Firenze. Il Santo Graal innova anche con i fegatini di pollo e i pici al ragù di lepre
Emanuele Canonico è architetto. E si vede nella distribuzione degli spazi e nella scelta degli arredi del ristorante il Santo Graal a Firenze che in questi giorni compie due anni di attività. Si affaccia sulla via Romana che era la strada percorsa dai viandanti in direzione Roma. Il nome del ristorante è dovuto a un calice di terracotta ritrovato durante la risistemazione dei locali e vuole richiamare quel senso di ospitalità che dall’ex spedale di San Pier Novello del ‘300 che lo ospita dovrebbe arrivare alla Firenze dei giorni nostri. Condizionale d’obbligo in terra fiorentina poiché il volto turistico della città impronta spesso la linea discutibile di ristoranti e osterie.
Il Santo Graal si posiziona al mezzo tra il molto buono molto – elegante e il tipico ma andante anche per proposte di menu. Qui l’antico e la ricerca convivono nelle scelte del giovane chef Simone Cipriani che ha steso due agili menu, semplicemente intitolati Tradizione e Innovazione, su cui si basano i due degustazioni da 5 portate entrambi a 40 €. In sala, a dirigere le operazioni e a consigliare i commensali, c’è Federico Fametti che a Firenze era all’Ora d’Aria di Marco Stabile.
Avvolti da una corretta illuminazione dei tavoli, il giro delle paste, dopo l’apertura con la stuzzicante cozza ripiena di pecorino romano, ha spiegato il doppio binario dello chef premiando un tradizionalissimo e sostanzioso piatto di pici al ragù di lepre e all’opposto il pungente Spaghetto al pomodoro 2013, da preferire su tutto. Sottotono, invece, i Fusilli con caponata di melanzane e ricotta.
Molto divertente il Fegatino di pollo come un foie gras con arancia e fichi (forse un po’ troppo unto) che rivitalizza il caratteristico crostino toscano e finisce di diritto a rappresentare l’innovazione del locale.
Al capitolo secondi, l’anatra in porchetta avrebbe meritato una cottura meno aggressiva che l’aveva resa un po’ secca, mentre il “mattoncino” del Pollo arrosto 2013 croccante all’esterno e morbido all’interno ha il plus di utilizzare al meglio tutta la carne dell’animale. Molto delicato, attende l’arrivo del pollo del Valdarno per caratterizzarsi ancora di più.
Buoni i dolci, crème caramel e tortino con spuma, e ottimi i cocktail che cambiano a rotazione densi e perfetti anche in chiusura di pasto.
Un indirizzo da mettere in rubrica in una città un po’ avara di novità da segnalare anche se si parla di piatti della tradizione.
Ristorante Il Santo Graal. Via Romana, 70r. 50125 – Firenze. Tel. +39 055.2286533