Coronavirus. L’Italia si ferma quasi del tutto. Supermercati aperti
I numeri del Coronavirus, i nuovi contagi e i decessi, spaventano sempre di più e il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte annuncia a tardissima serata un decreto con misure ancora più restrittive.
Che saranno in vigore almeno fino al 3 aprile.
“Siamo di fronte alla più grave crisi che il Paese sta vivendo dal secondo dopoguerra. La morte di tanti concittadini è un dolore che ogni giorno si rinnova”, annuncia, e per far fronte “Chiuderemo tutte le attività produttive non cruciali. Ma resteranno aperti supermercati, alimentari, farmacie e parafarmacie. Saranno garantiti i servizi essenziali: bancari, postali, assicurativi e finanziari”.
Il motore del Paese deve essere messo al minimo per limitare al massimo le possibilità di contagio. L’unica arma di difesa è l’isolamento, la distanza sociale come cura collettiva.
Quell’invito a restare a casa, che non è stato pienamente accolto, salva l’essenziale e i generi alimentari.
Conte chiarisce che nella lista delle attività considerate essenziali ci sono agricoltura, pesca, industria alimentare e delle bevande. Oltre alle edicole, i servizi della comunicazione, bancari, postali, assicurativi e finanziari.
La lista sarà diramata, ma il Presidente del Consiglio dei Ministri sottolinea che non è necessario fare code per la spesa.
“Invito tutti a mantenere la massima calma”, specifica per evitare un nuovo assalto ai supermercati. Non c’è alcun allarme alimentare, ma solo la necessità di mantenersi a distanza l’uno dall’altro per provare a invertire questa maledetta curva, a superare il picco che nella ridda delle ipotesi enunciate dagli esperti sui modelli – cassati da Walter Ricciardi perché si naviga a vista durante la trasmissione Petrolio – l’esperto di big data Davide Tosi fissa al 31 marzo.
Una speranza di quarantena che si allunga di altri 12 giorni, fino a quel 3 aprile in cui era prevista la riapertura delle scuole che diventano la cartina al tornasole della salute di una nazione che ancora non vede la luce in fondo al tunnel.