Congelare affitti e tasse, la lettera a Giuseppe Conte dei ristoratori
Il tema affitti dei locali adibiti ad attività di ristorazione – gelaterie, pasticcerie, ristoranti, pizzerie – è sempre più caldo ai tempi dell’emergenza Coronavirus.
La soluzione pratica, immediata ed efficace, è congelare gli affitti e cancellare le imposte nazionali e locali pertinenti alle attività di ristorazione come TARI, IMU, affissione, occupazione suolo pubblico.
Lo chiedono 19 realtà associative che hanno diffuso 7 video ognuno dedicato ai 7 punti che costituiscono la lettera.
I 7 punti per non far chiudere le attività di ristorazione
1. Sospensione di leasing e mutui e recupero delle mensilità congelate in coda al periodo previsto dalla relativa misura posta in essere.
2. Cancellazione delle imposte nazionali e locali pertinenti (a titolo indicativo e non esaustivo TARI, IMU, affissione, occupazione suolo pubblico etc.), credito per utenze relative alle attività commerciali.
3. Accesso al credito senza interessi. Garanzia pubblica sugli affidamenti e finanziamenti delle PMI.
4. Proroga della cassa integrazione straordinaria per almeno il 50% del personale in forza al 23.02.2020 e fino al 31.12.2020.
5. Reintroduzione dei voucher per un periodo di tempo limitato.
6. Ammortizzatori e incentivi per chi non licenzia e/o assume dipendenti fino al 31.12.2020.
7. Superamento delle persistenti criticità in capo al tema affitti.
Le associazioni che hanno inviato la lettera
Sono 19 le associazioni che hanno firmato la lettera:
- Ambasciatori del Gusto
- Associazione Provinciale pasticcieri artigiani reggini
- APGA Associazione Pasticcieri Gelatieri Italiani
- Associazione Italiana Gelatieri
- Accademia Maestri Pasticceri Italiani
- Associazione Professionale Cuochi Italiani
- Cibo Di Mezzo – Food Experience. Lago di Garda Brescia Franciacorta
- CHIC – Charming Italian Chef
- Compagnia Gelatieri
- Conpait
- EPPCI Eccellenza Professionale Pasticceria Cioccolateria Italiana
- FEDERAZIONE ITALIANA CUOCHI
- Gelatieri per il Gelato
- Imprendisud
- JRE-Italia
- Le Soste di Ulisse
- APN – Associazione Pizzaiuoli Napoletani
- Ristoratori Uniti
- Ristoranti del Buongusto
“Per la prima volta il comparto della ristorazione italiana si unisce per rivolgere un appello al Governo chiedendo l’adozione di 7 misure straordinarie”.
Queste le parole dei cofondatori di Ri.Un. Ristoratori Uniti, Vincenzo Buttice ed Eugenio Galbiati: “Solo unendosi con una visione d’insieme ed evitando la parcellizzazione si potranno ottenere risultati per tutto il comparto. I bisogni sono trasversali, e per far fronte alla ripresa futura diventa necessario prestare attenzione ai bisogni di tutto il settore enogastronomico e dell’accoglienza del territorio italiano”.
Senza dubbio sono moltissimi i settori economici che attendono segnali rassicuranti da parte del Governo, e forse ancora meglio indicazioni pratiche e prassi applicabili alle diverse situazioni critiche: dall’editoria allo spettacolo, dal piccolo commercio alla grande industria. Noi stiamo cercando di capire, con gli operatori del settore, quali possono essere le loro esigenze e le loro soluzioni. Abbiamo parlato più volte del delivery, la consegna a domicilio, che non è sicuramente la soluzione definitiva, ma altrettanto sicuramente può tamponare alcune situazioni. Si veda il caso della Campania, con 300 imprenditori che chiedono al presidente regionale De Luca il permesso di consegnare a domicilio i propri prodotti, pizze in primis. O, su un approccio decisamente diverso, il caso di Nonna Peppina, anzi, di Margherita Ferrandino, che chiude la trattoria in segno di protesta, preferendo affidarsi al piccolo salvagente del reddito di cittadinanza.
Le richieste portate avanti da Butticè (della sua famiglia il ristorante Il Moro a Monza) e Galbiati (Pizzeria del Centro) riguardano affitti, mutui, imposte, ed evidentemente anche la tutela dei dipendenti.