Caro bollette: la trattoria Burde aumenta gli intoccabili prezzi dei piatti
Ci sono cose considerate intoccabili in ristoranti e pizzerie ora non più tabù per il caro bollette. Cioè aumentare i prezzi di pizze, piatti e vini tradendo a prima vista l’impostazione pop centenaria. Lo abbiamo visto al sud con la pizzeria Da Michele che ha alzato di un botto il prezzo della margherita. Da 5 a 6 € che fanno il 20%.
E ora lo registriamo con una delle nostre trattorie preferite. Da Burde dei fratelli Andrea e Paolo Gori su via Pistoiese a Firenze. È il secondo allarme che arriva da una delle nostre più conosciute città turistiche. Non abbiamo fatto in tempo a scrivere della chiusura per il caro bollette dell’Antica Pasticceria Sieni che ecco arrivare un’altra tegola.
Gli aumenti dei prezzi Da Burde
Tutti i piatti della trattoria da Burde spinti verso l’alto a causa del caro bollette. Dimentichiamoci i primi piatti a 8,50 €. Passano tutti a 9,50 €. Un euro tondo tondo di aumento per un menu che sembrava intoccabile. Stessa sorte per quello che il Corriere non esita a definire l’intoccabile menu.
Ma non vi andrà meglio se per voi Burde significava caffè al bar: da 1,50 €, la tazzina passa a 2,50 € (ma comodi al tavolo).
E non va meglio per la parte di “nascita” di Burde, cioè la fiaschetteria. Caso unico più che raro, da Burde la bottiglia al tavolo si pagava quanto costava allo scaffale. Il caro bollette spazza via questa prassi consolidata. E spunta la maggiorazione da caro bollette. Andre Gori snocciola qualche prezzo: Brunello al tavolo da 40 a 45 euro, il Morellino da 19 a 21, il Bolgheri doc da 25 a 28, il Chianti Classico da 23 a 25 euro.
“Rivoluzione obbligata», frutto amaro del caro bollette, chiosano i fratelli Gori.
E qui entrano in gioco i turisti che non mancano a Firenze e che in quest’estate di caro bollette hanno permesso a Burde di resistere sulle posizioni dei vecchi prezzi.
Gli aumenti del caro bollette
Ma inesorabili sono arrivate le bollette che hanno obbligato a stilare la letterina: “caro menu intoccabile ti scrivo che da oggi dobbiamo aumentare”. Non è poesia, ma freddi numeri. Che Andrea Gori mette nero su bianco.
Bolletta della luce.
Nel luglio 2021 la trattoria Burde ha pagato 3.000 €.
Nel luglio 2022, il caro bollette ha portato l’esborso a 5.300 €
“Quasi raddoppiata, praticamente il costo mensile di un dipendente”, commenta Andrea Gori.
Poi c’è il gas. Un aumento meno esponenziale: da 600 € mensili del 2021 sono passati a 800 €. Poco meno del 34% di aumento.
Ma non basta perché ovviamente ci sono le materie prime da considerare accanto al caro bollette.
Farina, pasta e pane sono andati su dell’80%. E perfino il vino che non conosceva rincari da anni è salito.
Risultato? Se fino a qualche giorno fa in due si spendevano meno di 100 € per antipasto, bistecca, dolce e bottiglia di vino ora tocca considerarne di più di 100.
E c’è preoccupazione per l’autunno quando sarà necessario accendere i termosifoni e le bollette saranno ancora più care. Sempre sperando che l’afflusso di turisti, quest’estate da boom, non scemi troppo. Altrimenti saranno dolori. E poco potrà fare anche la filiera cortissima messa a punto dai Gori per risparmiare sulle spese di trasporto. Perché il caro bollette viaggia in mille rivoli. E solo un intervento per calmierare il mercato dell’energia potrà aiutare.