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28 Marzo 2020 Aggiornato il 5 Ottobre 2020 alle ore 10:28

Coronavirus. Ristoranti, pizzerie e bar chiusi fino al 18 aprile

Ristoranti, pizzerie, bar e tante altre attività commerciali resteranno chiuse fin dopo Pasqua. Il decreto anti Coronavirus firmato il 22 marzo scorso
Coronavirus. Ristoranti, pizzerie e bar chiusi fino al 18 aprile

Ristoranti, pizzerie, bar e tante altre attività commerciali resteranno chiuse fin dopo Pasqua.

Il decreto anti Coronavirus firmato il 22 marzo scorso scadrà il 3 aprile. Ma l’ipotesi alla quale lavora il Governo in vista della scadenza è di prorogare la chiusura totale e i divieti di spostamento fino al 18 aprile, cioè oltre Pasqua.

L’ipotesi è messa nero su bianco dal Corriere della Sera. La ricetta per fermare il contagio per Giuseppe Conte è sempre l’obbligo di restare a casa. Per tornare alla normalità potrebbero essere necessarie settimane e ci vorrebbe ancora qualche mese per vedere la luce in fondo al tunnel.

Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, e Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di Sanità sono d’accordo.

Anche se ci sono segnali di un rallentamento del contagio non è arrivato ancora il momento di dare il via libera.

Le misure di distanziamento sociale sono inevitabili per cercare di far scendere l’indice di contagiosità (l’erre-zero) al di sotto di 1, cioè un soggetto infetto contagerà meno di una persona.

Quando si riapriranno le attività

https://www.scattidigusto.it/2020/03/19/coronavirus-ristoranti-pizzerie-e-bar-non-riaprono-il-3-aprile/

Il 3 aprile dunque si attende la firma di un nuovo decreto che, a meno di un decremento vistoso dei contagi da conteggiare in poco meno di una settimana, confermerà le misure fin qui adottate.

Potrebbero esserci novità sul fronte della produzione con qualche riapertura resa necessaria anche dal momento di difficoltà economica che colpisce alcune aziende medio-piccole. Per alcuni settori potrebbe quindi essere concessa la riapertura pur con tutte le precauzioni necessarie sui luoghi di lavoro (distanza interpersonale e Dispositivi di Protezione Individuali).

Deroghe che cercano anche di mantenere unito “il Paese dal punto di vista psicologico e sociale”. Ma riguarderebbe appunto la produzione e non gli esercizi commerciali.

Per un cappuccino al bar o una pizza in pizzeria bisognerà attendere ancora un po’.

In Campania, il Presidente della Regione Vincenzo De Luca ha già emesso un’ordinanza che ha confermato la chiusura fino al 14 aprile.

In ogni caso la possibilità che i divieti vengano revocati con un unico decreto è già stata esclusa. Il ritorno alla normalità, quando ci sarà, sarà graduale.

https://www.scattidigusto.it/2020/03/26/consegna-a-domicilio-confcommercio-la-chiede-per-la-campania/
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