Contro il logorio della vita moderna, l’inventore del Cynar muore a 103 anni

Mai slogan fu più indovinato di “Cynar contro il logorio della vita moderna”. Testimonial d’eccellenza il suo creatore, Rino Dondi Pinton, morto alla bella età di 103 anni. Difficile non attribuire parte del merito di questa eccezionale longevità al famoso amaro a base di carciofo.
Tutti noi Millennial ricordiamo il Carosello del 1967 con protagonista Ernesto Calindri, grande ed elegante attore di teatro e televisione. Carosello che lo vedeva per l’occasione posizionato al centro di un incrocio molto trafficato in quel di Padova.
Calindri, seduto a un tavolino, rotondo, era intento a leggere un quotidiano e a sorseggiare un Cynar. Contro il logorio della vita moderna anche Calindri, morto a 90 anni.
Il Cynar nasce come medicinale
Curiosamente, anche il Cynar era nato originariamente come bevanda medicinale, come già la Coca-Cola e, in Italia, il Vov. Luogo di nascita, Padova, presso l’azienda Pezziol, la stessa del Vov; anno di nascita, 1948. Wikipedia attribuisce la creazione del Cynar a Angelo Dalle Molle, proprietario della Pezziol, senza mai nominare Pinton.
Ecco invece spiegata la nascita del Cynar in un’intervista rilasciata da Pinton, già centenario, al Corriere del Veneto.

«Le persone in quel periodo compravano il “Vov” come ricostituente. Abbiamo pensato allora di fare una nuova “medicina”, una medicina diversa e siamo partiti dal carciofo. Ci siamo chiesti “E se prendessimo il carciofo e il suo principio attivo e provassimo a realizzare un liquore che lo contenga?” La cosa bella è che ci siamo riusciti».

Proseguiva Pinton: «Volevamo qualcosa da bere per stare insieme ma che facesse anche “bene” e siamo partiti dal carciofo. C’era poco alcool, abbiamo fatto varie prove, realizzando diversi prototipi. E li abbiamo testati nei bar di Padova e Venezia per decidere il migliore».
Come nelle migliori tradizioni delle industrie artigianali di un tempo, la ricetta è segreta ancora oggi. A parte la cinarina, estratta dal carciofo, si sa solo che nella composizione entrano 13 erbe.
Dondi Pinton dai Caroselli agli Spritz

A proposito di Caroselli. Anche un altro grande attore di teatro, Ferruccio de Ceresa, aveva girato dei caroselli per Cynar. Ne potete vedere uno qui (curioso: inizia con un lancio pubblicitario del Vov, della stessa azienda). Altri testimonial Cynar nel tempo sono stati Alberto Lionello, Natalia Estrada, Elio e le Storie Tese. Nato negli anni del boom economico, l’iconico amaro/digestivo Cynar di Dondi Pinton ha attraversato i decenni. Con periodi di relativo oblio, dovuti all’invasione di nuovi liquori e distillati provenienti da ogni parte del mondo. Per non parlare delle produzioni artigianali di amari, e soprattutto di gin.
Ma Dondi Pinton nella sua lunghissima vita ha potuto assistere anche a un revival del suo Cynar. Che nel frattempo (1995) era stato acquistato da Campari. Mentre Rino Dondi Pinton nel 2022 riceveva dal presidente della Repubblica Mattarella l’onorificenza di ‘Cavaliere di Gran Croce’. Un po’ al limite…
Negli ultimi anni infatti il Cynar è entrato a far parte degli ingredienti dello Spritz, in contemporanea con il ritorno in auge di questo (iconico) aperitivo veneto. Anche su Scatti di Gusto trovate una ricetta di Spritz con il Cynar.
E proprio di recente una bottiglia di Cynar Spritz in edizione limitata, dedicata alla sponsorizzazione del Venezia F.C., ha fatto il suo ingresso sui banconi dei bar e dei cocktail bar.
Una nuova giovinezza per Cynar, che ha dimostrato, come il suo “papà” Rino Dondi Pinton, di resistere efficacemente al “logorio della vita moderna”.