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Birra
21 Gennaio 2012 Aggiornato il 6 Aprile 2019 alle ore 20:57

Caulier Tripel, birra sugar free per diabetici e non solo

Prendere un marchio antico ma decaduto (fallito suonava brutto, ma tant’è…), riprenderne le ricette e le tradizioni, migliorarle e riportarlo in auge. Si
Caulier Tripel, birra sugar free per diabetici e non solo

Prendere un marchio antico ma decaduto (fallito suonava brutto, ma tant’è…), riprenderne le ricette e le tradizioni, migliorarle e riportarlo in auge. Si può? In Belgio sì.

Casa Caulier nasce nel lontano 1842 ed è stata ripresa da Eric Coppieters nel 2007 con l’intento di innovare la produzione ma con metodi assolutamente artigianali.

La Caulier originale produceva un birra dal basso contenuto di zuccheri e dal gusto intenso, processo questo già difficile di suo. Coppieters, aiutato da 12 persone, tutte amanti della birra e di un lifestyle naturale ed abbinato ad una alimentazione sana ed equilibrata, ha rimesso in moto l’abilità artigianale e ha creato un prodotto unico al mondo con un processo brevettato e segreto di una deliziosa birra “sugar free by nature” (mica cotica).

La birra in genere contiene una notevole quantità di zuccheri che ha un impatto sul loro contenuto calorico (1 grammo di zucchero = 4 kcal). Caulier è l’unica birra senza zucchero naturale e senza zuccheri aggiunti dopo la fermentazione. Dopo molte ricerche nel campo della produzione della birra e di controllo della fermentazione, Caulier ha sviluppato una birra completamente naturale nella quale tutti i carboidrati (il malto è costituito essenzialmente di amido che è uno zucchero complesso) presenti inizialmente nella birra sono trasformati in alcol. Questa particolare lavorazione porta ad una percentuale di zucchero vicino allo zero (inferiore a 0,5 g/100 ml), e fa di Caulier un prodotto unico. Le birre di Casa Caulier sono di interesse per i portatori di diabete ed in particolare per il diabete di tipo II, così come i portatori di malattie cardiovascolari e di ipertensione. La riduzione del consumo di zuccheri non è solo un modo per ridurre l’assunzione di calorie e quindi di agire nella direzione giusta, il controllo del peso, ma è anche una priorità per i diabetici.

La prima brassata del nuovo corso Caulier è datata 2008 e già l’anno successivo ecco il riconoscimento come miglior birra al “Pain Bière et Fromage” in Belgio e il sostegno dell’Associazione Belga dei Diabetici.

Caulier propone 4 birre, “Blonde”, “Brune”, che dai nomi già è chiaro di che birre si trattino, la “Extra” che è una Premium Lager. Oggi parliamo della 4^, ultima nata alla Maison Caulier, la Tripel.

Si presenta arancio carico con un bel cappello di schiuma compatta e persistente, al naso è profumata calda, avvolgente. fiori e frutta gialla matura, molto pescosa.

Al palato ha un impatto forte, si viene travolti da tutto il suo gusto, arriva subito la frutta matura, all’ apertura si sente la mela rossa, ma ecco che come un mareggiata di fine estate impatta sulla battigia il cavallone di frutta matura a pasta gialla, pesche e albicocche, ma anche il maltato è molto presente, il corpo è deciso e si fa sentire, così come i suoi 9° che letteralmente, come si dice a Roma, “te metteno ‘e mano addosso”.

Birra che incalza con l’assaporarla, a primo impatto può sembrare sbilanciata sul maltato e sul dolce, poi più la bevi più l’ apprezzi, chiude decisamente sul malto, qualcosa che ricorda l’ amarognolo te lo lascia, ma proprio una punta che se non ti ci metti neanche te ne accorgi.

Il corpo e la gradazione non ne fanno una birra beverina, ma la voglia di continuare l’esperienza te la fa venire.

(Adriano Desideri)

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