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20 Aprile 2011 Aggiornato il 11 Maggio 2013 alle ore 17:09

Un marziano a Roma/29 Il pesce al ristorante La Baia sul mare di Fregene

Non c'è che una stagione: l'estate. Tanto bella che le altre le girano attorno. L'autunno la ricorda, l'inverno la invoca, la primavera la invidia e tenta
Un marziano a Roma/29 Il pesce al ristorante La Baia sul mare di Fregene

Non c’è che una stagione: l’estate. Tanto bella che le altre le girano attorno. L’autunno la ricorda, l’inverno la invoca, la primavera la invidia e tenta puerilmente di guastarla. (Ennio Flaiano)

Diamine! Non ci si può distrarre un’attimo che qui arriva l’estate. Non solo i giorni corrono uno dietro l’altro, ma anche i mesi, gli anni rotolano a velocità incontrollata. Siamo a Pasqua e oggi di nuovo arriva Qwerty, tra l’altro sta infoiatissimo, mi ha chiamato già tre volte, sulla linea rossa che ha fatto instalare tra monteverde (casa mia) e Alpha Centauri (casa sua), ultimamente ho cercato di sbolognarlo ad amici e anime pie,  che l’hanno preso in carico, portandolo in indirizzi sceltissimi.

Ma hanno sopravvalutato il piccoletto, che è sì un fine gourmet, ma di desideri semplici e fame ancestrali. E mi rinfaccia: “Portami in un posto vero, che ultimamente tra grandi chef e design… tutto buono per carità, ma voglio magnà!”. E ora dove lo porto? Guardo dalla finestra e il sole e il caldo mi accendono una lampadina. Voglio il mare! Lo porto a Fregene a mangiare al sole, come tutti i romani che si rispettino al primo caldo.

Io però sono un pesce di Adriatico, una rapida verifica telefonica e il nome è servito: La Baia, sul lungomare più famoso della città eterna. La ricetta è sempre quella: sole, sabbia, pesce, cotture semplici e molta confusione. Il tempo di comunicare a Qwerty l’indirizzo, Via Silvi Marina (l’Adriatico c’entra sempre) e mi avvio in macchina, lui arriva direttamente li, con tutta quella spiaggia non c’è problema di atterraggio.

Il locale è semplice, un anonimo casottone di cemento sulla spiaggia. Ma la terrazza affacciata sul mare è piacevole e profuma di estate. Ci fanno accomodare, per nulla stupiti dal colorito del marzianino, ma qui non vanno per il sottile sono abituati a grandi calche e pubblico eterogeneo. Il servizio è rapido ed efficace, la carta quasi non serve, tanto la ricetta è codificata: giro di antipasti, primo di mare e se c’è posto un pesce alla griglia. La scelta dei vini semplice e convenzionale, con qualche sorpresina dal ricarico gentile. Tutto come in decine di locali lungo questa spiaggia, ma diverso per qualità.

Alici fritte. Semplici e efficaci, nel loro profumo di frittura casalinga. Le alici sono fragranti, sanno di rena e chitarre sulla spiaggia. Guascone

Frittelle di carciofi e seppie. Un gioco divertente tra tradizione e innovazione. Ricordano i gagliardi carciofi alla giudia, ma con in più il profumo marino delle seppie. Peccato per la frittura che, viste le alici, ci saremmo aspettata più leggera. Glocali

Polipetti affogati. Serviti tradizionalmente nel coccio, semplici e efficaci. Intensi nel profumo di pomodoro che invita alla generosa scarpetta. Peccato per le olive snocciolate e banali del sugo. Casalingo

Spaghetti alle telline. Spaziali, da soli varrebbero il viaggio. Mantecati al millimetro, senza troppi inutili fronzoli e manierismi. Ma quello che debbono essere, profumano di sciabicate all’imbrunire, persino quel poco di sabbia che scricchiola sotto i denti, ci piace (e finiscono prima di fotografarli). Buonissimi

Paccheri con Astice. Un grande classico della cucina di questi ristoranti. Ma qui con un’aria diversa. Il pomodoro è fresco e piacevole, l’astice generoso e fragrante. Mantecati al millimetro, con quel bel tono guascone e pescatore. Golosi

Orata alla piastra. Un pesce di grande taglia, scelto tra i molti proposti, che sa di mare e di semplicità. Il punto in più, che non ti aspetteresti. Veramente notevole per qualità e cottura semplice e precisa, basta un giro d’olio per goderne. Marinaro

 

Tirami su. Non poteva mancare in un posto così, un grande classico dei dessert romani. Fresco e fatto in casa. Peccato per l’aroma di cannella che sovrastava inutilmente. Sbagliato

Finiamo con il convenzionale caffè e ammazzacaffè, appena in tempo per buttarci pieni e satolli sui lettini al sole. Questa si che è vita!

La Baia. Via Silvi Marina, 1. 00054 Fregene (Roma). Tel. +39 06.66561647

Foto: Andrea Sponzilli

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