Caffè e ristorante da scandalo. 8 € alla buvette dell’Assemblea Regionale Siciliana a pranzo
Poverini i Parlamentari della Regione Sicilia. In tempo di crisi hanno dovuto giustamente ritoccare il prezzo della tazzina di caffè alla buvette di Palazzo dei Normanni abbassandolo da 0,40 a 0,36 €. Attenzione, ovviamente si tratta di una miglioria dell’appalto. Dal 1 febbraio scatta il nuovo listino prezzi della società di gestione vinta dalla Hassio, cooperativa di Serradifalco che già gestiva questo servizio, e che permetterà all’Ars di risparmiare 125 mila euro all’anno. Capito? Si risparmia e quindi si sta nel binario di quella stretta di cinghia che tutti devono sopportare (!?). E risparmieranno soprattutto gli utenti finali che pagheranno alla cassa, cioè i 90 deputati e tutti i commis che vanno al bar-ristorante della Regione. Gente che guadagna 10 mila euro all’anno e che pagherà un cappuccino 0,62 € invece dei precedenti 0,75 €. Un pranzo completo, dall’antipasto alla frutta, costerà l’astronomica cifra di 8 € (senza pane e bevande, chiaro perchè con queste il conto schizzerà a 9 €). Il tutto, fa notare Repubblica.it di Palermo contro i 13 € del Senato (ma siamo pur sempre a Roma) e contro i 38 di un ristorante medio della capitale siciliana. A scorrere la carta bisognerà chiedersi se si ha pieni il portamonete.
L’Antipasto all’italiana costerà 1,21 € (anziché 1,50). Gli spaghetti alle vongole 1,85, la frittura di triglie 2,78 euro, il contorno 0,93 centesimi, la macedonia 1,13 euro. In confronto, sottolinea repubblica.it, il ristorante del Senato è carissimo: qui un primo può arrivare a costare 2,50 euro, se di pesce, e un secondo di pari livello delle triglie fritte, ad esempio i calamari in gratella, 5,63 euro.
Ovvio che tutti i comuni mortali si consoleranno sperando che il pesce sia congelato e prossimo alla data di scadenza o cucinato da qualche improbabile cuoco… Invidia o la vostra mensa è migliore?
[Fonte: repubblica.it]
Foto: pewter.it