Donato con mollica o senza Milano come sta andando?

Domanda legittima, dopo il vistoso successo, per certi versi inspiegabile, dell’inaugurazione di Donato con mollica o senza a Milano. 

Non serve amare particolarmente i panini napoletani per conoscere Donato De Caprio. 

Protagonista di una storia che sembra uscita da un romanzo di formazione, ma con un twist: invece di crescere e maturare, lui ha scoperto di avere un superpotere nascosto. 

Donato De Caprio è il pizzicagnolo che nell’ultimo anno si è preso TikTok con i video in cui prepara le marenne, come a Napoli chiamano le merende. 

Chi c’è dietro Donato con mollica o senza Milano. Storia del salumiere di TikTok

Donato, noto anche come “con mollica o senza”, era un qualunque salumiere napoletano che spalmava affettati su sfilatini nazionalpopolari. 

Oggi è proprietario di una salumeria a Napoli, in via Pignasecca, presa d’assalto a migliaia da clienti e da suoi fan personali.

Non basta. Da qualche settimana, Donato si è allargato aprendo un nuovo locale a Milano, in piazza Diaz 1, a due passi dal Duomo. 

Sempre in società con Steven Basalari, un imprenditore anche lui famoso su TikTok, che gestisce una discoteca e altri affari dalle parti di Brescia.

Donato con mollica o senza Milano riprende lo stile e il menu della versione napoletana, ma con qualche novità pensata per il pubblico milanese. 

Quindi, abbiamo un ex pizzicagnolo trasformato in artista del panino da un’illuminazione. 

Donato, che usava i social come a Napoli fanno in tanti, commentando partite di calcio e canticchiando i neo melodici, si riprende con il cellulare mentre prepara uno sfilatino con un pizzico di fantasia e una manciata di taralli sbriciolati. 

E pronuncia “Con mollica o senza?”, lo slogan che avrebbe cambiato la vita a lui ma anche a una trasversale community di “smollicati”. Devota non tanto per le enormi fette di mortadella e provola di Vico che riempiono i panini. 

Ma per quei video di pochi secondi in cui un anonimo pizzicagnolo napoletano sfodera come un istrione il suo impronosticabile talento comunicativo.

Come funziona Donato con mollica o senza Milano: menu, prezzi e servizio

Il locale di Milano ha tre piani, ognuno con una funzione diversa. 

Al piano terra ci sono un’area esterna e un banco che serve i panini sia dentro che fuori. 

Chi vuole sedersi e gustare le marenne in tranquillità trova i tavoli può farlo al piano 1. 

Al piano 2 c’è un laboratorio dove Donato prepara i panini, con anche una zona vip. Il servizio è take away, e si può ordinare anche tramite Deliveroo.

Ma quali sono i panini che si possono trovare da “Con mollica o senza Milano”? 

Oggi le dimensioni di Donato su TikTok sono quelle di un gigante da 4 milioni di follower. Smaliziato anche nel ruolo di imprenditore della rosetteria prêt-à-porter. 

Per cui, da Donato con mollica o senza Milano non ci sono solo i panini napoletani classici. Come il Maradona (porchetta, crema di pistacchio al parmigiano, burrata). Il Pino Daniele (crudo di Parma, tarallo sbriciolato, stracciata). Il Napoli (salame tipo Napoli, provola di Vico e crema tricolore). Il Vesuvio erutta (porchetta, scamorza e crema di parmigiano). L’Edoardo (mortadella al tartufo, caciocavallo di Vico, olive con le mandorle).

Figurano anche le varianti pensate per il palato milanese. Per esempio il Sandwich Milano (crema di parmigiano reggiano, salame Milano e mozzarella di bufala campana). Il Sandwich Bresaola (bresaola, rucola, grana e salsa al limone) e quello vegetariano (melanzane grigliate, zucchine grigliate, pomodori secchi e hummus). 

Molto richiesti i panini a tre strati e immancabili quelli in edizione limitata, compreso il panino dedicato allo scudetto del Napoli campione.

Per sapere tutto di Donato con mollica o senza Milano, compresi menu e tutti i prezzi, vi rimandiamo alla nostra recensione completa. 

I prezzi dei panini variano da 8 a 13 euro, a seconda della dimensione e della farcitura. Il pane? Niente di che: è pane. Bandito il fighettume, niente lieviti selvaggi o coltivati, farine biologiche o super idratazioni. 

Unica concessione, e ci mancherebbe, visto che la domanda è diventata il tormentone di Donato, si può scegliere se averlo con o senza la mollica, la parte soffice che a Napoli spesso viene tolta per lasciare più spazio al ripieno. 

Il turbocapitalismo di Donato

Donato De Caprio ha iniziato a fare il salumiere a 14 anni, e da allora non ha mai smesso. 

Fino a febbraio 2022 lavorava stipendiato in un negozio di alimentari senza pretese a Napoli, dove quel che faceva, in soldoni, era riempire delle ordinarie fette di pane. 

Senza il sospetto che affettare un prosciutto crudo al barolo o spalmare lascivamente una burrata in favore di cellulare potesse innescare una forma di turbocapitalismo. 

Invece nel 2019, sull’onda del successo social, grazie anche alla collaborazione con altri tiktokers famosi, come Nial, Surmacchio e Ale Surma, ha aperto la sua prima salumeria a Napoli. 

E chi, a quel punto, non avrebbe sognato di espandere il business e di portare i suoi panini nella città degli affari grazie a un Donato con mollica o senza a Milano. (E presto, forse entro la fine del 2023, anche in un’altra città che dovrebbe essere Roma). 

Cosa puntualmente successa lo scorso 12 ottobre con annesso bagno di folla nel giorno dell’inaugurazione. 

Oggi, dunque, l’ex normalissimo pizzicagnolo napoletano è diventato un caso di imprenditoria giovanile citato nelle aule universitarie per il suo talento comunicativo. 

Come va Donato con mollica o senza a Milano

Sembra non esserci pace per chi vuole un panino da Con mollica o senza a Milano. 

Anche dopo un mese dall’apertura, i milanesi si mettono diligentemente in coda per assaggiare i panini. E forse per capire meglio il senso del successo di questo pizzicagnolo star di TikTok.

Anche se Donato non c’è perché mica può essere sempre a Milano. 

Potrebbe trovarsi a Napoli, oppure a Roma per stringere nuovi accordi commerciali. 

Chissà, anche lui, come accaduto al compagno di slogan paninaro (“Bada come la fuma”) Tommaso Mazzanti, il fiorentino che ha aperto All’Antico Vinaio anche a Napoli, potrebbe trovare il suo Percassi. E firmare l’accordo che porterà le marenne napoletane in tutta Europa. 

Tanto nel Donato con mollica o senza di Milano ci sono giovani ben addestrati che preparano i panini seguendo le direttive del capo. Senza video da girare sui social, vero, ma intanto i panini non sono comuni panini. 

Lontani anni luce dai rinsecchiti sfilatini serviti da troppi bar milanesi in pausa pranzo, somigliano più a trattati contro la fame. Ognuno può sfamare due persone discretamente affamate. 

I giovani ti sanno anche tentare. Propongono la crema di pistacchio come aggiunta di un panino. Non gratuita, beninteso. 

Però, che prezzi!

Scegli dalla lista dei panini di Donato con mollica o senza a Milano il famoso Pino Daniele, quello del crudo al barolo e del tarallo sbriciolato sulla stracciata di bufala, prezzo 10 €, e accetti la crema di pistacchio in aggiunta. 

Quando passi alla cassa paghi 12,50 €. Che per un panino bello grosso, ma pure senza fronzoli o pretese, non sono pochi. 

Mettici poi 6 € per la birra, ché mica ti vuoi strozzare, e arrivi a 18,50 per la combo panino birretta.

Euro più, euro meno come da Porcobrado, vicino a Gae Aulenti. 

Però il pane toscano fatto in casa con il grano antico Verna, lo imbottiscono con la spalla di maiale di Cinta Senese cotta al barbecue a bassa temperatura. 

I prezzi però, da Con mollica o senza a Milano, vengono correttamente esposti. Anche quelli di aggiunte e variazioni. 

Se aggiungi un pecorino stagionato, aggiungerai anche 4,5 € al prezzo del panino. Il sovrapprezzo della burrata è di 3,5 €.