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Motivo in più per cui fare il testimonial non è mica solo pubblicità per lui: Cannavacciuolo vuole passare messaggi ben precisi. CHEFuoriclasse è un corso professionale per chi ambisce a diventare cuoco. Il corso è ideato ed edito dal CEF (Centro Europeo di Formazione), che, grazie alla casa editrice Interlinea, propone un innovativo metodo di apprendimento: quello a distanza, basato sulla metodologia dell’e-learning.

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Cannavacciuolo spiega che da quando ha frequentato lui l’Istituto Alberghiero ad oggi, il monte ore dedicato alla cucina si è notevolmente ridotto. Un errore perché cucinando poco a scuola, un ragazzo cercherà di entrare in una cucina per fare pratica, ma in Italia non è concesso ad un ristoratore di assumere un ragazzo per uno stage, al contrario che all’estero.

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Ed ecco perché, quando il CEF gli ha chiesto di diventare testimonial di questo corso ha accettato.

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Perché? Perché, per esempio, a supporto delle lezioni ci sono video che spiegano minuziosamente i vari passaggi per arrivare alla realizzazione della ricetta ottimale. E quando ad una spiegazione segue un video, è molto più facile apprendere perché si riescono a cogliere anche tutte quelle gestualità che in cucina fanno la differenza tra un cuoco amatoriale ed un professionista.

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Non viene tralasciato nulla, ci assicurano: anche le cose che magari in una cucina si danno per scontate come i nomi degli attrezzi.

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Un corso che è alla portata di molti: da chi desidera muovere i primi passi in cucina a chi è già nel settore e vuole consolidare le proprie conoscenze, a chi punta a preparare manicaretti a regola d’arte.

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“E mo’ sta a te guaglio’!”, vi direbbe Antonino Cannavacciuolo.

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[Alessia Manoli]

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Notizie
25 Novembre 2015 Aggiornato il 20 Agosto 2017 alle ore 12:16

Diventare chef fuoriclasse con il corso di Antonino Cannavacciuolo

“Fare tradizione per fare innovazione” è uno dei motti di Antonino Cannavacciuolo, che in questo periodo è impegnato in molti progetti: l’avvio della
Diventare chef fuoriclasse con il corso di Antonino Cannavacciuolo

Antonino Cannavacciuolo

“Fare tradizione per fare innovazione” è uno dei motti di Antonino Cannavacciuolo, che in questo periodo è impegnato in molti progetti: l’avvio della nuova stagione di MasterChef (che parte il 17 dicembre), la conduzione del suo nuovo bistrot a Novara, e l’attività di testimonial per la campagna “CHEFuoriclasse”, che rappresenta alla perfezione quanto lo chef di Villa Crespi creda, e con passione, in tutto ciò in cui mette la faccia.

La location per presentare questo nuovo progetto è il Cannavacciuolo Café & Bistrot di Novara. La giusta occasione per una sorta di “seconda apertura” dopo le critiche ricevute per una gestione considerata approssimativa ma conseguente ad un afflusso impensato e non preventivato. Lo chef si è scusato, accettando le critiche e affermando che aveva sottovalutato il suo nome e il richiamo che avrebbe potuto avere su questa nuova attività.

Motivo in più per cui fare il testimonial non è mica solo pubblicità per lui: Cannavacciuolo vuole passare messaggi ben precisi. CHEFuoriclasse è un corso professionale per chi ambisce a diventare cuoco. Il corso è ideato ed edito dal CEF (Centro Europeo di Formazione), che, grazie alla casa editrice Interlinea, propone un innovativo metodo di apprendimento: quello a distanza, basato sulla metodologia dell’e-learning.

Cannavacciuolo spiega che da quando ha frequentato lui l’Istituto Alberghiero ad oggi, il monte ore dedicato alla cucina si è notevolmente ridotto. Un errore perché cucinando poco a scuola, un ragazzo cercherà di entrare in una cucina per fare pratica, ma in Italia non è concesso ad un ristoratore di assumere un ragazzo per uno stage, al contrario che all’estero.

Ed ecco perché, quando il CEF gli ha chiesto di diventare testimonial di questo corso ha accettato.

Perché? Perché, per esempio, a supporto delle lezioni ci sono video che spiegano minuziosamente i vari passaggi per arrivare alla realizzazione della ricetta ottimale. E quando ad una spiegazione segue un video, è molto più facile apprendere perché si riescono a cogliere anche tutte quelle gestualità che in cucina fanno la differenza tra un cuoco amatoriale ed un professionista.

Non viene tralasciato nulla, ci assicurano: anche le cose che magari in una cucina si danno per scontate come i nomi degli attrezzi.

Un corso che è alla portata di molti: da chi desidera muovere i primi passi in cucina a chi è già nel settore e vuole consolidare le proprie conoscenze, a chi punta a preparare manicaretti a regola d’arte.

“E mo’ sta a te guaglio’!”, vi direbbe Antonino Cannavacciuolo.

[Alessia Manoli]

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