Bartolini lascia il Casual, Pedron lo chef Cracco, Refrigeri il Villa Naj
Quando uno chef lascia il ristorante che ha ricevuto la stella Michelin, è sempre una notizia. Nonché un altro tassello di quel totochef che mai come in questi ultimi anni appassiona la clientela gourmet.
Scelte personali e scelte aziendali si intrecciano, come sempre. Con il risultato di accendere interesse e curiosità in un panorama, quello dell’alta ristorazione, sempre più in movimento e in evoluzione.
Partiamo quindi di tre addii importanti. Quello di Enrico Bartolini al Casual di Bergamo, e quello di Alessandro Proietti Refrigeri a Villa Naj a Stradella. Entrambi premiati dalla guida Michelin con una stella.
Bartolini, lo chef italiano più stellato, si limita a traslocare, mentre Refrigeri si dedicherà a un nuovo progetto.
In quanto a Marco Pedron, pasticciere di Cracco in Galleria e artefice della “pizza di Cracco”, non ha ancora deciso cosa farà.
Enrico Bartolini lascia il Casual a Bergamo per Villa Sasetta
Enrico Bartolini lascia il ristorante Casual a Bergamo Alta, 1 stella Michelin con il giovane chef Marco Galtarossa, classe 1989. Nei prossimi mesi Bartolini aprirà un suo nuovo ristorante, sempre guidato da Galtarossa e con tutta la squadra del Casual, a Villa Sasetta.
Si tratta di una villa del XVI secolo, situata in cima al colle San Vigilio, nel comune di Bergamo, con una splendida vista sulla Pianura Padana. Ristrutturata e ampliata nel 1925 dalla famiglia Viviani (il complesso è noto anche come Villa Viviani Rumi), venduta all’asta a una società milanese per 3.270.000 €, diventerà un relais di lusso.
Il complesso, di 3.000 metri quadrati, comprende un ampio parco. E il ristorante (non si conosce ancora il nome) godrà anche di un’ampia terrazza panoramica.
Il ristorante Casual passerà a Beppe Acquaroli, ristoratore bergamasco, titolare del Baretto di San Vigilio, e ai suoi figli. Con la nuova gestione cambierà anche il nome del locale, che si chiamerà La Ripa di San Vigilio, come riferisce L’Eco di Bergamo.
Lo chef Alessandro Proietti Refrigeri lascia Villa Naj a Stradella
Con un breve post sui social di Villa Naj, ristorante 1 stella Michelin a Stradella, la famiglia Viglini ha annunciato la fine della collaborazione con lo chef Alessandro Projetti Refrigeri.
La parola a Villa Naj: grazie chef Refrigeri, benvenuto chef Fisichella
«Il ristorante Villa Naj si prende una breve pausa per rinnovare la cucina.
Ringraziamo lo Chef Alessandro Proietti Refrigeri per aver contribuito, insieme alla sala e alla sua brigata, a raggiungere in questi anni traguardi importanti.
Il riconoscimento appena confermato dalla Guida MICHELIN Italia 2023 sarà sicuramente uno stimolo per portare avanti il nostro progetto con la passione di sempre. Non vediamo l’ora di iniziare insieme a voi questa nuova avventura.»
AL suo posto, lo chef Dario Fisichella, negli ultimi anni al fianco di Felix Lo Basso nel ristorante omonimo.
«Siamo orgogliosi di presentarvi lo Chef Dario Fisichella che guiderà la brigata di Villa Naj verso nuovi importanti traguardi.
Dopo anni a fianco di Felice Lo Basso, Dario ha deciso di intraprendere questa avventura condividendo i valori e le ambizioni del progetto della famiglia Viglini. Ambizioni che non possono essere condizionate dai limiti ma vanno coltivate con grande passione e coraggio, doti che Dario ha dimostrato fin da subito accettando questa sfida con entusiasmo e professionalità.»
Dal canto suo, Alessandro ci ha fatto sapere che sta già preparando un nuovo locale, dove riunirà la sua brigata di Villa Naj.
Aggiornamento: Refrigeri si è spostato alla Coldana a Lodi
Notizia dell’ultimo minuto o quasi: Alessandro Proietti Refrigeri lascia Villa Naj e si sposta di pochi chilometri. Da qualche giorno ha aperto la sua cucina alla Coldana a Lodi, un ristorante che già esisteva e che è stato ristrutturato.
Ospitato in una villa del Settecento, La Coldana può contare su 10 tavoli divisi in 4 sale. La cucina, rifatta su disegno di Alessandro, è a basso impatto energetico.
Qualche nota sulla cucina, in attesa di andare a provarlo (qui sopra, un risotto dolce – risolatte, amarene, mandorle amare). Il menu unisce piatti nuovi ad alcuni dei suoi piatti “storici”. Un menu degustazione a 65 € per 5 portate a scelta, due menu (carne o pesce) di 7 portate a 90 €.
Marco Pedron lascia lo chef Carlo Cracco
Un addio almeno in parte non inaspettato, quello di Marco Pedron a Carlo Cracco. In parte, perché la notizia era già nota negli ambienti, anche se riservata, e io l’avevo intuita da qualche mezza frase scambiata con lui.
Qualcuno la fa rientrare (con malcelata soddisfazione) sotto la voce “crisi di Cracco”, sostenendo la scarsa sostenibilità economica dell’impresa di Cracco in Galleria. Crisi che molti vanno proclamando sin dal giorno successivo all’inaugurazione, va detto – ascrivibile quindi, almeno in parte, alla sindrome detta “invidia di Cracco“.
Programmi per Marco? Dedicarsi alla famiglia, per il momento, e seguire alcuni progetti già in corso, ci diceva qualche giorno fa. Ma non credo che rimarrà a lungo con la sac à poche vuota in mano…