Covid: tenere chiuso un ristorante per lockdown costa 5 mila euro al mese
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Facciamo i conti per capire il costo che la chiusura forzata dal Covid e dai lockdown ha imposto ai ristoranti. O meglio, riprendiamo quelli che Alessandra Del Monte ha fatto per il Corriere.
Servono a capire di cosa parliamo quando parliamo di crisi della ristorazione. Senza banalizzazioni del tipo “Di cosa si lamentano i ristoratori: i dipendenti li pagano con la cassa integrazione, e stando chiusi non hanno ricavi ma neanche costi”.
I numeri dimostrano più delle parole che l’eccesso di lamentela imputato ai ristoratori è del tutto fuori luogo.
I costi di un ristorante medio, che in Italia secondo Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) è una trattoria con 6-7 dipendenti e un fatturato annuo di 400.000 euro, si dividono in 8 voci.
- Affitto
- Consulenze (commercialisti, consulenti del lavoro)
- Dipendenti
- Utenze,
- Tassa sui rifiuti
- Tasse
- Mutui e finanziamenti
- Assicurazioni
Covid: quanto hanno perso i ristoranti italiani
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Partiamo da un dato che avete sentito spesso negli ultimi mesi. A causa del Covid, nel 2020, la ristorazione italiana ha perso 23,4 miliardi di euro. Meno 64% rispetto al 2019.
Sono numeri drammatici, ma non restituiscono la situazione in cui versano le singole attività costrette dal lockdown a tenere i fornelli spenti. Vediamo le voci di costo, una alla volta.
Affitto e misure anti-Covid
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È una voce di spesa che riguarda il 61% dei ristoratori, il resto è proprietario dei muri, sostiene Fipe. Chi paga l’affitto lo fa mediamente in ragione del 10% del fatturato annuo. Se questo è, come detto, di 400.000 euro annui, il canone d’affitto sostenuto da un ristorante medio è di 40.000 euro. Che riportati su scala mensile sono 3.300 euro al mese.
Tra le misure anti-Covid accordate dal governo ai ristoranti c’è il credito d’imposta sugli affitti di sei mesi: aprile, maggio, giugno, poi ottobre, novembre e dicembre 2020. Cosa vuol dire in soldoni? Che i ristoratori hanno pagato i 3.300 euro ma riavranno dallo Stato il 60%. I costi stimati ammontano all’incirca a 1.320 euro al mese.
Consulenti
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Il costo di commercialisti e consulenti del lavoro, negli ultimi mesi più utili che mai per le pratiche da sbrigare in relazione al Covid, ammonta al 3% del fatturato annuo. Su 400.000 euro di fatturato medio parliamo dunque di 1.000 euro al mese.
Dipendenti
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Il Governo ha concesso la cassa integrazione, benché con ritardi notevoli nel pagamento. Ma i ristoratori devono accantonare il trattamento di fine rapporto dei dipendenti.
Da calcoli Fipe, la somma a carico del datore di lavoro è di 137 euro al mese. Detto che il ristorante medio ha in Italia 6 dipendenti, il totale mensile del costo è di 822 euro al mese.
Utenze
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I ristoranti sono chiusi durante i lockdown. Ma almeno le celle frigorifere vengono tenute attive. Fipe stima un costo mensile delle utenze di 5/600 euro.
Tassa sui rifiuti
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Ancora interessanti dati Fipe: un ristorante italiano di media grandezza ha a disposizione 180/200 metri quadri di spazio. A Roma il costo della Tari incide per 40 euro al metro quadro ogni anno.
Sebbene per ora i Comuni l’abbiano sospesa, per riuscire a versarla nel 2021 i ristoratori devono accantonare cifra 700 euro al mese.
Tasse
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Il pagamento di numerose tasse, dall’IVA all’Irpef, sono stati spostati al 16 marzo 2021. Sono comunque costi che i ristoratori sanno di dover sostenere.
Mutui e finanziamenti
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Anche in questo caso il pagamento è stato sospeso fino a Giugno 2021. Ma è un’altra voce di costo che tornerà a farsi sentire.
Assicurazioni
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La pandemia di Covid non ha portato alla sospensione delle polizze, che incidono secondo Fipe per 500 euro al mese.
Il costo totale per i ristoranti chiusi causa Covid
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La somma delle diverse voci porta a un totale di 5.000 euro mensili. Sono questi, all’incirca, i costi sostenuti da un ristorante italiano medio costretto alla chiusura dai lockdown conclamati o mascherati.
Sempre secondo l’associazione di categoria, sarebbe servito il doppio dei ristori ottenuti finora dai ristoratori con i diversi decreti (2,5 miliardi di euro) per non rimetterci.
Il totale avuto dai ristoranti causa Covid con i Ristori
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Fipe fa un esempio tarato sul consueto ristorante medio con fatturato annuo di 400.000 euro l’anno, che ad Aprile ha perso il 90% dei ricavi.
Dal decreto Rilancio, il nostro ristorante ha avuto 4.680 euro. Con il decreto Ristori Bis 9.360 euro. Con il decreto Natale, quando arriverà, 4.680 euro. Totale: 18.720 euro.
Al netto del credito d’imposta sull’affitto e della cassa integrazione per i dipendenti, ha speso 30.000 euro. Cifra a cui vanno aggiunte le tasse.
Come dire che con i vari ristori gli imprenditori non hanno neanche ripagato i costi.