Sanremo famosi. Lo chef Cristoforo Trapani le suona a tutti
Conoscete Cristoforo Trapani, giovane chef della Costiera Sorrentina? Chi ci segue lo conosce da tempo. Ma ora si affaccia alla ribalta nazionale in maniera inconsueta. Ha vinto la competizione a Sanremo che ha messo a confronto 22 chef di tutta Italia. La giuria presieduta da Luigi Cremona ha deciso che i suoi mezzi paccheri a Castellamare sono stati i migliori del lotto.
Ecco, Castellamare, di Stabia, cioè la cittadina dove si trova Piazzetta Milù, il ristorante che ha Cristoforo ai fornelli.
Assodato che i paccheri con i pomodorini del piennolo, crema di mozzarella, provolone del monaco e gel di basilico hanno fatto breccia a Sanremo, voglio dirvi come si mangia a Piazzetta Milù.
Cristoforo Trapani è arrivato qui dopo esperienza da Beck, Cannavacciuolo, Cedroni a Scabin e avere conquistato la scorsa estate molti appassionati grazie alle linguine con le zucchine la cui ricetta ha spopolato anche su Scatti di Gusto.
È uno dei giovani emergenti della Campania che deve solo limare qualche incertezza. Lo ha capito Michele Izzo, figlio dell’ex comandante dei Carabinieri della città, che aveva abbandonato il suo lavoro in una struttura pubblica per dedicarsi alla cucina. Con una pizzeria a taglio all’Annunziatella. Per poi aprire il Piazzetta Milù una decina di anni fa e coltivare anche l’altra sua passione: la brace.
Piazzetta Milù non è più il ristorante pizzeria degli esordi. Aperta da poco l’ampia e luminosa sala (e tra poco inizieranno i lavori nella parte “vecchia” del locale), aspira a diventare punto di riferimento dei gourmet alle porte della stellata costiera. Un percorso che Michele Izzo ha iniziato con il giovane Cristoforo e i figli Emanuele, attento sommelier con spiccata passione per i formaggi, Valerio che è al Devero di Enrico Bartolini per uno stage di cucina, e Maicol che dà una mano in cucina con i dolci.
Una giovane nidiata che consiglio di tenere d’occhio.
Io sono stato accolto da una selezione di materie prime davvero buone. Pane (quello saraceno, strepitoso) di un forno della città con olio della Cantina San Salvatore. La lista della spesa è in evoluzione e incrocia gusti ed esperienze dei padroni di casa con quelli dello chef.
Da modificare, probabilmente, la fornitura di carne di fassone nella delicata tartare con ostrica. Un maggiore carattere sarebbe auspicabile.
Fantastica la guancia di rana pescatrice con crema di broccoli e latte di provola affumicata. Giustamente piccante, sconta soltanto l’assenza di un elemento croccante, ma sono sicuro che nemmeno lo noterete.
Molto buoni i ravioli con ripieno di agnello su fonduta di parmigiano vacche rosse il cui crumble al cioccolato è l’esatta risposta al piatto precedente. Da mangiarne in quantità elevate.
Se siete indecisi circa la validità di un curriculum con esperienze da grandi chef, assaggiate lo spaghettone di Gerrado di Nola cacio&pepe con gamberi rossi marinati al limone di Sorrento. Vi sembra di conoscerli? È una ricetta di Heinz Beck che Cristoforo ha replicato. Molto, molto bene tanto che bisognerebbe aggiungere un sottotitolo di omaggio allo chef di Roma.
Assaggio anche l’insalata di animelle con salsa di rapa rossa, cipolle e carciofi e mi convinco che la strada intrapresa è quella giusta.
Se servisse conferma, oltre al prezioso e buonissimo tiramisù, l’invito è di arrivare fino a Piazzetta Milù. Sono pochi chilometri dalla visitatissima Pompei e dal casello autostradale di Castellamare di Stabia.
I prezzi sono civilissimi e a pranzo c’è una mini degustazione a mano libera (antipasto, pasta o secondo, con acqua, pane e calice di vino abbinato) a 25 €, mentre i degustazione con 4 portate, amuse bouche, pre-dessert e dessert costano 60 € (e quattro vini abbinati ulteriori 20 €).
Un ottimo rapporto qualità prezzo per un giovane chef che sta provando a emergere aiutato dal contesto di un ristorante familiare che è sembrato molto disteso e pronto a supportare le sue scelte.
Piazzetta Milù. Corso A. De Gasperi, 23. Castellamare di Stabia (Napoli). Tel. + 39 081.8715779