Dove mangiare a Parigi con 20 euro: brasserie Bouillon Chartier

A Parigi ti aspetti lunghe code per visitare la Tour Eiffel e Notre Dame o da Cedric Grolet quando annuncia che in una delle sue galette des rois all’Opera  è nascosta una fiche che vale 9.000 euro. Mentre la coda a serpentina per cenare in brasserie non l’avevamo contemplata, eppure Bouillon Chartier fa eccezione.

Bouillon Chartier è il brand parigino di una catena economica di brasserie di proprietà del Gruppo Joulie.

Non è solamente un’insegna a Parigi, ma una vera e propria istituzione e non proprio fuori dagli schemi della città. Ogni giorno centinaia di avventori, parigini e turisti, sono disposti a mettersi in fila e a stare in coda al freddo per poter consumare un pasto da Bouillon Chartier.

Ne siamo stati testimoni all’indirizzo di rue du Faubourg Montmartre da Bouillon Chartier Grands Boulevard.

Aperto 365 giorni l’anno, 7 giorni su 7, dalle 11:30 fino a mezzanotte, il locale è una vera e propria macchina da guerra che divide il pubblico dopo la prima visita. E noi siamo qui per darvi una fotografia di cosa aspettarsi dopo il sacrificio dell’attesa.

Ma facciamo qualche passo indietro.

La storia

Bouillon Chartier è stato fondato nel 1896 dai fratelli Camille e Frédéric Chartier che, ispirati da un macellaio che offriva uno stufato/zuppa  (Bouillon) “ricostituente” preparata con i tagli poveri di carne per i lavoranti a Les Halles, ne svilupparono il concetto. A Parigi nacquero diversi bouillon, ovvero ristoranti popolari per tutti i ceti sociali. Ma gli Chartier decisero di proporre pasti economici di qualità in un contesto maestoso.

Così fu la volta del primo Bouillon Chartier, in Faubourg Montmartre. Cui seguì nel 1906 il secondo con decori Art Nouveau in rue de Montparnasse, famoso tutt’oggi per le sue bellissime ceramiche a parete di Louis Trezèl.

Le due brasserie furono rilevate e ristrutturate negli anni  2000 dall’imprenditore  Gérard Joulie, già titolare di alcuni indirizzi noti della Ville Lumière. Tra cui le brasserie lussuose l’Auberge Dab e le Congrès Maillot.

Joulie aveva un obiettivo piuttosto ambizioso con l’acquisizione di Bouillon Chartier, servire 450. 000 pasti all’anno e togliere l’immagine di Parigi città troppo cara per mangiare. Con 20 € il cliente si assicurava un buon pasto, preparato con prodotti di qualità e con un servizio attento veloce e cortese. Oggi è Christophe Julie, figlio di Gérard, l’attuale volto dell’azienda.

Lui stesso è cresciuto tra i tavoli dei ristoranti e afferma quanto sia importante la gradevolezza e la gentilezza del servizio associate alla bontà dei piatti. È quanto accade nei Bouillon Chartier? 

Noi abbiamo avuto il tempo di provarne uno dei tre attuali e abbiamo scelto il principale che è anche quello più grande.

L’esperienza piacevole della coda

A nessuno piace fare la fila e dato che Bouillon Chartier non accetta prenotazioni, l’unico modo è addentrarsi in questa esperienza. La coda è lunga e folta, ci sono almeno 100 persone sul marciapiede fino all’angolo con la strada e oltre.

Uno dei pochi aspetti piacevoli dello stare in coda da Bouillon Chartier, come in altre parti del resto, è la possibilità di attaccare bottone con le altre persone in coda e fare conversazione. Un po’ come tirare la carta imprevisti o probabilità al Monopoli.

La mia carta ha detto bene. La francese con cui ho attaccato bottone è stata chiamata da altri amici già avanti nella fila e ci ha portate con loro.

Passaggio obbligato è il bar Bouillon di Chartier che precede l’ultimo tratto di fila. Qui ti servono dell’ottimo vin chaud e sangria (1 €).

Tre bodyguard o steward accompagnano il flusso delle persone in maniera ordinata.

Bouillon Chartier Grand Boulevards

Finalmente è il nostro turno. Una forte spinta alla porta girevole e siamo dentro. Un maître accoglie ossequioso e accompagna al tavolo a fianco ad altri commensali. Una delle altre particolarità dei Bouillon.

Il locale è pieno, camerieri in livrea sfrecciano, c’è un brusio di sottofondo che si intona in armonia con il rumore dei piatti e delle posate. E anche di qualche bicchiere scivolato dai vassoi in cucina.

Il locale in stile liberty con le cappelliere dorate alle pareti, i grandi specchi e un’atmosfera vivace piace subito e fa immergere in un viaggio nel tempo.

Ma veniamo al menù che a proposito di viaggi nel tempo è uno dei motivi che crea curiosità. La carta è un viaggio nella cucina classica e della tradizione.

Le entrée sono tipiche dei carrelli degli antipasti di una volta. Come le uova sode con maionese (2 €) la céleri rémoulade (l’insalata di sedano a 2,70 €). E poi terrine, zuppe, porri in vinaigrette, bœuf à la Bourguignonne, vitello.

Il pane nel cestino è messo “da condividere” con gli altri commensali e lo riportano quando vuoi.

Cosa abbiamo mangiato da Bouillon Chartier

Uova sode e maionese (2 €). Quello che ci vuol per appianare subito l’appetito. Un inizio umile e sfizioso.

Bouchée a la Reine (4,50 €). È un vol au vent con pollo, funghi e salsa ai funghi. La ricetta è nata alla corte di Versailles a metà del ‘700. Da Bouillon Chartier ha perso un po’ la sua allure perché il piccolo vol au vent è stato sommerso dal condimento. Un “mappazzone” avrebbe detto Bruno Barbieri. Non è granché l’insieme dei sapori e forse il pollo aveva troppo gusto di volatile bollito. Ma la sfoglia è buona.

Porri in vinagrette (3,50 €). Molto saporiti e morbidi, peccato forse un po’ troppo freddi.

Il pollo e l’anatra

Pollo arrosto Label Rouge e patate fritte (10,50 €). Label Rouge indica un pollo di qualità superiore, allevato all’aria aperta. Mi fido che sia stato un Label Rouge, discreto il gusto, un po’ secca la coscia  buonissime le patatine fritte.

Confit d’anatra e patate novelle (12,50 €). Una delle specialità francesi abbastanza rispettata. Gustosa anche se ha perso un po’ di succulenza. Molto buone le patate.

Crème caramel (3,20 €). Gusto buono ma un po’ troppo duro.

Pesche Melba con panna (4,30 €). Non è una delle migliori pesche melba ma sempre golosa. La panna montata è molto gradevole e nell’insieme ben assemblato nelle quantità frutta e gelato.

In accompagnamento, un Merlot IGP Bertrand de Carcassonne (14,50 €) suggerito come “Vin du Moment”.

Morale della favola. Ci tornerei? Magari proverei gli altri due Chartier con lo stessa modalità, un pizzico di curiosità e le aspettative non troppo alte, ma se la coda è troppo lunga no. Di sicuro ce li sogniamo posti così democratici. Magari ci fossero a Milano dei Bouillon. Dove lo trovi un posto storico in cui mangiare a qualsiasi ora in qualsiasi giorno della settimana una pietanza calda o anche un po’ di formaggio con un calice di vino e spendere meno di 10 euro? Andiamoci piano quando critichiamo.

Menu e prezzi di Bouillon Chartier

Entrées

• Zuppa di legumi (1 €)
• Insalata di sedano rapa (2,70 €)
• Porri in vinaigrette (3,50 €)
• Rosette di Lione (3,10 €)
• Musetto di porco in vinagrette (3,80 €)
• Gamberetti e maionese (4 €)
• Voulevant  a la reine (4,50 €)
• Uova sode e maionese (2 €)
• Insalata verde mista (2,20 €)
• Terrina di campagna (3,70 €)
• Filetti di Aringa e patate (3,90 €)
• 6 lumache (7,50 €)
• 12 lumache (15 €)

Pesce

• Branzino al forno e verdure (13,80 €)
• Quenelle di luccio (10 €)

Piatti principali di Bouillon Chartier

• Beef bourguignon e conchiglie di pasta (10 €)
• Salsiccia dell’Aveyron (9,80 €)
• Pollo di campagna Red label e patate fritte (12,50 €)
• Confit d’Anatra e patate novelle  (12,50 €)
• Lingua di manzo, salsa piccante e purè (10 €)
• Budino nero con patate (9,90 €)
• Andouillette grigliata e mostarda (12,50 €)
• Salumi  alsaziani  (11 €)
• Testa di vitello e salsa Gribiche (10,80 €)
• Cotechino e lenticchie (10 €)
• Magret di anatra e patate novelle (12,50 €)
• Salsiccia di Francoforte e patate fritte (7 €)
• Spaghetti con verdure (8,50 €)
• Spaghetti bolognese (9 €)
• Filetto di manzo alla griglia e patate fritte (13 €)
• Filetto di manzo al pepe verde patate fritte (13,20 €)

Contorni

• Funghi alla provenzale (2,60 €)
• Fagiolini verdi all’inglese (2,60 €)
• Patate fritte (2,60 €)
• Patate all’inglese (2,60 €)

Formaggi

• Bleu d’Auvergne (2,80 €)
• Camembert (2,80 €)
• Pont l’Evêque (2,80€)
• Rocamadour (2,80 €)

Dessert

• Creme Caramel (3,20 €)
• Babà al rum (4,90 €)
• Mela cotta  (2 €)
• Profiterole (3,80 €)
• Prugne al vino e gelato alla vaniglia (3,90 €)
• Riso al latte (2,80 €)
• Isola fluttuante (3 €)
• Mont Blanc (12,50 €)
• Budino al cioccolato (12,50 €)

Gelato

• Profiterol Chartier (4,80 €)
• Sorbetto del giorno al limone verde (3,90 €)
• Peche Melba con panna (4,30 €)
• Gelato alla vaniglia (4€)
• Dame Blanche e meringa (12,50 €)
• Coppa di panna montata (2,70 €)

Bouillon Chartier. 7, rue du Faubourg Montmartre. 75009 Parigi. Tel +33047708629