Campania. Tegola su ristoranti e pizzerie: chiusura alle ore 23
In Campania, i ristoranti e le pizzerie devono chiudere alle ore 23 (anche se in teoria possono aprire alle 7)?
Il dubbio viene nel leggere l’ordinanza n.48 del 17/05/2020 che contiene l’allegato relativo alla ristorazione e che stabilisce la distanza di un metro tra tavoli e non tra clienti (che è reso ancora più chiaro dagli esempi proposti con le piantine di simulazione e il video).
Il testo dell’ordinanza è accompagnata sul sito della Regione da queste poche parole:
Per gli esercizi commerciali si autorizza e si raccomanda l’apertura dalle 7 alle 23, senza obbligo di chiusura domenicale.
Nell’ordinanza si legge:
Al fine di agevolare la fruizione dilazionata dei servizi e delle attività commerciali, per il periodo di vigenza della presente ordinanza, l’apertura degli esercizi commerciali e delle altre attività di cui al precedente punto 1.1.) è consentita, in deroga ad eventuali disposizioni più restrittive, dalle ore 7,00 alle ore 23,00 e senza obbligo di chiusura domenicale, fatto salvo il rispetto della normativa a tutela dei lavoratori dipendenti.
Trattandosi di una deroga ad eventuali disposizioni più restrittive, si dovrebbe presumere che questi orari e giorni valgono per esercizi come, ad esempio è stato detto, i parrucchieri che resterebbero aperti anche nel giorno tradizionale di chiusura, cioè il lunedì, o servirebbe a prolungare gli orari di negozi quali quelli di abbigliamento.
Ma non è chiaro a questo punto il rimando nel corpo dell’ordinanza al punto 1.1 che elenca tutti gli esercizi commerciali e al punto c) le attività di ristorazione che come sappiamo riaprono giovedì 21 maggio.
Ecco la norma:
c) ferma la possibilità di esercizio dell’attività con consegna a domicilio e con modalità da
asporto nel rispetto delle prescritte misure precauzionali in tutte le fasi (ivi comprese quelle
di confezionamento e di trasporto), con riferimento alle attività dei servizi di ristorazione (fra
cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie):
c.1) a far data dal 18 maggio 2020, è consentito ai bar l’esercizio dell’attività al banco, nel
rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro e con modalità tali comunque da
evitare assembramenti o affollamenti all’interno dell’esercizio commerciale e con divieto di
consumazione al tavolo;
c.2) a far data dal 21 maggio 2020, è consentita la ripresa delle attività in loco, con obbligo
di puntuale osservanza delle prescrizioni contenute nelle Linee Guida di cui al documento
allegato n.3 alla presente Ordinanza;
Si tratta di una svista oppure di un’ulteriore misura precauzionale per limitare il contagio stabilita dal Presidente della Regione Vincenzo De Luca?
Forse si sarebbe dovuto aggiungere a in deroga ad eventuali disposizioni più restrittive anche un migliorative.
Aggiornamento
La Regione ha chiarito sul punto. I ristoranti e le pizzerie non hanno obbligo di chiusura alle 23. Orario libero, quindi.