Carne, formaggi, latte e ortofrutta, l’Europa dice si all’origine in etichetta
Indicazione obbligatoria in etichetta della provenienza per carni, prodotti lattiero-caseari, pollame e ortofrutta fresca. Alla fine l’Europa ha detto si. Dopo un’altalena di mesi, con il Parlamento favorevole all’introduzione dell’obbligo di indicare l’origine dei prodotti e un Consiglio refrattario, poi tornato sui suoi passi alcune settimane fa, ora la Commissione Ambiente del Parlamento ha approvato all’unanimità la proposta di Regolamento sulle indicazioni alimentari ai consumatori.
Una bella vittoria per l’Italia (la pirateria agroalimentare ai danni del made in Italy vale 50 miliardi di euro), un bel traguardo per i consumatori che, se il provvedimento verrà approvato dal Parlamento Ue in seduta plenaria, acquistando un cartone di latte a lunga conservazione, una mozzarella o salumi potranno conoscere il luogo in cui è stato allevato l’animale con cui il prodotto è stato ottenuto. Ora la guerra ai finti prosciutti italiani o alle mozzarelle ottenute con cagliate estere e spacciate per nostrane ha un’arma in più.
L’obbligo riguarda i prodotti che si compongono di un unico ingrediente (oltre sale, zucchero e acqua) e tutti quelli trasformati che hanno come ingrediente carne, pollame e pesce. Le nuove disposizioni del Parlamento Europeo sono in linea con la legge sull’etichettatura approvata a gennaio dal Parlamento italiano e integrano l’obbligo, già introdotto in passato in Europa, di indicare la provenienza per carne bovina, uova, miele, olio extravergine di oliva e, in Italia, per la passata di pomodoro, il latte fresco e il pollo.
Fonte: coldiretti.it
Foto: lattepanna.blogspot.com