Chiude Ladurée, segno della crisi delle pasticcerie francesi in Italia
Non tutti organizzano una festa quando chiudono – come farà invece Eugenio Roncoroni per la chiusura del suo Al Mercato Noodle Bar, il 31 gennaio. Anzi, chiudono spesso in sordina, senza dir niente a nessuno, lasciando aperti profili Facebook che ti invitano tristemente a festeggiare la Pasqua e a seguirli al mare su Instagram.
Anche quelli che aprono lo fanno in silenzio, senza nemmeno mandarmi un whatsapp di preavviso (ok, ci sono quelli che lo fanno, bravigrazie) – aspettano qualche settimana o mese per manifestarsi a mezzo comunicato stampa, poi fanno una presentazione ufficiale a cui magari invitano amici e parenti e qualche influencer o variamente foodografo, e se va bene ti invitano a cena.
E io non mi aspettavo una chiusura eccellente (e dolce) come questa.
Addio ai macaron di Ladurée
Insegne oscurate, vetrine spente, un cartello di Affittasi: il negozio di Ladurée, che per quasi una decina d’anni ha proposto i suoi macaron color pastello in via Victor Hugo, di fronte a Peck.
I macaron pastellati hanno fatto irruzione sulla scena milanese grazie proprio a Ladurée, dando origine a una proliferazione di questi dolcetti dall’aria leziosetta ma dai sapori preziosi che ha contagiato dapprima le pasticcerie per arrivare rapidamente anche nelle panetterie.
Ci si chiede come mai le pasticcerie francesi falliscano lo sbarco in Italia: a parte Ladurée (a proposito, sono chiusi anche i negozi di Firenze e Roma), hanno chiuso anche La Pâtissérie des Reves di Conticini, L’éclair de génie di Christophe Adam, Le Vrai in Porta Nuova.
Sembra funzionare invece Égalité, panetteria pasticceria in via Melzo.
In quanto alla Maison Caffet, la pasticceria di Pascal Caffet in via San Vittore, non dà segni di vita: al telefono non risponde, e sulla pagina Facebook ci sono post in italiano e in francese che invitano all’acquisto online o in negozi francesi, Il negozio milanese tuttavia è presente sul sito della casa madre. Devo passare a controllare.