Carlo Cracco non ci sta al linciaggio della Cronaca di Verona per il flop al Vinitaly
Ricordate la cena malriuscita di Carlo Cracco in occasione del Vinitaly? La notizia, partita dal giornale Cronaca di Verona, e ripresa da alcune testate, in brevissimo tempo è diventata virale. Tanto da meritare un articolo di ringraziamento del suddetto giornale per il numero di click raggiunti questa settimana.
Dopo l’astio dei vegani (causa l’aver cucinato un piccione a masterchef) e quello degli abitanti di Amatrice per preferire l’aglio nell’Amatriciana, questa volta Cracco è stato accusato di aver deluso 400 ospiti importanti, tutti addetti del settore vitivinicolo, in occasione della cena di gala del vinitaly.
Se finora lo chef più mediatico del momento aveva mantenuto un certo aplomb, lasciando che le critiche gli sciviolassero addosso, questa volta non ha resistito e risponde al pubblico di ammiratori e non sulla sua pagina di Facebook.
Oramai parlare male di me o attaccarmi per qualunque cosa è diventato l’hobby più ambito per ottenere più visualizzazioni o più notorietà.
Un modo per fare parlare di sè insomma.
Che sia un piccione, una cena che faccio o una frase che dico poco importa: a loro non interessa il cosa, ma il chi.
Parlando di me, sanno che faranno parlare di loro.
E il frutto di questo loro “lavoro”, o accanimento, lo sbandierano pure ai quattro venti e se ne compiacciono.
“Grande successo per noi”, scrivono loro.
“Grande tristezza”, penso io.
Avanti il prossimo.
E ora servirebbe la versione di uno dei 400 invitati all’evento, C’è qualcuno che ha voglia di spezzare una lancia forchetta in favore di Carlo Cracco?
Fu vero flop?