Brunello, aragoste e pasticcini. La Sprecopoli di Matteo Renzi
Anche Matteo Renzi ha qualche… aragosta nell’armadio. Insieme a pasticcini, fiori e almeno un paio di bottiglie di vino non proprio a buon mercato.
La notizia, partita dal Fatto Quotidiano, è che la Corte dei Conti sta passando al vaglio i bilanci della Provincia di Firenze dal 2005 al 2009, cioè nel periodo in cui Matteo Renzi, oggi candidato d’oro delle primarie del Pd, era presidente. Nessuna bomba mediatica sul modello Formigoni-Daccò o Fiorito-Batman ma la dimostrazione che un po’ di dolce vita toscana sulle spalle dei contribuenti ha tentato anche il giovane rottamatore. Che però nega: “Mai pasteggiato ad aragosta, mai stato in molti di quei ristoranti e la follia è che le spese le ho fatte mettere online io”.
Ecco comunque quello che i magistrati contabili hanno trovato finora:
- Renzi era titolare di una carta di credito con limite mensile di spesa di 10 mila euro;
- 20 milioni di euro è la spesa complessiva nel periodo in esame (2005 – 2009), compresi numerosi ristoranti;
- 50 mila euro sarebbero stati spesi tra il 2007 e il 2008 solo per cibo (con un’accelerazione tra maggio e giugno durante i quali il sindaco di Firenze ha speso 17 mila euro);
- Tra i locali frequentati ci sono la trattoria Garibaldi, il bar Nannini, la taverna Bronzino e il ristorante da Lino. I conti superano spesso e volentieri i 1000 euro;
- Il 5 luglio alla taverna Bronzino Renzi ha pagato un conto di 1885 euro;
- Alla trattoria I due G, il 29 aprile, il sindaco di Firenze ha ordinato una bottiglia di Brunello di Montalcino da 50 euro e una fiorentina da 1,8 kg. Alla Buca dell’Orafo la bottiglia di vino scelta è costata 60 euro;
- Un conto di 2823 euro è stato pagato per l’albergo Fairmont a San Jose, in California (somma anticipata da Renzi e poi rimborsata);
- Negli Stati Uniti la Provincia di Firenze guidata da Renzi ha speso tra biglietti aerei, alberghi e ristoranti 70 mila euro. Spese di rappresentanza. Ovviamente. In tutto arriva a sfiorare i 600 mila euro.
- 1300 euro sono stati pagati per una fornitura alla pasticceria Ciapetti di Firenze.
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