaia. Si sono poi aggiunti i turisti provenienti –prima a centinaia, poi a migliaia– da ogni parte del mondo. Siccome il posto non bastava è arrivata l‘apertura a Milano. Quindi, in un impeto di globalizzazione, anche quelle a New York e Los Angeles, in collaborazione con Joe Bastianich.
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Questa è, in breve, la storia di un miracolo economico che ha trasformato All’Antico Vinaio nel paninaro più famoso del mondo. Anche se, nel diventarlo, è incappato in numerose (e accese) polemiche per le code in via de’Neri, tanto lunghe da diventare insostenibili, soprattutto per i residenti.
Bene, ora All’Antico Vinaio cambia la sua storia di nuovo.
La Nazione ci fa sapere che, il locale con più recensioni al mondo, chiuderà a breve 2 delle 4 sedi nella strada vicina a piazza della Signoria e ne aprirà altre 3, in zone diverse di Firenze. Una decisione presa soprattutto in seguito alle già citate e mai dimenticate polemiche sull’affollamento della strada.
Dove saranno e quando apriranno le nuove botteghe?
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Troveremo la prima, entro la fine di quest’anno, nel centro commerciale I Gigli. Per le altre dovremo aspettare il 2021 e il 2022.
Nel 2021 ci sarà un nuovo All’Antico Vinaio vicino alla stazione di Santa Maria Novella.
Nel 2022 l’insegna debutterà in piazza San Marco.
È interessante capire la ratio di questo cambiamento. L’ha raccontata al quotidiano fiorentino Tommaso Mazzanti, rampollo di Daniele, che ha aperto All’Antico Vinaio nel 1989. E che oggi, nelle 4 botteghe aperte, dà lavoro a 80 persone
“La decisione arriva dopo due anni di riflessione. Lo facciamo per i residenti e i colleghi di via de’ Neri. Inizieremo con il punto vendita all’interno dei Gigli –chiarisce Mazzanti– poi quando apriremo alla stazione e in piazza San Marco chiuderemo, uno alla volta, i due in via de’ Neri”.
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Dove, comunque, insieme alle radici del locale fiorentino, resterà la bottega in cui tutto è cominciato. E dove, prima del milione di follower tra Instagram e Facebook, decine di fiorentini seduti su uno sgabello o sul marciapiede, alla mercé dei piccioni, scrutavano la merlatura della torre d’Arnolfo con il bocca il sapore d’olio delle mitiche schiacciate.