Bologna. Cucina, pizza, macelleria, bar al Mercato delle Erbe: serve Altro?
“Il miglior museo è il mercato”, questo è il mio dogma. Il mercato è il luogo migliore per incontrare la gente, scoprire usi e costumi del posto, i prodotti locali e le abitudini a tavola. Di sicuro, mangiare al mercato non è una novità per nessuno.
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Non dimenticherò mai le panelle bollenti che bruciano la lingua al Ballarò di Palermo, il mio primo panino con lampredotto al Mercato Centrale di Firenze (che ora aprirà anche a Roma e non vedo l’ora), una scorpacciata di ostriche alla Boqueria di Barcellona e quella mancata al Marché des Capucins di Bordeaux.
E ora a Bologna c’è Altro?. No, non è una domanda, il nome del locale deriva da un modo di dire tipicamente bolognese: “Altro? Altro!”, è la risposta che vuol dire “Nient’altro, sono a posto così, grazie!”
Altro? è nato un anno fa, all’interno del Mercato delle Erbe di Bologna per rivalutare uno dei mercati più antichi – e il più grande – del centro città.
Incuriosita dal format, sono andata a Bologna per scoprire cosa e come si mangia al mercato 2.0, e ora ve lo racconto.
Il Mercato delle Erbe è un mercato coperto costruito all’inizio del secolo XX. Edificio alto, con la scalinata imponente, spazioso all’interno, pieno di movimento e di colori, soprattutto da quando i giovani imprenditori hanno deciso di dargli una seconda vita aprendo al suo interno locali e bistrot.
Altro? è uno spazio piuttosto ampio e multifunzionale, aperto dall’alba fino alla tarda notte. Intorno alla piazzetta centrale si trovano le botteghe, realizzate all’interno di vecchi spazi cui i commercianti hanno dato nuova vita.
E se sotto l’insegna Forno si vende pizza, sotto l’insegna Ex Macelleria Equina si trova la bottega vegano-vegetariana, fornita di tutto quello che offre il mercato in questa stagione.
Le botteghe di Altro? sono 5: La Cucina (che è un ristorante), Ex Macelleria (take away vegano-vegetariano), Il Forno (pizza), Alimentari (panini di tradizione e gourmet, birra e vino) e Al Bar (caffé e cocktail).
Inizio dalla pizza che a Bologna ha una 10 indirizzi da non mancare: impasto con farina integrale misto manitoba, preparato con lievito madre (secondo il metodo Pediconi), alta e bassa, tanti ripieni. Scelgo una con patate, mozzarella e salsiccia (croccante e leggera) e una “rovesciata” con i pomodorini (alta e soffice). I prezzi di pizze variano da 1,50 a 3,00 € al pezzo.
Passo ai panini, e addento subito uno tradizionale, al ragù bolognese (4 €). Che dire, mai mangiato, ma sicuramente è più adatto alla stagione sotto i 20 gradi.
Assaggio uno gourmet, con culatello, pere e pecorino (5 €) Ora ci siamo.
Vado a curiosare all’Ex Macelleria: i piatti unici (tortino di miglio o di quinoa o arrosto di seitan con contorni e salse) sono abbondanti (da 8 a 12 €), i piatti componibili (dove posso farmi mettere tutte le verdure che voglio) sono sicuramente in tema del mercato, ma non mi invogliano perché desidero provare la cucina.
Il menù di pranzo e cena sono diversi, ci sono anche piatti di tradizione bolognese, come tortellini alla panna (12 €) o cotoletta petroniana con patate al forno (12 €), che non ho azzardato ad assaggiare con 35 gradi fuori, ma un’insalata con mazzancolle, pomodorini e mela (14 €), pacchetti al sugo di pesce (12 €) o una tartare di manzo (15 €) che ho visto passare, mi sono piaciuti.
Alla fine ho scelto un hamburger di gamberi alla catalana (14 €). Aspettavo una “polpetta”, invece no, erano gamberi freschi appena scottati, con la cipollina di Tropea tagliata sottile e i pomodorini. Pane soffice, salsa rosa sfiziosa, insomma, un piatto estivo e molto easy.
Un bicchiere di Pignoletto alla mescita (4 €), e il mio pranzo al mercato è concluso.
Dovete sapere che Altro? offre di più: cocktail e aperitivi, cena e dopocena, ma anche eventi e e mostre. Ho saputo che sono stati organizzati anche i matrimoni, ovviamente non convenzionali.
Altro? Via Ugo Bassi, 23-25, 40121 Bologna
[Immagini: Giulia Nekorkina, Altro?]