Avanzi di Natale: come si conservano i cibi cotti nel frigorifero
Le ore che seguono il pranzo del 25, quando abbondano gli avanzi di Natale, sono ideali per ripassare come si conservano i cibi cotti in frigorifero.
Perché è proprio nel dopo-abbuffata che siamo sommersi di cibi e piatti cotti. Magari semi-consumati. Barattoli pieni per metà. Confezioni aperte.
E naturalmente di avanzi, croce e delizia del periodo, da riciclare attraverso nuove ricette, e comunque da non sprecare.
Conservare in frigo e riutilizzare gli avanzi di Natale senza errori
Per non lasciarvi soli anche in queste pressanti circostanze, abbiamo preparato una guida per conservare e riutilizzare il cibo deperibile. Obiettivo: scongiurare gli errori che potrebbero avere conseguenze sulla salute, dunque ben peggiori di un pranzo non riuscito.
Avanzi di Natale: conservare il cibo cotto
È necessario abbattere e conservare in frigo ogni alimento cotto e non consumato a stretto giro. Se non avete l’abbattitore in casa, come quasi tutti, tranquilli, tra poco parliamo di voi.
È sbagliato, aiutateci a dire sbagliato, raffreddare una preparazione lasciandola a temperatura ambiente. Un intervallo di tempo in cui gli alimenti possono diventare rischiosi per la nostra salute perché la proliferazione batterica è elevata.
Il fatto che il sapore non cambi sostanzialmente, cosa che può capitare nonostante una contaminazione, non significa granché. Dicevamo che sono poche le persone attrezzate con un abbattitore di temperatura nella cucina di casa. Ecco una valida alternativa: inserite il cibo all’interno di un contenitore a chiusura ermetica che fate raffreddare in acqua e ghiaccio oppure sotto l’acqua corrente molto fredda.
Considerate altresì che il cibo cotto, secondo le norme Haccp, va consumato entro 72 ore.
Avanzi di Natale: dividere il cibo nel frigorifero
Potrebbe sembrare un’ovvietà, ma la prima cosa da fare è separare il cibo cotto da quello crudo. Per scongiurare le contaminazioni, i due tipi di alimenti non devono entrare a contatto.
Questi contatti rischiosi si evitano sistemando nei contenitori a chiusura ermetica gli ortaggi che potrebbero presentare tracce di terra, e in particolare le carni avicole.
Congelare
Altra alternativa sensata: congelare l’alimento avanzato garantendogli una maggiora durata nel tempo. Una soluzione che peraltro, lo rende disponibile in qualunque momento e per ogni occasione.
Dal punto di vista della corretta conservazione niente da dire: il ghiaccio blocca la proliferazione dei batteri regalando agli alimenti una vita potenzialmente infinita. Diverso il discorso organolettico. I cristalli dei ghiaccio che s’infiltrano nei tessuti degli alimenti non sono noti per renderli appetitosi.
Scongelare
Nelle nostre abitazioni è un’abitudine diffusa scongelare il cibo a temperatura ambiente. Ma non consigliabile poiché si alza la temperatura e riprende la diffusione dei batteri che il ghiaccio aveva solo stoppato. L’idea migliore resta levare la preparazione per tempo dal congelatore per metterla in frigo.
Se non avete tutto il tempo necessario, come spesso capita, non resta che sistemare l’alimento sotto il getto freddo dell’acqua fino a che non sarà completamente scongelato. Per regolarvi, comunque, considerate che una volta scongelato, qualunque cibo va consumato entro 24 ore.