Emergenza granchio blu: pronti il Commissario e 10 milioni di euro
Finalmente, qualcuno ha deciso di mettere in riga quei birbanti di granchi blu che stanno facendo danni peggiori di un uragano in un negozio di porcellane. Martedì 6 agosto, direttamente dalle alte sfere del governo, i ministri della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, e dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, nomineranno un Commissario straordinario per il granchio blu. Tra i candidati più gettonati, secondo Il Gazzettino, c’è l’ex prefetto di Rovigo, Enrico Caterino, caldeggiato dalla comunità del Delta del Po e da Legacoop. Chissà se avrà un mantello e un superpotere, per affrontare questa crociata.
Il granchio blu, noto come “il killer delle vongole”, ha seminato il panico come un vero cattivo dei fumetti. Ma, purtroppo, è realtà. La produzione di vongole veraci è crollata quasi a zero, una vera tragedia per gli amanti dei frutti di mare.
I poteri (e i soldi) del Commissario
Il governo ha già messo sul piatto una bella somma: 2,8 milioni di euro per raccogliere e smaltire i crostacei, 500mila euro per sgravi previdenziali ai pescatori, 10 milioni per sostenere la filiera della pesca e altri 12 milioni dal decreto Agricoltura. Il Commissario al granchio blu avrà a disposizione un fondo di altri 10 milioni per il contenimento, spalmati dal 2024 al 2026. Speriamo che questo basti a dare una svolta!
Nella fase iniziale, il Commissario dovrà applicare soluzioni-tampone (e il cerotto dovrà essere gigante in vista del Natale), e poi studiare e finanziare progetti per arginare l’invasione dei crostacei. E come se non bastasse, nell’Adriatico è tornata anche la mucillagine. Non ci facciamo mancare niente, eh? Veneto Agricoltura ha distribuito oltre 14 milioni di esemplari di seme di vongola verace ai pescatori di Scardovari, un tentativo per combattere l’impatto devastante del granchio blu. Ma attenzione, sembra che anche i granchi blu stiano avendo problemi con la mucillagine: solo la scorsa settimana, a Porto Tolle, ne sono stati raccolti 100 chilogrammi morti sulla sabbia. Karma?
Il granchio blu non è più trend culinario
Le associazioni di categoria chiedono un monitoraggio scientifico costante e la raccolta di dati affidabili per comprendere meglio l’impatto di questi granchi alieni e sviluppare strategie efficaci. Perché raccogliere il granchio blu per farne zuppa non basta. Nel 2023, da luglio a novembre, abbiamo smaltito quasi 427mila chili di granchio blu, mentre da marzo a fine luglio 2024 poco più di 403mila. La domanda di mercato non è proprio alle stelle, come sottolinea Cristian Maretti, presidente di Legacoop Agroalimentare. Nei primi sei mesi di quest’anno sono stati venduti quasi 44mila chili, mentre l’anno scorso, da luglio a dicembre, 510mila. Insomma, questi granchi blu non sono esattamente il sogno gastronomico di tutti.
Legacoop Agroalimentare ha quindi lanciato una campagna di valorizzazione dei prodotti ittici dell’Emilia-Romagna, mettendo il granchio blu sotto i riflettori. L’effetto-curiosità dell’estate scorsa è svanito, e ora serve una politica alimentare concreta per far diventare il “nemico del mare” il nuovo trend culinario. Che dire, preparate le pentole e buon appetito! Anche al Commissario per l’emergenza granchio blu.
[Foto di Pietro Chessa/Facebook]