La pasticceria Baunilla vieta i contanti? E io chiamo la Finanza
Non accetta più pagamenti in contanti Baunilla.
Il marchio che, come vi abbiamo raccontato, racchiude 4 pasticcerie a Milano e altre due ne aprirà entro il 2022, è diventato cashless.
Insomma, chi entrando da Baunilla, per esempio nell’ottima pasticceria aperta a Milano nel 2017 in piazza Alvar Aalto, si faccia ingolosire da una torta, un cupcake, un cornetto, anche da un semplice caffè, non potrà pagare in contanti.
Ma solo tramite carte di credito, bancomat e Satispay.
Lo stop ai contanti di Baunilla è un segno di progresso?
Una svolta, quella dello stop ai contanti, apprezzata dai clienti delle pasticcerie Baunilla. Perché vissuta come un modo di correre veloce e anticipare la concorrenza, visto che poi, alla fine, toccherà a tutti adeguarsi ai pagamenti digitali.
Senza contare che in tanti credono che la rivoluzione cashless, cioè l’abolizione dei contanti, rappresenti il metodo più efficace per contrastare l’evasione fiscale.
Ma la politica “zero contanti” di Baunilla, quel diventare cashless visto dai più come un segno di progresso, ha incontrato molte resistenze. Specie sui social, dove la catena di pasticcerie milanese ha annunciato la novità.
Al punto che, come raccontato da Repubblica, qualcuno ha chiamato la Guardia di Finanza.
Qual è il punto? Il pensiero unico.
No al pensiero unico
Il futuro prossimo potrà anche essere una società senza contanti, oggi però sono in tanti a interpretare la scelta di Baunilla come un’imposizione.
In altre parole, una cosa è dotarsi dei dispositivi che consentono anche il pagamento elettronico, un’altra è imporlo. Ecco perché, secondo qualcuno, il progresso non è pagare solo con carte di credito, bancomat e Satispay ma chiamare la Guardia di Finanza se Baunilla non accetta contanti.
Qualche cliente delle pasticcerie milanesi è andato oltre. Si è chiesto se non accettare il contante, fino a quando è legale, legittimo e in corso, non vada contro la legge.
Di sicuro, secondo questa scuola di pensiero, lo stop al pagamento in contanti finisce col penalizzare chi non usa la carta di credito e gli altri dispositivi per il pagamento elettronico. Come, per esempio, le persone anziane.
Nella discussione sui social di Baunilla neanche il principio meno contanti meno evasione è considerato oro colato. Come dire che, chi vuole evadere, troverà comunque il modo.
Baunilla rischia di perdere clienti
Alla fine, lo stop ai pagamenti in contanti, che ha trasformato Baunilla in una delle prime attività cashless in Italia, rischia di diventare una scelta divisiva.
È evidente che dal 30 giugno 2022, cioè da quanto in Italia il Pos è diventato obbligatorio, è aumentata la sensibilità verso i pagamenti elettronici, specie quelli sotto i 15 euro.
Ma con l’abolizione dei contanti le torte e gli altri squisiti dolci delle pasticcerie milanesi di piazza Alvar Aalto, corso Italia, corso Garibaldi e via Broletto, rischiano di perdere più di un cliente.