Anzio. Romolo al Porto, ristorante d’aMare e di pesce fresco vicino Roma
Ci vogliono certezze nella vita, e una è andare a mangiare il pesce da Romolo al Porto, ad Anzio, località di mare a 50 km da Roma.
Parola di Giovanni Milana, patron di Sora Maria & Arcangelo, un noto ristorante a Olevano Romano. E se lo dice uno chef che fa un’oretta e mezza abbondante di strada per godere dell’ospitalità di fratelli Regolanti, bisogna crederci.
Il ristorante Da Romolo al Porto è un locale storico, nato nel 1968 grazie all’intuito e alla passione di Romolo Regolanti, papà di Walter (sommelier) e Marco Tullio (chef) che portano avanti l’attività di famiglia con orgoglio e grande successo, tant’è che il ristorante è diventato metà fissa di gourmet, foodies, critici enogastronomici, chef e personaggi del mondo dello spettacolo di Roma e non solo.
Proprio pochi giorni fa a Walter è arrivato il più prestigioso riconoscimento nel mondo del vino, quello di “Chevalier” dell’Ordre des Coteaux de Champagne. E lui, il Cavaliere dello Champagne di Anzio, è felice e orgoglioso di portare alto nel mondo la sua città natale.
I segreti del successo di Romolo al Porto sono pochi: solo pesce freschissimo locale, pescato a “km 0”, frutta e verdura di stagione della zona, la pasta all’uovo e i dolci fatti a mano dallo staff, con gli ingredienti di prima scelta e una carta di vini che farebbe invidia ai ristoranti più “in”.
Più di 350 etichette prestigiose, nazionali ed estere, tra cui 30 Champagne, con un focus sui vini “naturali” e un altro sui vini laziali. Infatti, ho scelto con grande piacere Epos, un Frascati Riserva di Poggio le Volpi.
Una curiosità: questo è stato il primo ristorante in Italia ad inserire una sezione di biodinamico, biologico e naturale.
E ora sta arrivando un’altra novità: “Aged”, una sezione dedicata ai vini di annata. Walter è convinto che il vino non va assolutamente bevuto giovane, che è una materia che continua a vivere e ad evolversi anche nelle bottiglie, e che bere i vini evoluti dà molte più soddisfazioni. Quindi a breve troverete una pagina in più, con circa una ventina di etichette e diverse annate di ognuna di esse.
Il vero cavallo di battaglia di Romolo al Porto sono i crudi. Pesce freschissimo, ça va sans dire, lavorato con semplicità, insaporito con pochi elementi: il sale, le erbe aromatiche e l’olio buono, quello serio.
Se seguite il profilo di Walter Regolanti che è decisamente social, avrete notato che ogni pomeriggio, subito dopo l’asta, lui pubblica il post con il pesce disponibile della giornata. Quante volte vi è capitato sbavare sopra le immagini di cassette di ricci di mare, sui gamberi rossi succulenti o sull’argento di alici?
Prendete nota: se avete in programma la cena da Romolo, studiate il pescato del giorno, chiamate e prenotate “quel pesce” o “quelle mazzancolle”. Anche se quando ci vado io, mi affido totalmente alla maestria e bravura di Walter e Marco.
La selezione di crudi può essere composta da 10 portate (25 €) o da ben 18 portate (45 €).
Scampi olio e limone.
Gamberi rossi olio e pepe.
Tracina al timo e pepe.
Fragolino con rosmarino.
Gamberi bianchi.
Mazzancolle con julienne di carciofi.
Tre lati di tonno: filetto, pancetta e lardo bruciacchiato, impareggiabile.
Bolle di sapore: 5 assaggi di crudi tra gamberi, calamari e tonno, marinati negli estratti di frutta e verdura aromatizzati. Una vera tavolozza di sapori e di colori.
Grissino integrale al crudo con asparagi di mare e vellutata di spinaci.
Un tris di tartare sul pane carasau: gamberi rossi, tonno e puntarelle con calamari
Per chiudere il cerchio, gli antipasti cotti sono d’obbligo: una selezione di 10 portate (25 €) o di ben 20 portate (45 €).
Seppia croccante glassata.
Tortino di patate e merluzzetti.
Tempura di verdure e calamaretti.
Bocconcini di merluzzo al burro e alici.
Se ce la fate a mangiare ancora, o se avete rinunciato a qualcuna delle portate, dovete assolutamente assaggiare la minestra di pesce anziate, un’antica ricetta dei pescatori (15 €). Brodo saporito e concentrato, fatto con i piccoli pesci che non vuole nessuno perché pieni di spine, ma infinitamente saporiti, pomodorini che aggiungono quella giusta acidità e spaghettini spezzati. Leccherete il piatto.
Ma, naturalmente, potete assaggiare altro: i maltagliati con i frutti di mare e crostacei (15 €), spaghetti con polpi e pecorino (15 €), spaghetti con le vongole (13 €) oppure un fragolino al forno con patate, pomodorini e olive di Gaeta (25 €), un coccio ai quattro pomodori o una catalana di crostacei (35 €).
Se avete voglia di semplicità (per il modo di dire), ordinate una frittura di paranza (15 €), un arrosto di pesce o di crostacei (25 €) o un’aragosta, ma lasciate uno spaziato per i dolci della casa.
Magari ad una selezione di dolci misti (12 €): semifreddo al pistacchio, un tortino bianco e un gianduiotto freddo, naturalmente, con un calice di vino da abbinare.
Quindi capite che andare da Romolo al Porto non è semplicemente sfamarsi, è vivere un’esperienza sensoriale, unica.
Voi lo conoscete già, vero?
Da Romolo al Porto. Via Porto Innocenziano, 19. Anzio (Roma). Tel. +39 06 984 4079