Come ordinare una birra artigianale: cinque errori da non fare
Molti dicono che il mondo della birra artigianale è preda di una deriva snob. Che la birra artigianale è un argomento difficile da trattare sui media, a meno che non vogliate essere crocifissi a capo all’ingiù per tre giorni e tre notti da masnade di birrofili. Perché il birrofilo, quello vero, fa sempre le pulci agli articoli altrui, trova costantemente da ridire su quel servizio alla tv in un programma di intrattenimento domenicale, e immancabilmente è al bancone del bar pronto ad alzare – se serve – un sopracciglio.
Ma, esagerazioni a parte, questo livore beer nerd nasce da una sacrosanta ragione: così come “tutti bevono birra, ma nessuno la conosce” (cit.), tutti parlano di birra, ma pochi sanno quello che dicono.
Prendendo spunto da quella valle di lacrime che è internet, ho immaginato cinque cose che non dovete fare per ordinare una birra artigianale. E se queste non vi bastassero, potete sempre rifarvi qui.
1. Paragoni
Se vi presentate come appassionati di Guinness, in alcuni casi, estremi ma documentati, potresti sentirvi rispondere di tornare a bervela da dove siete venuti.
2. Leggerezze
Parlare di birra “pesante” equivale a entrare in una pizzeria e chiedere una pizza pizzosa: qualcuno vi può comprendere, ma lascerete comunque un punto interrogativo sui volti degli altri avventori.
3. L’assaggio selvaggio
Disfarvi di assaggi: dopo il secondo, siete ufficialmente uno scroccone.
4. Gradi alcolici
Dire di no a una pinta di 8,5 gradi alcolici, a meno che non abbiate meno di 18 anni!
5. Birra ghiacciata
Aspettarsi una birra ghiacciata: anche se avete optato per una Pils, che viene servita a temperature più basse rispetto ad altre, questa non rasenterà mai lo zero assoluto. E se lo dovesse fare, allora potete lamentarvene apertamente.
Infine, una cosa importante che proprio non dovete fare è lasciare a casa l’autoironia e il buon senso. Alla fine, siete usciti per divertirvi e nessuno vi sta mettendo alla prova. O no?
[Immagini: Iphone di Alessandra Di Dio, blog.uvinum.com, homewetbar.com, dcbeer.com]